Opera: si apre con Mefistofele la nuova stagione lirica del teatro Pavarotti-Freni (video)

 Opera: si apre con Mefistofele la nuova stagione lirica del teatro Pavarotti-Freni (video)

Il capolavoro di Boito si vedrà in una nuova produzione diretta da Francesco Pasqualetti con regia di Enrico Stinchelli

Si apre venerdì 7 ottobre alle 20 con replica domenica 9 alle 15.30 la stagione lirica al Teatro Comunale di Modena con Mefistofele di Arrigo Boito.
Anche se il nome dell’autore è associato indissolubilmente al libretto dei due più moderni capolavori di Giuseppe Verdi, Otello e Falstaff, Boito fu tra i primi compositori italiani a scrivere, come Wagner, sia il libretto che la musica del suo massimo capolavoro. Intellettuale fra i più raffinati e ambiziosi della Scapigliatura italiana, Boito si ispirò a Goethe e alle tante fonti letterarie del mito di Faust per dare vita al titolo che, attraverso successive revisioni e adattamenti, raggiunse alla fine dell’Ottocento un posto stabile in repertorio nonostante l’impegno produttivo richiesto per la sua rappresentazione scenica e musicale. Andata in scena a Modena l’ultima volta nella stagione 1956/57, con una giovanissima Mirella Freni nel ruolo di Margherita, l’opera viene proposta in una nuova produzione del teatro modenese in coproduzione con Fondazione Teatri di Piacenza e in un allestimento curato da Enrico Stinchelli (regia, scene e costumi) che riprende elementi scenici della Fondazione Teatro di Pisa conservando l’ambientazione originale del libretto.

La direzione musicale dello spettacolo è affidata a Francesco Pasqualetti, alla guida dell’Orchestra Filarmonica Italiana e di un cast formato da Simon Lim (Mefistofele), Antonio Poli (Faust), Marta Mari (Margherita/Elena), Eleonora Filipponi (Marta), Paolo Lardizzone (Wagner), Shay Bloch (Pantalis) e Vincenzo Tremante (Nerèo). Numerosi interpreti sono usciti dall’alta formazione di Modena Città del Belcanto, sia dal master di Raina Kabaivanska che dall’alto perfezionamento del Teatro Comunale, quali Lim, Filipponi, Bloch e Tremante. Le masse corali saranno quelle del Coro Lirico di Modena insieme al Coro del Teatro Municipale di Piacenza preparati da Corrado Casati e delle Voci bianche del Teatro Comunale di Modena dirette da Paolo Gattolin. Lo spettacolo si avvale anche di video e luci di Angelo Sgalambro e delle coreografie firmate da Michele Merola per i danzatori di Agora Coaching Project/ MM Contemporary Dance Company.

“Nel Mefistofele bisogna crederci – dice Stinchelli – e se ci si abbandona al viaggio alla fine non ci si pente: musica coinvolgente e di felicissima fattura, scene immaginifiche e varie, tra le più efficaci che possa annoverare il melodramma. Non è Berlioz, non è Verdi, non è Wagner, ma possiede il fuoco creativo di questi inarrivabili modelli. Boito condensò nel Mefistofele il suo credo artistico, direi proprio la sua filosofia di vita. Uomo colto, fine intellettuale, rara intelligenza, dovette subire l’umiliazione di assistere alla Scala, nel 1868, al fiasco solenne del Mefistofele prima versione, di cui conserviamo oggi il libretto e non più la musica, poiché lo stesso autore fu costretto a rifare tutto nel 1875 per la ripresa bolognese che segnò, per contro, l’inizio d’una ascesa trionfale.”

Ieri l’opera verrà presentata al pubblico da Enrico Stinchelli per la serie Invito all’Opera presentata in collaborazione con Amici dei Teatri Modenesi. In allegato il video

Altri Articoli che potrebbero interessarti

error: Content is protected !!