Una nuova lega di basket professionistico sta per entrare nel panorama internazionale con l’obiettivo di rimescolare le carte. Dietro il progetto ci sono nomi del mondo tech e stelle dello sport. La formula punta su un avvio femminile e su stipendi senza precedenti.
Cos’è il progetto e chi lo guida
Il progetto, al momento indicato con il nome provvisorio “Project B”, nasce da un team di imprenditori con esperienza nel digitale. Tra i promotori figurano l’ex manager di Facebook Grady Burnett e il cofondatore di Skype Geoff Prentice. L’intenzione è creare una serie internazionale di alto profilo. La partenza è prevista per il prossimo autunno, con una strategia pensata per attrarre talenti e investimenti su scala globale.
Perché si parte dal basket femminile
Gli organizzatori hanno deciso di lanciare prima il torneo femminile. Secondo i promotori, il movimento femminile ha registrato una crescita rapida e una domanda globale elevata. Questa scelta è anche strategica: il calendario non interferirà con la WNBA, che gioca d’estate, ma si svolgerà parallelamente alla stagione NBA.
Formato sportivo: come sarà la competizione
La struttura annunciata punta su un modello innovativo e itinerante.
- 6 squadre per ciascun torneo.
- 11 giocatrici per roster.
- 7 tornei, della durata di due settimane ciascuno.
- Sedi distribuite tra Asia, Europa e Americhe.
- Stagione dall’autunno fino ad aprile.
Questo formato favorisce la visibilità internazionale e la possibilità di trasformare ogni tappa in un evento a sé.
Retribuzioni e pacchetti azionari: la scommessa economica
Il progetto punta su offerte economiche superiori agli standard odierni. I compensi previsti sono molto più alti rispetto alla media attuale del basket femminile professionistico. Il management promette anche pacchetti azionari competitivi per le atlete. L’obiettivo è attrarre le migliori giocatrici del pianeta.
Questa strategia però alimenta dibattiti, soprattutto negli Stati Uniti. La WNBA e il sindacato delle giocatrici stanno negoziando un nuovo contratto collettivo incentrato su ripartizione dei ricavi e riforme salariali. Recentemente l’associazione giocatrici ha interrotto anticipatamente l’attuale accordo collettivo, aumentando le pressioni per un sistema più equo.
Chi ha investito e chi guida il reparto tecnico
Il progetto ha attratto personaggi noti dello sport e capitali istituzionali.
- Alana Beard — ex stella della WNBA; figura di riferimento e responsabile dell’area basket.
- Candace Parker e Lauren Jackson — icone del basket femminile.
- Steve Young — volto storico della NFL.
- Novak Djokovic e Sloane Stephens — investitori dal mondo del tennis.
- Fondi come Mangrove Capital, Quiet Capital e Sequence Equity.
Secondo i promotori, tutti gli azionisti sono impegnati a migliorare standard economici e di governance per le atlete. La promessa centrale è offrire salari e condizioni di partecipazione tra i più competitivi nel femminile.
Controversie, consulenze e speculazioni estive
Nei primi mesi di sviluppo il progetto è stato circondato da voci e immagini che hanno alimentato speculazioni. Maverick Carter, noto per il rapporto con LeBron James, ha fornito una consulenza iniziale. Poi ha abbandonato il percorso e non risulta più coinvolto.
Un’immagine su uno yacht, che ritraeva Carter insieme ad agenti e personaggi vicini ad atleti di alto profilo, ha scatenato rumor su accordi più ampi. Alcuni agenti non hanno confermato legami diretti con il progetto.
Relazione con la WNBA e il mercato statunitense
Il lancio di una lega con stipendi elevati arriva in un momento delicato per il basket femminile negli USA. Le trattative sindacali puntano a una maggiore condivisione dei ricavi e a contratti più sostenibili per le giocatrici. L’ingresso di nuovi attori internazionali potrebbe accelerare cambiamenti nel mercato o creare tensioni tra competizioni diverse.
Il panorama internazionale: anche la NBA guarda all’Europa
Parallelamente, l’NBA sta valutando un progetto europeo. Il piano prevede una lega semi-aperta con 12 club stabili e 4 posti a rotazione. L’avvio è ipotizzato per il 2027 o il 2028. Il commissioner Adam Silver ha dichiarato di non voler intervenire direttamente sui nuovi iniziative competitive, purché rispettino l’ecosistema attuale.
La proposta mira a rafforzare la cooperazione internazionale senza rompere gli equilibri esistenti. Il modello ricorda la struttura semi-aperta di alcune competizioni continentali già note.
Primi nomi e aspirazioni sportive
Gli organizzatori mantengono riserbo sui contratti già siglati, ma giurano che alcune stelle della WNBA e figure globali hanno espresso impegno. Il calendario delle tappe includerà palcoscenici iconici su tre continenti. La formula intende mescolare competizione, intrattenimento e tecnologie per attrarre nuovi pubblici.
Dettagli attesi nelle prossime settimane
- Annuncio del nome ufficiale della lega.
- Elenco completo delle squadre e delle città ospitanti.
- Contratti di alcune giocatrici di punta.
- Partnership commerciali e diritti media internazionali.
Il progetto si propone come una piattaforma globale per il basket femminile. I prossimi mesi saranno decisivi per capire se la proposta reggerà dal punto di vista sportivo e finanziario.
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Andrea Fontana è giornalista atletica leggera. Con sette anni di esperienza, segue Diamond League, Mondiali e Giochi Olimpici. I suoi articoli esaltano prestazioni, record e storie di atleti di fama mondiale. Il suo stile preciso ti immerge in ogni impresa.