Al Laboratorio aperto i film in ‘Vr’ del Festival di Roma

 Al Laboratorio aperto i film in ‘Vr’ del Festival di Roma

Da giovedì 14 a sabato 16 ottobre a Modena, gratuitamente, una selezione di opere in realtà virtuale provenienti da venti diversi Paesi

Dopo la mostra del cinema di Venezia, anche il festival di Roma apre una finestra su Modena con il Laboratorio aperto che da giovedì 14 ottobre diventa per la prima volta satellite del VRE, il Virtual Reality Experience, Extended Edition, il primo festival italiano interamente dedicato alle esperienze immersive (Cinema VR, VR Exhibition, XR Arts & Gamification).

In tutta Italia sono solo cinque i “satelliti” del Festival (oltre a Modena: Roma, Milano, Torino e Palermo) dove poter vedere gratuitamente una selezione ufficiale di una decina delle 30 opere in realtà virtuale provenienti da venti Paesi diversi: al Laboratorio aperto, in viale Buon Pastore 43, dotato di tecnologie all’avanguardia nel campo della realtà virtuale, il VR Lounge è aperto giovedì 14 e venerdì 15 ottobre dalle 18 alle 20; sabato 16 ottobre dalle 11 alle 19.

È consigliata la prenotazione sulla piattaforma Getcrowd (www.getcrowd.eu/it/event/vre21) raggiungibile anche dal sito www.laboratorioapertomodena.it, dove è possibile trovare anche l’elenco dei progetti che è possibile visionare nelle tre giornate di Festival.

Sono previste sessioni della durata di 50 minuti, intervallate tra loro per permettere pulizia e sanificazione dei dispositivi, garantendo dunque il massimo livello di sicurezza ai partecipanti. È prevista la possibilità di prenotare più sessioni per chi volesse vedere tutti i contenuti proposti. Per accedere sarà necessario esibire il Green Pass.

Tra le dieci opere selezionate ci sono anche quelle di due italiani: “Reformed al VR” di Lino Strangis, una suggestiva cyber-action painting, e “ll dubbio. Episodio 2” di Matteo Lonardi, una riflessione sull’esperienza artistica della pittrice keniana Beatrice Wanjiku a partire dalla perdita della madre e della sua influenza che ha avuto sul processo creativo. Gli altri lavori sono realizzati da artisti tedeschi, danesi, belgi, canadesi, keniani, israeliani e giapponesi.

Entrando nella rete di satelliti di Virtual Reality Experience – Extended Edition, il Laboratorio Aperto riconferma l’impegno nella diffusione delle Media Arts e nella continua ricerca di soluzioni innovative per la fruizione della cultura.

Oltre a Modena, il Festival può essere seguito nella sede principale di Roma, a Milano (Meet Digital Culture Center e Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci), a Torino (Museo Nazionale del Cinema) e a Palermo (Cantieri Culturali alla Zisa).

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