Cristian Serpini: “Punto sul bel gioco, aspetto solo giocatori motivati” (video)

Cristian Serpini, nuovo allenatore del Carpi, è stato concreto e deciso nell’illustrare cosa si aspetta e cosa attende il Carpi nella prossima stagione. Per dire chi è Serpini basta estrapolare una frase: “quando quando vincerò non sarò contento e non dovrà esserlo neppure la squadra, e quando arriveranno i momenti difficili dovremo dare ancora di più senza abbatterci. Puntiamo a restare in alto fino alla fine poi piazzare la zampata vincente”. Il mister nativo di Castelfranco Emilia è stato accompagnato nella sua prima conferenza stagionale dai nuovi membri dello staff, ovvero Mirko Magistro (vice), Graziano Araldi (preparatore atletico), dal direttore sportivo Riccardo Motta e dal direttore generale Enrico Bonzanini.

“Ringrazio il presidente Lazzaretti per aver dato a me e al mio staff l’opportunità di iniziare questa avventura a Carpi – ha detto – la stima reciproca con lui è datata perché siamo rimasti in contatto dopo i due anni vissuti alla Correggese (dal 2018 al 2020, n.d.r.). Lo staff che lavorerà cvon me è molto importante, siamo una cosa sola, basti dire che Mirko Magistro lo conosco da 15 anni e con Graziano Araldi ho lavorato al Lentigione nel 2021-2022. Siamo onorati di essere in questo club e dovremo dimostrare di meritarlo. Non si arriva al Carpi per fare le comparse, devono saperlo anche i giocatori che arriveranno”.

Gli obiettivi non sono mai da rendere espliciti. Se è stato deciso di cambiare la guida tecnica nonostante il raggiungimento di una Finale Play-off, allora significa che si vuole provare a fare ancora meglio. Come ha detto il direttore Motta nei giorni scorsi, dobbiamo lavorare pensando solo al bene del Carpi e chi arriverà dovrà solo avere piacere di stare qui”.

Come giocherà il Carpi di Serpini. “Lavoreremo su due moduli, ossia il 4-3-1-2 e il 3-5-2, e vorrei avere una squadra elastica nella loro interpretazione. Non mi piace non avere la palla e voglio che le mie squadre siano padrone della partita. Sicuramente servirà tempo per assimilare i concetti, ma vogliamo che i meriti, lo sforzo e l’impegno della squadra siano sempre riconosciuti dai tifosi.

Dalle esperienze negative si cresce e si impara. L’importante è avere un’idea calcistica e crederci fortemente. Forse al Ravenna non tutti hanno creduto in noi… Anzi, sono stato esonerato quando il distacco dalla Giana Erminio capolista era di -7 punti e a fine stagione è stato di -27. Ravenna è una grande piazza come Carpi, però non credo al concetto che la grande piazza porti pressione. Il Carpi ha un tifo difficile da trovare in Serie D e può solo aiutarci a portare punti, non pressione. Non vedo l’ora di poter giocare al Cabassi.

Nel calcio si può vincere in vari modi e a Carpi c’è riuscito, alla sua maniera, un maestro come Castori perché tutti credevano alle sue idee. Servono inoltre tante cose come pazienza, convinzione e saper seguire il mister persino nelle difficoltà. Nell’arco della stagione i passaggi a vuoto li hanno tutti: la Giana l’ha avuto a febbraio e ha ugualmente vinto il campionato, oppure la Pistoiese che li ha avuti nei primi mesi. Se vinciamo giocando male, io sono il primo a non essere soddisfatto. Una partita si può pure vincere giocando male, ma è la prestazione che fa vincere i campionati.

Credo che l’ultima rosa del Carpi fosse una delle più forti del Girone D. Sul mercato stiamo facendo delle valutazioni, credo che 6-7 giocatori potrebbero essere confermati in quanto più adatti di altri alle cose che richiederemo.

Non sappiamo quali avversari avremo nel nostro girone, ma dobbiamo cambiare mentalità e concentrarci molto sul Carpi. L’asticella la alziamo su di noi e non in base agli altri. Poi, quando arriveranno i momenti chiave della stagione, dovremo saper essere presenti, avere una classifica corta e lottare con i nostri rivali fino alla fine“.

Ha preso la parola Graziano Araldi, preparatore atletico del Carpi.

“Ho lavorato negli ultimi 5 anni al Lentigione e lì ho conosciuto il mister e il suo vice. Nel 2022 abbiamo concluso il campionato al terzo posto e vinto i Play-off contro il Ravenna, quindi possiamo dire che è stata un’esperienza notevole. Anche a Carpi dobbiamo alzare l’asticella in ogni contesto“.

Carpi Serpini

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