A fine 2023 termina stato d’emergenza per il sisma in Emilia
Incontro Bonaccini-Musumeci per definire fondi e norme
Un Tavolo tecnico di confronto tra Regione Emilia-Romagna e Ministero per definire le esigenze economico-finanziarie e normative in vista del superamento definitivo dello stato d’emergenza, a fine 2023, relativo al terremoto che colpì l’Emilia il 20 e 29 maggio 2012 e alla fase della ricostruzione.
È l’esito dell’incontro tra il presidente della Regione e commissario delegato alla Ricostruzione post sisma, Stefano Bonaccini, e il ministro per la Protezione civile e per le Politiche del mare, Nello Musumeci.
Durante la riunione è stato fatto il punto sullo stato della ricostruzione – praticamente completata quella privata (abitazione e attività economiche), da completare quella sul patrimonio storico-artistico – con la condivisione da parte di Regione e Governo di un percorso comune che possa portare velocemente alla chiusura anche dell’ultima fase.
“Apprezzo l’attenzione e la disponibilità del ministro Musumeci ad accompagnare le fasi conclusive della ricostruzione in Emilia – ha detto Bonaccini – sono certo che sarà un contributo positivo, e necessario, quello che verrà dal Tavolo tecnico che va ad insediarsi, così da accompagnare in maniera armonica anche l’ultima parte di una ricostruzione definita da più parti esemplare nel suo complesso”.
In particolare, il ministro, dopo aver dato ampia disponibilità alla collaborazione con la Regione per l’ultima fase della gestione commissariale, ha annunciato la volontà, attraverso una normativa specifica in materia, di favorire e snellire i processi di ricostruzione dopo catastrofi naturali, con limiti temporali che possano scongiurare lo spopolamento dei territori colpiti. “Mettiamo a disposizione del Governo l’esperienza maturata in questi anni in Emilia-Romagna – ha aggiunto Bonaccini – certi che potrà essere utile per la formulazione di una norma nazionale unica in materia di ricostruzione post sisma”.