Accusati di 5 rapine commesse in 4 mesi, 2 arresti

 Accusati di 5 rapine commesse in 4 mesi, 2 arresti

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Carpi, su delega della Procura, hanno arrestato un 28enne e una 27enne, indagati per aver commesso cinque rapine aggravate in concorso, tre consumate e due tentate, avvenute da gennaio ad aprile 2022 nei comuni di Concordia, San Possidonio e Mirandola, che fruttavano un bottino di circa l.400 euro.

Il provvedimento cautelare è stato emesso al termine di un’articolata attività d’indagine, coordinata dalla Procura e condotta dall’Arma di Carpi a partire dal primo episodio del 23 gennaio 2022. In quella data due persone con il viso coperto, una delle quali armata di pistola, si erano fatti consegnare l’incasso di 400 euro circa dai gestori di un bazar di Mirandola. A distanza di poghi giorni, il 29 gennaio, a Concordia, due persone con il volto coperto, una delle quali armata di pistola, erano entrate in una cartoleria impossessandosi della somma di 450 euro. Il 6 febbraio 2022, con le stesse modalità, era stato rapinato un bar di San Possidonio, dove gli autori erano riusciti a sottrarre 550 euro e successivamente una tabaccheria di Concordia, ma in questo caso la resistenza del cassiere aveva impedito ai rapinatori di impossessarsi del denaro. L’ultimo reato in ordine di tempo risale al 12 aprile 2022 presso un bar di Concordia e, anche in questo caso, il tetntativo di rapina veniva interrotto dalla resistenza opposta dalla parte offesa. In questo lasso di tempo, i Carabinieri sono riusciti a raccogliere gravi e precisi indizi di colpevolezza nei confronti delle due persone destinatarie del provvedimento, che harmo consentito alla Procura di richiedere al Gip l’emissione dell’ordinanza di misura cautelare eseguita questa mattina.

Il Sindaco di Mirandola Alberto Greco e l’Assessore alla Sicurezza Roberto Lodi, in rappresentanza di tutta la Giunta mirandolese, si complimentano con la Procura della Repubblica e ringraziano l’Arma dei Carabinieri per il prezioso e celere servizio d’indagine messo in campo al fine di assicurare alla Giustizia due malviventi che avevano seminato il panico fra gli esercenti ed i commercianti di Mirandola e dell’Area Nord. Un servizio impeccabile e prezioso, svolto in favore della comunità, che funge contestualmente da monito per chiunque scelga la via dell’illegalità come mezzo di arricchimento personale.

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