Corruzione a Milano-Cortina: due arrestati

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A poche settimane dall’avvio dei Giochi Olimpici Invernali Milano-Cortina 2026, un’indagine della Procura di Venezia mette sotto i riflettori un tentativo di infiltrazione criminale a Cortina d’Ampezzo. L’operazione scopre legami tra violenza, traffici illeciti e la ricerca di appalti pubblici legati alle opere olimpiche.

Arresti e accertamenti su una possibile infiltrazione mafiosa negli appalti

La magistratura ha fermato due fratelli romani accusati di voler ottenere in modo illecito lavori collegati ai cantieri olimpici. Gli inquirenti parlano di una strategia volta a controllare il territorio e a imporsi nel settore degli appalti.

Il profilo degli indagati

Sarebbero esponenti legati al mondo degli ultras di Lazio, con contatti nell’ambiente criminale capitolino. Secondo gli atti, vantavano amicizie con figure note come Fabrizio Piscitelli.

Modalità di intimidazione: violenza, minacce e controllo della movida

Le indagini ricostruiscono episodi di efferata violenza usati per imporsi. Gli abusi non si limitavano a parole.

  • un organizzatore trascinato in un bosco, picchiato e minacciato con un’arma;
  • una persona con debiti di droga chiusa nel bagagliaio dell’auto e minacciata di morte;
  • aggressioni a pusher rivali per imporre il monopolio sulla vendita di stupefacenti;
  • pressioni sistematiche sui locali notturni per controllarne la gestione.

Secondo gli inquirenti, queste azioni servivano a consolidare il potere sul territorio di Cortina.

Pressioni su esponenti pubblici e tentativi di scambio politico-economico

Nel 2023 gli indagati avrebbero cercato di forzare un incontro con un consigliere comunale di Cortina. L’obiettivo era ottenere favori sugli appalti olimpici attraverso scambi di voti.

Il consigliere rifiutò. I messaggi intercettati mostrano tono intimidatorio. In uno di questi, secondo gli atti, il sospetto affermava: «Questa è Cortina, comandiamo noi».

Impatto economico: perché gli appalti attirano le organizzazioni criminali

Le opere legate ai Giochi rappresentano un’opportunità economica significativa. Il valore complessivo dei progetti è aumentato rispetto alle prime stime, rendendo i cantieri obiettivi per l’infiltrazione.

  • Il budget complessivo dei Giochi è salito notevolmente rispetto ai piani iniziali.
  • Dati del Ministero dell’Interno segnalano la presenza di personale e mezzi riconducibili a strutture mafiose nei lavori in Trentino.
  • Secondo elaborazioni di associazioni di categoria, la capacità economica delle organizzazioni criminali è rilevante e mirata al settore delle costruzioni.

Provvedimenti giudiziari e misure preventive delle autorità

Per uno dei fratelli è scattata la custodia cautelare in carcere. L’altro è ai domiciliari. Altri cinque soggetti sono stati iscritti nel registro degli indagati per estorsione aggravata.

Lo Stato ha intensificato i controlli su appalti e gare. La Direzione Investigativa Antimafia e il Ministero dell’Interno monitorano con attenzione i cantieri legati all’evento.

Il sindaco di Cortina ha espresso sostegno alle forze dell’ordine, sottolineando l’unità della comunità locale contro le pratiche intimidatorie.

Estensione delle indagini e scenari aperti

La Procura sta verificando collegamenti con altre organizzazioni criminali del centro-nord. Gli accertamenti vogliono chiarire se la rete investigata si estende oltre Cortina.

Le autorità definiscono l’operazione un successo preventivo. Tuttavia, la presenza di grandi commesse pubbliche mantiene alto il rischio di nuove infiltrazioni. Le indagini proseguono.

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