Rapina giovane donna in centro e la tiene in scacco per un’ora e mezza portando via 1200 euro

 Rapina giovane donna in centro e la tiene in scacco per un’ora e mezza portando via 1200 euro

Le indagini della squadra mobile hanno portato al suo arresto. Il Giudice ha stabilito la custodia in carcere per il marocchino con vari precedenti

la Squadra Mobile di Modena ha arrestato un marocchino per rapina pluriaggravata. E’ irregolare sul territorio italiano, senza fissa dimora e con numerosi precedenti penali in materia di stupefacenti, reati contro il patrimonio e la persona.

L’altra mattina una pattuglia della Squadra Volante è intervenuta presso l’abitazione di una giovane, nel centro storico di Modena, che ha spiegato di essere appena stata vittima di una rapina nella sua abitazione da parte di un giovane magrebino.

Secondo il racconto intorno alle 04.30, un uomo si era introdotto in casa sua dal lucernario della sua camera da letto e con ripetute minacce la aveva, dapprima costretta a consegnargli una somma di denaro di circa 200 euro in contanti e, successivamente, la aveva costretta ad accompagnarlo in strada per prelevare da diversi sportelli ATM altri contanti con due carte bancomat a lei intestate facendosi consegnare altri 1000 euro.

La giovane ha raccontato che la rapina è durata circa un’ora e mezza: l’uomo le aveva intimato di non guardarlo in volto obbligandola altresì ad indossare un paio di occhiali da sole per non essere in seguito riconosciuto, prendendole, altresì, il telefono cellulare per impedirle di chiamare le forze di polizia.

La Polizia ha visionato le immagini degli impianti di video sorveglianza che hanno dato riscontro al racconto della donna e hanno fornito dettagli importanti sia sull’abbigliamento indossato dal rapinatore sia sula colore e modello della biciletta da lui utilizzata nell’occasione.

Giovedi i poliziotti hanno individuato un giovane corrispondente a quello descritto dalla vittima della rapina che veniva accompagnato in Questura essendo senza documenti per le procedure di identificazione

La Squadra Mobile ha indentificato uno stabile a Modena dove il rapinatore dimorava. All’interno di un armadietto c’era uno zaino con i vestiti utilizzati per la rapina alla donna

In questura l’uomo è stato identificato tramite AFIS (Automatic Identification Fingerprint System): si è scoperto he in occasione di precedenti riconoscimenti aveva fornito diverse generalità, foto-segnalamenti riportando condanne definitive sotto falso nome. L’uomo l’1 aprile 2023 era stato scarcerato per fine pena dalla Casa Circondariale di Piacenza ove era stato associato in esecuzione di condanna definitiva per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e furto aggravato.

La Squadra Mobile procedeva al fermo del giovane magrebino associandolo alla Casa Circondariale di Modena.

La Procura ha chiesto al Giudice per le Indagini Preliminari la convalida della misura precautelare e l’applicazione della misura della custodia in carcere in relazione al delitto di rapina pluriaggravata.

Oggi, all’esito dell’udienza e dell’interrogatorio, il GIP ha convalidato il fermo applicando la misura della custodia in carcere.

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