Urban Art, i ragazzi si raccontano nei murales del Polo 2

 Urban Art, i ragazzi si raccontano nei murales del Polo 2

Lunedì 26 settembre alle 15 la presentazione delle opere realizzate nel laboratorio creativo promosso dall’Ufficio di servizio sociale del ministero Grazia e Giustizia

“Di cosa parla questa canzone? Parla di quanto sia difficile. Difficile cosa? La vita, la scuola, la famiglia, stare in mezzo agli altri, stare con gli adulti. Cosa si aspettano da me gli adulti? Non lo so, a volte non lo capisco. A volte sono troppo piccolo per capire, a volte sono troppo grande per comportarmi come mi comporto”.

Mille interrogativi che frullano nella mente di un adolescente come tanti, eppure diverso da tutti gli altri. Sono le domande e le riflessioni che hanno guidato la mano dei ragazzi autori dei murales realizzati nella sede del Polo sociale 2 di Modena durante il laboratorio “Urban Art 2” promosso dall’Ussm di Bologna.

Il percorso, a cui hanno partecipato 10 giovani grazie al finanziamento del progetto Territori per il Reinserimento, ha preso il via ad aprile e si è sviluppato in dodici incontri. È stato seguito dall’assistente sociale dell’Ufficio di servizio sociale per minorenni (Ussm) del ministero di Grazia e giustizia Simona Cascina, in stretta collaborazione con il Servizi sociali del Comune di Modena che ha affiancato educatori della cooperativa Domus Assistenza e mediatori della cooperativa Mediando.

In modo analogo a quanto era accaduto a primavera presso la sede del Polo Sociale 1, dove un altro gruppo di giovani seguì il percorso che sfociò nella realizzazione di murales, educatori e mediatori hanno supportato la riflessione e l’elaborazione dei temi portati dai partecipanti e che hanno poi ispirato il lavoro di progettazione dei murales. Le opere ruotano attorno alle tematiche del giudizio e dello sguardo dell’altro: “Mi guardo allo specchio e mi giudico. Così la mia famiglia, i miei amici, chi mi guarda per strada, un’istituzione. Sembra un loop infinito. Non so più chi ascoltare. Forse dovrei ascoltare qualcuno o forse non ho bisogno di nessuno. Ci sono degli educatori, posso provare a parlare con loro e disegnare ciò che provo veramente. Inizierò così: proverò a spiegare come mi sento e cosa penso attraverso questi disegni”.

I ragazzi sono quindi riusciti a raccontare le loro esperienze e la loro storia; con l’aiuto dell’artista Simone Ferrarini anche a tradurre in disegno ciò che a volte è difficile dire a parole.

I murales sono stati realizzati all’interno della sede del Polo sociale 2 di via Morandi 54 e saranno presentati lunedì 26 settembre alle ore 15 alla presenza degli autori, di assistenti sociali, educatori, mediatori e dell’artista che li hanno seguito i ragazzi nel percorso. Sarà presente anche l’assessora alle Politiche sociali Roberta Pinelli.

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