West Nile e Dengue / Casaletti: “Le persone infette non sono contagiose” (VIDEO)

era già stata riscontrata la presenza del virus West Nile in zanzare catturate nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena e Ferrara a partire dall’inizio del mese di luglio, con un anticipo di circa 10 giorni rispetto all’anno scorso. Poi è arrivata anche la malattia, emersa in un 75enne attualmente ricoverato a Baggiovara. L’uomo sta rispondendo bene alle terapie, ma resta in prognosi riservata.

Negli stessi giorni sono emersi anche due casi di virus Dengue, contratto all’estero da due residenti di Albareto di Modena, dove è in corso la disinfestazione.

Per fare il punto sulla situazione il dottor Giovanni Casaletti, Direttore del Servizio Igiene pubblica dell’Ausl di Modena, ha tenuto una conferenza stampa.

“La West Nile è trasmessa dalla zanzara comune, mentre Dengue e Chikungunya sono diffuse dalla zanzara tigre; nel caso della prima l’infettato non rappresenta un pericolo per chi lo circonda e non lo può contagiare. Molto più rischiosa la situazione legata ai contagi da Dengue e Chikungunya: è infatti in uso un protocollo col quale la Sanità cerca di evitare che le zanzare tigre capaci di infettare l’uomo diventino endemiche da noi. Per questo, quando viene segnalato un contagio da uno dei due virus tropicali, viene immediatamente effettuato un intervento della durata di tre giorni contro insetti adulti e larve entro cento metri dal possibile luogo del contagio: intervento che si concentra, in particolare, sulle acque stagnanti all’ombra come ad esempio i sottovasi”. I casi modenesi degli ultimi giorni, tuttavia, sembrano provenire dall’estero: la malattia tropicale sarebbe infatti stata contratta durante una vacanza in Centro America. .

Era già stata riscontrata la presenza del virus West Nile in zanzare catturate nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena e Ferrara a partire dall’inizio del mese di luglio, con un anticipo di circa 10 giorni rispetto all’anno scorso

La sorveglianza attivata con il Piano Regionale Arbovirosi 2022 ha evidenziato la presenza del virus West Nile in zanzare catturate nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena e Ferrara a partire dall’inizio del mese di luglio, con un anticipo di circa 10 giorni rispetto all’anno scorso. E a Modena, ieri, si è registrato il primo caso di malattia in un cittadino. Si tratta di una persona di 75 anni, attualmente ricoverata in Neurologia all’ospedale civile di Baggiovara.

Il paziente è ricoverato nella Struttura Complessa di Neurologia all’Ospedale Civile di Baggiovara e sta rispondendo positivamente alle terapie. Entrato in ospedale nella notte tra martedì e mercoledì, il 75enne è stato sottoposto a rachicentesi ovvero puntura lombare. Il liquido prelevato è stato inviato al Centro di riferimento regionale per le emergenze microbiologiche (CRREM), che ne ha confermata la positività al virus West Nile. Ad oggi la prognosi è riservata, il paziente sta eseguendo le terapie e vi sta rispondendo in maniera adeguata.
VIDEO | Allarme West Nile. Casaletti:”Una parsona infetta non è contagiosa per le altre zanzare e persone”

Il virus West Nile è endemico nella nostra regione e in quelle del bacino padano. Il suo ciclo di moltiplicazione si sviluppa fra alcune specie di uccelli e le nostre zanzare comuni (Culex spp.). L’uomo, come pure i cavalli, viene occasionalmente infettato tramite punture di zanzare e non è in grado di trasmettere l’infezione ad altre zanzare, né ad altre persone.

Il contatto col virus di solito causa un’infezione che decorre senza sintomi, in alcuni casi può però svilupparsi la malattia chiamata West Nile Disease, con sintomi evidenti che possono ricordare una sindrome influenzale e che durano pochi giorni. Tuttavia, sia pure di rado e soprattutto in persone debilitate, si può arrivare a gravi forme neurologiche che richiedono il ricovero in ospedale e che possono condurre a esiti permanenti o al decesso dei pazienti colpiti.
Le misure di contenimento

Il riscontro di positività al virus West Nile comporta l’attivazione di interventi di controllo della zanzara comune e di prevenzione nell’uomo e nei cavalli. Pertanto, nei Comuni delle province dove è stata riscontrata la presenza del virus vengono attivate e rinforzate queste misure:

attuazione rigorosa degli interventi di lotta antilarvale di competenza dei Comuni e intensificazione delle attività di controllo e sostegno alle attività effettuate dai privati;
effettuazione di interventi straordinari preventivi con adulticidi qualora sia in programma una manifestazione che comporti il ritrovo di molte persone (oltre le 200 persone) nelle ore serali in aree all’aperto;
sensibilizzazione dei proprietari di cavalli finalizzata alla vaccinazione degli animali.

Inoltre, i Centri Nazionali e Regionali Sangue e Trapianti sono informati per l’attuazione degli interventi di competenza, come i controlli sulle donazioni di sangue, organi e tessuti.

Si raccomanda alla popolazione, e in particolare nelle province interessate da circolazione virale, di proteggersi dalle punture, in particolare di sera e di notte quando è attiva la zanzara comune, applicando repellenti cutanei e adottando gli opportuni accorgimenti in casa utilizzando zampironi, elettroemanatori, zanzariere.

Infine, alle zanzare basta pochissima acqua stagnante per depositare le uova e riprodursi ed è quindi necessario eliminare tutti i possibili ristagni d’acqua e usare periodicamente i prodotti larvicidi.

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