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Segreti, bugie e un amore al ritmo di thriller: perché dovreste vedere Due

Barbara Sukowa e Martine Chevallier sono le straordinarie protagoniste del film di Filippo Meneghetti

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ROMA – Nina (Barbara Sukowa) e Madeleine (Martine Chevallier) si amano, si prendono cura l’una dell’altra, dormono nello stesso letto abbracciate. Ma quando i figli di Madeleine vanno a farle visita, Nina deve uscire dalla porta di casa, attraversare il pianerottolo ed entrare nell’appartamento di fronte. Perché? Perché il loro è un amore segreto. Madeleine non ha mai confidato a nessuno di amare Nina. La loro è una relazione segreta che la donna non riesce a raccontare a nessuno, neppure quando la coppia decide di trasferirsi a vivere a Roma. Sarà un incidente a far crollare il castello di bugie in cui vivono mettendo a rischio la loro quotidianità. Filippo Meneghetti debutta al lungometraggio con Due, storia d’amore dalle atmosfere thriller.

Due
Martine Chevallier è Medeleine

Vincitore di un César, candidato ai Golden Globes e all’Oscar come miglior film straniero, l’esordio del regista italiano trapiantato in Francia sorprende per l’intelligenza della scrittura – mai sottolineata o forzata – e nella costruzione della messa in scena. I due appartamenti sono lo specchio dell’anima delle rispettive padrone di casa e quel pianerottolo è un ponte che prima le unisce e, poi, rischia di separarle. Il titolo del film contiene tanti strati di lettura: due come la coppia protagonista, due come le vite di Madeleine, due come i punti di vista. Il film parte concentrandosi su di lei e la sua incapacità di confessare i suoi veri sentimenti, repressi e censurati per paura del giudizio altrui.

Una scena di Due

Ma l’incidente di cui è vittima, che le rende impossibile parlare o muoversi liberamente, rovescia completamente lo sguardo della macchina da presa che si concentra così su Nina, costretta a vestire i panni della vicina pur di stare accanto alla donna che ama. Meneghetti racconta la relazione di due donne adulte, ma la loro è una storia universale. Tutti, ci suggerisce il regista, interpretiamo un ruolo sociale e la vera libertà è toglierci quella maschera per vivere liberamente il nostro vero io. Barbara Sukowa e Martine Chevallier sono semplicemente sublimi nell’incarnare i caratteri e i sentimenti dei loro personaggi regalandoci una lezione di recitazione che non può lasciare indifferenti.

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Barbara Sukowa è Nina

Meneghetti le segue da vicino con la macchina da presa concentrata sui loro volti meravigliosamente autentici mentre lottano per riconquistare ciò che rischiano di perdere. Quello che poteva essere un racconto affrontato più e più volte al cinema – una storia d’amore ostacolata da convenzioni sociali obsolete – nelle mani (e nello sguardo) di Filippo Meneghetti si trasforma in una storia di lotta e determinazione avvolta in una suspence da cinema di genere (in cui non mancano tenerezza ed ironia). A fare da colonna sonora all’amore di Nina e Madeleine una canzone, Chariot di Betty Curtis, che racchiude il senso della loro relazione. «La terra sarà senza frontiere».

Qui potete vedere il trailer del film:

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