Dionisi: “Il Torino non è in crisi, ma dipende molto da noi”

 Dionisi: “Il Torino non è in crisi, ma dipende molto da noi”

 

“Partita importante, servono punti, siamo indietro nella tabella di marcia , perchè non potremo fare il ritorno dello scorso campionato”

 

L’allenatore ha esordito così, presentando la sfida contro il Torino: “Entrambe le squadre hanno dimostrato di meritare negli anni quello che hanno ottenuto. Noi davanti abbiamo una squadra come il Torino che ci ha reso sempre la vita difficile, così è stato sempre da quando ci sono, e domani sarà una partita difficile proprio perché il Torino è una squadra ostica, fisica, si è rinforzata perché è una realtà importante che ha fatto molto bene l’anno scorso e vuole confermarsi. Da parte nostra, abbiamo le qualità per emergere, ovvio che confermarsi non è la cosa più semplice. Dovremo andare là con grande determinazione perché solo le nostre qualità non basteranno”. Dionisi ha poi proseguito commentando il passaggio del turno in Coppa Italia contro lo Spezia: “La prima risposta era il passaggio del turno, ora approdiamo al terzo turno e poi ci penseremo in futuro. Era importante dare minutaggio e fare una prestazione positiva. Poi, ovvio che sotto gli occhi di tutti c’è una squadra di A che va ai rigori contro una di B ma c’è anche chi è uscito”.  Sul gruppo squadra e sugli indisponibili: Henrique non sarà della partita, sapevamo che i pochi giorni tra una partita e l’altra non sono dalla sua parte e non so se rientrerà per la prossima. Quelli che hanno giocato in Coppa si sono allenati. Il dualismo Consigli-Cragno? Questo è quello che alza il livello dei giocatori: la competizione. Ma è così in tutti i contesti lavorativi. Se si analizza una prestazione singola un errore può compromettere una prova ma io sono contento di entrambi”.

Sul cammino in campionato: “Ci giudicate per i risultati, è normale che sia così. Dobbiamo fare di più dell’anno scorso. Domani non è una finale ma è una gara importante, guardo avanti e indietro ma guardo noi. So che possiamo fare di più ma bisogna accettare quello che si fa altrimenti si fa un errore. Non siamo una squadra da Europa ma nel futuro, che non è quest’anno, ritornare in Europa dopo 11 anni però uno step per volta. Il livello delle neopromosse si è alzato ma difficilmente si alzeranno le quote salvezza ed Europa”.

L’allenatore ha poi concluso: “Il Torino lo rispetto tanto per quello che ha fatto e le qualità che ha e per il mercato che ha fatto, ha messo dentro Tameze, Zapata, giocatori esperti, ed è un valore aggiunto. Ci sono momenti. Non credo che il Torino sia in crisi. Noi dobbiamo stare dentro al nostro momento, sapere che creiamo tanto e finalizziamo meno, ma dipende da noi, dalla determinazione, dalla spinta della squadra”.

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