AL VIA SMART LIFE FESTIVAL DEDICATO A “UMANESIMO 5.0”

 AL VIA SMART LIFE FESTIVAL DEDICATO A “UMANESIMO 5.0”

Fino a domenica 2 ottobre a Modena oltre 80 appuntamenti sulla cultura digitale: tecnologia, arte, economia, sanità, scuola e spettacolo

E’ stato “Gazing Machines”, il talk multimediale con l’artista Quayola e il giornalista Nicolas Ballario, l’incontro di apertura di Smart Life Festival presentato ieri sera presso la chiesa San Carlo. Smart life è l’iniziativa che si sviluppa fino a domenica 2 ottobre con la partecipazione di oltre 150 protagonisti, tra esperti di nuove tecnologie, imprenditori e rappresentanti del mondo economico, operatori della sanità, insegnanti e pedagogisti che, tra arte e tecnologia, approfondiranno in più di 80 appuntamenti il rapporto tra uomo e macchina, tra reale e artificiale.

È dedicata a “Umanesimo 5.0”, infatti, la settimana edizione del festival della cultura digitale che dedica una specifica sessione alla scuola (Smart Life School, con anche il coinvolgimento degli istituti comprensivi della città) e sviluppa molti altri temi: dai Big Data alla Privacy digitale, dalla Telemedicina alle nuove frontiere della salute, fino Impresa e professioni 5.0, a Human Design, alla Pubblica amministrazione tra accessibilità e partecipazione, alle Media & Performing Arts.

Quest’anno viene proposta anche una ricca programmazione serale con installazioni, performance, deejay set e proiezioni in collaborazione con Future Film Festival: gli appuntamenti si svolgono il venerdì nel cortile della Fondazione San Carlo, il sabato nel cortile del Tempio, domenica al cinema Astra e alla Chiesa del San Carlo.

Gli appuntamenti sono tutti in presenza, ma il festival prevede anche un palinsesto di dirette streaming che potranno essere seguite sul sito www.smartlifefestival.it dove si può consultare il programma completo. Numerosi incontri, inoltre, saranno registrati e resi disponibili sul canale YouTube del festival al termine della manifestazione.

La manifestazione è promossa da Comune di Modena, Fondazione Collegio San Carlo, Fondazione Modena, Unimore, Fondazione Democenter-Sipe, Camera di commercio Modena, Provincia di Modena, Laboratorio Aperto e Forum PA, insieme a After Futuri Digitali, Laboratori Aperti e Future Film Festival.

Il festival svolge con la collaborazione di Forum PA, con il sostegno di BPER Banca e Windtre, la sponsorizzazione di Abitcoop, AD Consulting, Umana ed Hera e la partecipazione di imprese, attive sul territorio in svariati ambiti legati a innovation technology, digitale e formazione che saranno protagoniste di appuntamenti nell’ambito della programmazione. A questa edizione aderiscono anche numerosi enti e associazioni del territorio, tra cui Cna, Confesercenti, Confindustria Emilia e l’Ordine degli Architetti di Modena.

L’obiettivo della manifestazione è quello di promuovere una riflessione diffusa su come affrontare una delle più significative trasformazioni che caratterizzano il tempo presente: la costruzione di “super smart society”, come spiegano i promotori, una società che non si affida alla sola tecnologia per disegnare il proprio futuro ma continua ad avere al centro la dimensione umana e le sfide della sostenibilità sociale ed ambientale.

Le sfide attorno alle quali si sviluppa il modello di società del cosiddetto “Umanesimo 5.0” sono quelle di saper coniugare progresso economico e progresso sociale, saperi tecnico-scientifici e saperi umanistici, interessi individuali e interessi collettivi, ambienti digitali e ambienti fisici, dimensione locale e dimensione globale, integrando in modo inclusivo e sostenibile le nuove tecnologie non soltanto nel tessuto produttivo, ma anche nella vita concreta degli individui e delle comunità.

L’apertura con Quayola, artista di origini romane ma londinese di adozione, considerato tra i più importanti esponenti della media-art a livello mondiale, ha consentito di fare il punto sulla sua ricerca realizzata attraverso il digitale, la robotica, l’Intelligenza Artificiale e i software generativi, capace di stimolarci a riflettere sul ruolo dell’uomo nel mondo contemporaneo e sulla necessità di tracciare le coordinate di un nuovo umanesimo in un’epoca sempre più guidata dalle tecnologie.

SEI APPUNTAMENTI CON “AFTER”

In via San Carlo spazio alla ricerca e alle imprese, anche per parlare di digitale. Al Laboratorio aperto focus sul gaming e alla Fondazione Biagi incontro con le Comunità tematiche

Dal laboratorio sulla divulgazione culturale e turistica all’approfondimento sul ruolo delle donne nel settore dei videogames, sei sono gli appuntamenti di After, la manifestazione della Regione Emilia-Romagna dedicata alla diffusione della cultura digitale e alla promozione, anche nazionale, della comunità di innovatori locali, all’interno di Smart Life Festival. Tutte le iniziative si svolgono nella giornata di venerdì 30 settembre.

