Morì sul lavoro, 4 della Alfa Engineering a processo
Il giudice in udienza preliminare ha deciso che andranno a processo la presidente del consiglio di amministrazione dell’Alfa Engineering, il consulente esterno e responsabile della sicurezza, il responsabile di produzione e il responsabile del collaudo. Sono accusati di omicidio colposo a seguito della morte di Janos Koto
Era il 21 settembre 2018 quando Janos Koto, 42 anni, rimase gravemente ferito sul luogo di lavoro – l’Alfa Engineering di Modena – insieme ad un collega. Morì sette giorni dopo l’incidente in ospedale. Accadde che nel corso di un’operazione di collaudo di un manufatto, l’uomo fu travolto da un disco metallico di oltre 100kg che non aveva retto la pressione esercitata dall’acqua. Per il tragico infortunio sul lavoro è stato aperto oggi un fascicolo dalla Procura al fine di accertare le responsabilità dell’accaduto. Questa mattina, a distanza di oltre cinque anni, il Tribunale di Modena ha rinviato a giudizio quattro persone: il presidente del consiglio di amministrazione, legale rappresentante e datore di lavoro della Alfa Engineering; il responsabile del servizio di prevenzione e protezione, nonché consulente esterno; il responsabile di produzione e preposto in materia di sicurezza e salute sul luogo di lavoro e il responsabile del collaudo. Sono accusati di omicidio colposo a seguito della morte di Janos Koto, l’operaio di 42 anni che è rimasto colpito da una base da 150 chili nel corso di una prova idraulica su un manufatto metallico. Il collaudo serviva a certificare la tenuta di un giunto, che invece ha ceduto scagliando il pesante fondello contro l’uomo e colpendolo in pieno, dopo aver divelto le protezioni in lamiera.
Il fratello di Janos si è affidato a Giesse Risarcimento Danni, gruppo specializzato nella tutela delle vittime di infortuni sul lavoro, e si è costituito parte civile con l’avvocato fiduciario di Giesse. Si attende ora l’inizio del processo, la cui prima udienza è calendarizzata per il 18 dicembre prossimo.
