A Bologna scatta il limite dei 30, ‘obiettivo zero morti’. A Modena un flash mob

Da oggi Bologna è la prima grande città italiana a istituire il limite di 30 km/h sulle strade urbane, con l’eccezione di quelle a scorrimento rapido.

Sul modello delle principali città europee, da oggi sarà applicato il nuovo limite, anche se le sanzioni non scatteranno prima del 2024. “Evitare in Emilia Romagna errori del passato”
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L’obiettivo, come ha detto il sindaco Matteo Lepore, è azzerare la mortalità stradale: “Nella Città 30 andremo un po’ più piano, per andare più veloci tutti”. “Tra gli incontri che mi hanno colpito – ha scritto Lepore in una lettera alla città – vi sono quelli avuti insieme ai genitori e parenti di alcune giovanissime vittime della strada. Ho promesso di impegnarmi senza indugio per azzerare queste tragedie. Solo a Bologna, nel 2022 hanno perso la vita 22 persone e nel 2023 già 13, con un incremento rilevante rispetto al periodo precedente alla pandemia. Considerate che la prima causa di morte in Italia sotto i 50 anni sono proprio gli incidenti stradali. Il 73% di questi avviene in ambito urbano. Le prime tre cause sono la velocità eccessiva, la mancata precedenza sulle strisce pedonali o la guida distratta. La velocità conta sempre: o come causa diretta o come fattore che aggrava le conseguenze delle altre violazioni”. Il Comune ha stanziato 24 milioni per lavori che riguarderanno segnaletica e miglioramento dei marciapiedi.

A MODENA

Le associazioni in rete per l’ambiente e Fiab, federazione italiana ambiente e bicicletta, hanno organizzato un flash-mob all’incrocio tra viale autodromo e via San Faustino dove il 26 giugno scorso, a seguito di un incidente tra due auto, è stato investito un ciclista che, nella pista ciclabile, stava aspettando che il semaforo diventasse verde per attraversare.

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