In particolare, gli spazi di via San Carlo della Fondazione San Carlo accolgono, dalle 9 alle 18, l’installazione “Pointillisme” di Quayola: in questo lavoro l’artista prosegue la sua costante esplorazione delle tecnologie di laser scanning ad alta precisione e delle loro insite imperfezioni; tracciando un parallelismo tra la tradizione pittorica e l’estetica computazionale, l’opera propone nuove pitture paesaggistiche create dalle macchine (la mostra sarà visitabile fino a domenica 2 ottobre). Sempre in via San Carlo, dalle 10 alle 20 il cortile della Fondazione ospita l’area espositiva dei centri di ricerca, delle imprese e degli enti di formazione associati ai Clust-Er della Regione Emilia-Romagna coordinati da Art-Er. E dalle 15 alle 16.30 è in programma l’evento “Digital skills: booster per la competitività aziendale”: Art-Er Scpa, esponenti del Cluster create e del Cluster innovate si interrogano e approfondiscono il tema delle digital skills nell’ecosistema regionale dell’innovazione (interventi di Lara Porciatti, Claudio Buda, Francesco Buzzoni, Lara Oliveti ed Elisabetta Bracci).

Spostandosi al Laboratorio aperto di via Buon Pastore 43, il focus riguarda il gaming. Al mattino, dalle 10 alle 12, è infatti in programma “CitizEr Science in action: Citizen science e gaming per la divulgazione culturale e turistica”: si tratta di un laboratorio che coinvolge una classe quarta dell’istituto superiore “Jacopo Barozzi” di Modena con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza dei giovani sull’importanza di collaborare ad attività di citizen science per la promozione del territorio locale. Nel pomeriggio, dalle 15 alle 17, è invece in programma “Women in tech: Un gioco da ragazze”: un incontro incentrato su videogiochi, psicologia e gamification per riflettere e trovare nuovi spunti di dialogo sulle potenzialità e i rischi del mondo del gaming.

Infine, i locali della Fondazione Marco Biagi (largo Biagi 10) ospitano, dalle 9.30 alle 13, l’incontro annuale delle Comunità tematiche della regione Emilia-Romagna: in questo appuntamento, incontro aperto a tutti gli enti e le organizzazioni del territorio, ci si può confrontare e ragionare insieme su percorsi innovativi volti a declinare al futuro i propri scopi e il modello organizzativo che le contraddistingue.

After si pone l’obiettivo di raccontare e far sperimentare ai visitatori l’impatto delle nuove tecnologie su ambiti diversi come la cultura, la manifattura, la tutela e la promozione dell’ambiente e le competenze digitali. Quest’anno la kermesse si sviluppa in maniera itinerante e viene ospitata nel corso di altri eventi organizzati a livello regionale incentrati su argomenti connessi alle sfide della Data valley Bene comune, come, appunto, Smart Life Festival. Approfondimenti online sul sito www.afterfestival.it.

Smart Life Festival: la webradio si fa in SpazioF

La programmazione on air a cura dei giovani della Fondazione Collegio San Carlo torna a SpazioF. Fino a domenica 2 ottobre la porta della Fondazione diventa studio radiofonico, tra interviste, incontri e programmi nell’ambito di Smart Life Festival

Il live “on air” torna in SpazioF. Dal 30 settembre al 2 ottobre gli studi di Radio FSC, la radio della Fondazione Collegio San Carlo, la cui redazione è composta da studenti del Collegio San Carlo e di UniMoRe, si sposteranno in SpazioF, la porta d’ingresso di Fondazione di Modena luogo di dialogo ed incontro per la comunità, per tre giornate di interventi e programmi in diretta. Contenuti speciali con coinvolgimento di ospiti legati al mondo della cultura e del digitale; programmi originali realizzati sulla base di contenuti editoriali unici; ospiti e relatori che saranno intervistati negli intervalli precedenti o successivi ai singoli appuntamenti del Festival. Sono questi gli ingredienti chiave della programmazione radiofonica, trasmessa sui canali digitali del Festival e su una piattaforma audiovisiva dedicata.

Anche per questa edizione Fondazione di Modena apre le porte al Festival della cultura digitale con iniziative in SpazioF, per prendere parte alla manifestazione dedicata quest’anno al tema “Umanesimo 5.0“. L’obiettivo è di alimentare un dialogo e una riflessione profonda sulla trasformazione che caratterizza il tempo presente: la costruzione di una nuova società smart. Le sfide attorno alle quali si concretizza il concetto di “Umanesimo 5.0” sono quelle del saper coniugare progresso economico e progresso sociale, saperi tecnico-scientifici e saperi umanistici, interessi individuali e interessi collettivi, ambienti digitali e ambienti fisici, dimensione locale e dimensione globale, integrando le nuove tecnologie sia nel tessuto produttivo che nella vita concreta degli individui.

Altri Articoli che potrebbero interessarti

error: Content is protected !!