Jannik Sinner riscrive la storia del tennis italiano e mondiale in una domenica da incorniciare alla Défense Arena di Parigi: il suo primo trionfo al Masters 1000 transalpino vale la riconquista della vetta ATP. Finalmente qualcuno in Italia potrà smettere di dire “l’albo d’oro lo aggiornano solo per gli altri”!
Il giorno perfetto: Sinner conquista Parigi
Domenica. Parigi. Défense Arena piena di aspettative (e, probabilmente, anche di cornetti): Jannik Sinner, ventiquattrenne altoatesino e ormai ben noto agli appassionati di tutto il mondo, affronta in finale il canadese Felix Auger-Aliassime. Il canadese, decimo al mondo, non è certo un avversario da sottovalutare, ma il talento italiano sembra ispirato dalla storia che sta per scrivere.
Sinner domina senza lasciare set per strada: 6-4, 7-6 (7/4) è il punteggio che consegna al tennista il suo primo titolo nel Masters 1000 di Parigi. E non solo: con questa vittoria diventa il primo italiano a sollevare l’ambito arbre de Fanti, il trofeo assegnato a chi trionfa nella capitale francese.
Numeri da leggenda e ritorno sulla vetta ATP
Con la vittoria contro Auger-Aliassime, Jannik Sinner si aggiudica il 23° titolo della sua carriera nel circuito principale – niente male, considerando che sono solo 24 candeline sulla torta. Ma c’è di più: il successo parigino significa ancora una volta, per lui, la conquista della posizione numero 1 nel ranking ATP. Un ritorno al vertice dopo meno di due mesi dalla perdita della corona a favore di Carlos Alcaraz.
Proprio Alcaraz, uscito già al secondo turno nell’edizione parigina, resta però secondo nel ranking mondiale e si trova, paradossalmente, in una posizione migliore rispetto a Sinner per chiudere l’anno da leader ATP. Perché? Perché lo spagnolo, 22 anni, dovrà difendere molti meno punti rispetto all’italiano nel prossimo Masters di Torino, in programma dal 9 al 16 novembre, torneo dove Sinner è detentore del titolo (e che, a meno di clamorosi cambi di programma, sarà il suo ultimo evento del 2025). Quindi, nella corsa al titolo di “Re di fine anno”, tutto può ancora succedere!
Un successo storico: l’Italia sul trono di Parigi
Sinner, vincitore a Parigi senza perdere neppure un set, scrive anche un’importante pagina per il tennis italiano: mai nessuno, prima di lui, era riuscito a sollevare il trofeo del Masters 1000 francese. Un trionfo che entra direttamente nei libri di storia e che infiamma i cuori degli appassionati. Oltre a essere un ennesimo motivo di vanto per una nazione sempre più appassionata alla racchetta.
- Primo titolo al Masters 1000 di Parigi per Sinner
- Vittoria contro il decimo del ranking mondiale, Felix Auger-Aliassime
- Ritorno alla posizione numero 1 nel ranking ATP
- 23° titolo del circuito principale a soli 24 anni
- Primo italiano a sollevare il celebre arbre de Fanti
Un futuro ancora aperto (e un po’ da batticuore)
Pur avendo riconquistato la vetta mondiale, Sinner dovrà ancora sudare per mantenerla fino a fine anno: la sfida con Alcaraz continua, soprattutto con il Masters di Torino alle porte. Il torneo si svolgerà dal 9 al 16 novembre e vedrà Sinner chiamato a difendere molti punti preziosi, mentre il rivale spagnolo parte con una pressione decisamente più leggera sulle spalle. Sarà proprio il pubblico italiano a poter sostenere da vicino il suo campione in questa volata?
Resta il fatto che la giornata parigina resterà nella memoria di tutti: Sinner ha spezzato maledizioni, riscritto statistiche e regalato una gioia che meritava di essere assaporata. E allora, godiamoci la festa ancora un po’: nel tennis, come nella vita, ogni traguardo è solo l’inizio di una nuova sfida. Forza Jannik!
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Marco Rossi è giornalista calcio. Con dieci anni di esperienza, analizza trasferimenti, tattiche e successi dei club europei. Offre analisi precise e coinvolgenti. Il suo stile chiaro ti aiuta a comprendere i punti chiave di ogni partita.