Lo scontro tra sport e politica si è riacceso a Jakarta: la decisione di vietare l’ingresso agli atleti israeliani per i Mondiali di ginnastica 2025 ha scatenato polemiche, proteste e un ricorso legale internazionale. In mezzo ci sono istituzioni sportive, governo e piazze affollate, con il Comitato Olimpico nazionale che prova a ricondurre il dibattito ai valori del movimento olimpico.
Il messaggio del Comitato Olimpico indonesiano e il richiamo ai valori sportivi
Il presidente del Comitato Olimpico nazionale ha ribadito che lo sport dovrebbe unire. Durante la conferenza stampa per Jakarta Gymnastics 2025 ha sottolineato il ruolo della “diplomazia sportiva”.
“Lo sport unisce le persone, non le divide”, ha detto, invitando tutti gli attori a mantenere la calma e il rispetto delle istituzioni sportive internazionali.
Perché il governo ha bloccato gli atleti israeliani
La decisione è stata annunciata dal ministro senior per gli affari legali. La federazione indonesiana di ginnastica ha ritirato la lettera di sponsorizzazione per sei atleti israeliani.
- Tra i nomi coinvolti c’è l’olimpionico e campione del mondo Artem Dolgopyat.
- Motivazione ufficiale: direttive del presidente e preoccupazioni legate alle tensioni internazionali.
- Il ritiro del visto è stato spiegato come una scelta per tutelare l’ordine pubblico e i sentimenti della popolazione.
Il ruolo della FIG e le comunicazioni ufficiali
La Federazione Internazionale di Ginnastica ha pubblicato un comunicato che riconosce le difficoltà dell’organizzazione. In chiamate e messaggi ufficiali la FIG ha mostrato comprensione per il contesto locale.
La federazione internazionale ha espresso il desiderio che si creino condizioni dove gli atleti possano gareggiare “in sicurezza e tranquillità”.
Pressione interna: politici, leader religiosi e manifestazioni
In un paese a maggioranza musulmana, politici e gruppi religiosi hanno richiesto il divieto per protesta contro le azioni militari nella Striscia di Gaza. Il governatore di Jakarta ha avvertito che la presenza della delegazione avrebbe causato un forte disagio emotivo.
Le piazze hanno visto manifestazioni di solidarietà con la Palestina, con centinaia di persone radunate nella capitale.
La reazione della federazione israeliana e il ricorso al TAS
La federazione di ginnastica di Israele ha definito la decisione “inaccettabile” e dannosa per l’integrità dello sport. Ha presentato un ricorso urgente al Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) per ottenere un provvedimento d’urgenza.
I legali citano possibili violazioni delle regole FIG e mettono in guardia sulle conseguenze, compreso il rischio di annullamento della competizione.
Attori coinvolti e scenari possibili
Il caso mette in campo diversi soggetti e opzioni operative:
- FIG e confederazioni continentali, chiamate a mediare e a verificare il rispetto delle regole.
- Governo indonesiano, che sostiene la decisione per ragioni politiche e di ordine pubblico.
- Federazione israeliana e atleti, pronti a tutelare i propri diritti in sede arbitrale.
I possibili esiti includono un intervento del TAS, modifiche all’organizzazione, oppure la conferma della posizione indonesiana con ripercussioni reputazionali.
Impatto sull’immagine della ginnastica in Indonesia e prospettive per il 2025
Nonostante la controversia, i dirigenti locali puntano a trasformare l’appuntamento di Jakarta in un’opportunità di crescita. L’obiettivo dichiarato è aumentare la popolarità della ginnastica nel paese.
Le autorità sottolineano il sostegno governativo e la speranza di utilizzare l’evento per sviluppare la disciplina a livello nazionale.
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Andrea Fontana è giornalista atletica leggera. Con sette anni di esperienza, segue Diamond League, Mondiali e Giochi Olimpici. I suoi articoli esaltano prestazioni, record e storie di atleti di fama mondiale. Il suo stile preciso ti immerge in ogni impresa.
