Dionisi: “Per capire chi siamo servono altre partite”

 Dionisi: “Per capire chi siamo servono altre partite”

Si torna in campo dopo la sosta e per il Sassuolo è subito big match contro una delle grandi del campionato, quella Lazio che lo scorso anno è arrivata seconda maquest’anno ha iniziato al rallentatore. la squadra di Sarri viene da una vittoria che l’ha rilanciata (3-2 sull’Atalanta) e vorrà dare continuità al Mapei. Alessio Dionisi tiene a precisare che le due squadre hanno gli stessi punti in classifica ma le ambizioni  sono diverse.

“Sarà una partita difficile e bella da giocare – inizia – contro una squadra forte come la Lazio, che è arrivata seconda con merito nello scorso campionato. Ha un organico importante ed ha rinforzato la squadra, ed ha un allenatore bravo. Siamo due squadre costruite per obiettivi diversi, abbiamo giocato ancora poche partite: più avanti ogni squadra si collocherà nella sua zona di classifica. Abbiamo gli stessi punti? O la Lazio ha fatto di meno, o noi di più: io guardo a noi e credo che abbiamo un po’ di rammarico per alcune partite perse o non vinte, altre invece hanno fatto parlare di noi. Abbiamo fatto delle prestazioni importanti e dei mezzi giri a vuoto, dobbiamo fare altre partite per capire chi siamo. Infortunati? Henrique, Viti, Alvarez e purtroppo si è aggiunto anche Obiang. Alvarez è lontano dal rientro ma sta lavorando per tornare più forte di prima. Toljan rientra, Bajrami e Vina sono gli ultimi ad essere rientrati: ieri hanno fatto una parte dell’allenamento, oggi faranno l’intera seduta”.

Parla di Laurienté. Sta lavorando bene. L’anno scorso è stato subito impattante e magari quest’anno non è partito come ci si aspettava, adesso tutti sanno chi è e cercano di limitarlo, sta pagando questo. Dev’essere bravo lui perché ha altre doti da sfruttare durante la partita”. Poi Boloca. “Sta giocando e sta facendo anche bene, sono molto contento del suo atteggiamento e della sua crescita, così come dicevo dei calciatori che stavano giocando poco”. 

Si sofferma sull’attacco della Lazio: “Castellanos è un ottimo giocatore, di Immobile non parlo perché lo conoscete tutti. Si tende a non parlare tanto dei giocatori che non militano in Italia, ma l’anno scorso Castellanos ha fatto 13 gol in Liga, non un campionato di seconda fascia. La nostra scelta sarà in funzione di noi, non di loro: la nostra fase difensiva dovrà essere comunque di un certo tipo anche a seconda dell’avversario. Sarri? Lo conosco per fama, ha fatto tanta gavetta e fa giocare benissimo le sue squadre: sapevo che la Lazio avrebbe fatto bene perché questo allenatore, con una squadra confermata e al suo secondo anno sulla stessa panchina, può solo fare meglio”. 

Infine esce la soddisfazione e l’orgoglio per aver dato giocatori fondamentali alla Nazionale di Spalletti.

“Ho visto entrambe le partite degli azzurri, ancor più curiosità vedendo che ci sono giocatori passati da Sassuolo, con me e prima di me: in formazione c’erano quattro giocatori che ho allenato qua, uno di questi lo alleno ancora, Domenico. Allenare il Sassuolo è ancor più motivo di orgoglio: come Guardiola che cita la società, così vedere giocatori passati di recente da Sassuolo essere titolari in Nazionale”.

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