Biagio Passaro accusato di devastazione e saccheggio

L’ex leader di “IoApro”, è stato rinviato a giudizio per i fatti accaduti il 9 ottobre del 2021. La procura contesta all’imprenditore i reati di devastazione e saccheggio. Il processo comincerà il prossimo 30 maggio

Rinvio a giudizio per Biagio Passaro (Il processo, uno dei filoni della maxi indagine, è stato fissato al prossimo 30 maggio), il ristoratore modenese, ex leader del movimento “IoApro”, è stato tra i protagonisti dell’assalto alla Cgil avvenuto il 9 ottobre del 2021 a Roma e prese parte attiva alla manifestazione indetta contro il Green Pass in Piazza del Popolo. Faceva parte del corteo di manifestanti che raggiunse la sede del sindacato in Corso d’Italia e riprese con il suo smartphone, in una diretta Facebook, i disordini e quanto stava accadendo con tanto di commenti audio. Le accuse sono devastazione e saccheggio. Passaro è stato condannato ai domiciliari dopo un’indagine della Procura di Bologna in cui si ipotizzano i reati di bancarotta fraudolenta, indebita percezione di erogazioni pubbliche e autoriciclaggio. Indagate insieme a lui anche altre 4 persone, suoi famigliari ritenuti amministratori di una società dichiarata fallita nel settembre 2020. Avrebbero sottratto con sotterfugi dalle casse oltre 660mila euro, provocando così il dissesto della società e un passivo fallimentare di circa un milione e mezzo di euro. A Passaro viene infine contestato di avere percepito illegalmente circa mezzo milione di euro di contributi pubblici erogati per l’emergenza covid.

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