Due a tensioni politiche e timori per la sicurezza, due club spagnoli hanno annunciato che le partite contro squadre israeliane si giocheranno senza pubblico. La decisione arriva dopo giorni di polemiche e richieste di boicottaggio che hanno acceso il dibattito sportivo e sociale in Catalogna e nelle Canarie.
Manresa e Tenerife: le comunicazioni ufficiali e le motivazioni
I club BAXI Manresa e La Laguna Tenerife hanno pubblicato comunicati congiunti in cui spiegano la scelta di disputare le gare a porte chiuse. Le partite coinvolte sono di due competizioni europee diverse, ma la logica di sicurezza è la stessa.
- BAXI Manresa ospiterà l’Hapoel Gerusalemme il 15 ottobre.
- La Laguna Tenerife riceverà il Bnei PenLink Herzliya il 14 ottobre.
- Entrambe le società citano il rischio per l’ordine pubblico e la necessità di evitare sanzioni sportive.
Perché hanno preferito giocare a porte chiuse
I club sottolineano due linee di ragionamento principali: la tutela della sicurezza e il rispetto delle regole delle competizioni europee. Non potevano semplicemente cancellare le partite senza rischiare provvedimenti disciplinari.
Fattori di decisione
- Valutazioni delle autorità locali sulla sicurezza.
- Richieste della tifoseria organizzata e pressioni pubbliche.
- Obblighi contrattuali e regolamenti di EuroCup e Basketball Champions League.
Il caso del rifiuto del Palau Blaugrana e la reazione dei tifosi
La vicenda era iniziata quando l’Hapoel Gerusalemme aveva chiesto di allenarsi al Palau Blaugrana. Il Barcellona ha negato l’accesso, scatenando polemiche.
- Gruppi di tifosi del BAXI Manresa avevano chiesto ufficialmente l’annullamento della partita.
- La protesta è motivata da condanne per le violenze in Medio Oriente e dalla richiesta di prendere posizioni morali.
Contesto geopolitico che pesa sulle decisioni sportive
La tensione tra Israele e Hamas continua a influenzare eventi internazionali, compreso lo sport. Nei giorni scorsi si è parlato di possibili aperture verso una tregua, ma le critiche globali per le atrocità denunciate non sono diminuite.
Elementi chiave
- Notizie su possibili accordi di cessate il fuoco.
- Condanne internazionali per le violenze in Palestina.
- Preoccupazioni su manifestazioni e incidenti durante le gare.
Reazioni pubbliche e possibili sviluppi
L’annuncio delle partite a porte chiuse ha suscitato commenti contrastanti. Alcuni applaudono la decisione per motivi di sicurezza. Altri la vedono come una rinuncia a esprimere una posizione politica.
- Autorità sportive valuteranno eventuali misure supplementari.
- I club ribadiscono la ferma condanna di ogni forma di violenza.
- I tifosi continueranno a far sentire la loro voce attraverso canali diversi dalle gradinate.
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Davide Ricci è giornalista basket. Da nove anni copre NBA, EuroLeague e Coppa del Mondo FIBA. Le sue analisi strategiche e interviste alle star arricchiscono la lettura. Il suo stile chiaro illumina le dinamiche di ogni partita.