Covid: torna l’accesso libero agli ospedali in Emilia Romagna

 Covid: torna l’accesso libero agli ospedali in Emilia Romagna

Si torna alla normalità per le visite negli ospedali e nelle strutture assistenziali dell’Emilia-Romagna: l’accesso per i visitatori torna libero, ovviamente nel rispetto delle modalità organizzative e degli orari di visita, com’era prima dell’emergenza Covid.

Abrogato l’obbligo del Green pass, rimane però quello, previsto dal ministero della Salute di indossare la mascherina per chiunque entri: personale, visitatori, accompagnatori, caregiver, fornitori, tecnici e volontari.

Si invita a favorire l’accesso delle persone ai reparti di maternità per consentire di accudire il neonato e viene anche raccomandato di igienizzare accuratamente le mani. Il documento, condiviso dalla direzione generale dell’assessorato alla sanità con aziende locali e sindacati, affronta anche il tema delle modalità di screening, degli isolamenti e dell’organizzazione dei reparti Covid.
Il tampone resta obbligatorio per i pazienti che entrano in ospedale, mentre al pronto soccorso sarà fatto solo se ci sono sintomi respiratori. Non è più necessario lo screening previsto ogni 30 giorni per gli operatori sanitari, a meno che siano sintomatici. Per i pazienti che possono essere dimessi è previsto un isolamento di 5 giorni dal primo test positivo o dalla comparsa dei sintomi, per quelli non destinati alle dimissioni ci sarà un isolamento di 10 giorni.
Rimangono attivi alcuni reparti dedicati esclusivamente ai pazienti Covid nel caso in cui la sintomatologia prevalente riguardi l’apparato respiratorio, mentre in tutti gli altri casi i pazienti positivi saranno ospitati nei reparti più adatti alle loro necessità, seppure in isolamento.
“Siamo entrati in una fase – dice l’assessore alla sanità Raffaele Donini – in cui grazie agli enormi sforzi fatti per la vaccinazione e la prevenzione possiamo riconquistare la normalità delle relazioni. Anche se la fase critica è alle spalle occorre mantenere alta l’attenzione soprattutto per proteggere i più fragili”.

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