Poesia Festival entra nel vivo, programma ricco con ospiti d’eccezione

 Poesia Festival entra nel vivo, programma ricco con ospiti d’eccezione
Arriva la fine dell’estate e con lei tantissimi festival in città e dintorni, tra cui il Poesia Festival, tra i più amati dai cittadini modenesi. Tantissimi gli appuntamenti coi principali nomi della poesia modenese e nazionale che intratterranno il pubblico con le loro poesie.
OGGI MARTEDI

GIORGIO CAPRONI NARRATO DA ALBERTO BERTONI A VILLA CIALDINI DI CASTELVETRO

Oggi Martedì 19 settembre alle ore 21:00 presso Villa Cialdini (Fam. Chiarli) a Castelvetro di Modena (loc. Cà di Sola), narrazione a cura di Alberto Bertoni, con letture di Diana Manea e interventi musicali di Giovanni Sardo (violino) e Sergio Scappini (fisarmonica).

 

Martedì 19 settembre alle ore 21:00 nella suggestiva cornice di Villa Cialdini a Castelvetro di Modena (loc. Cà di Sola), Alberto Bertoni racconterà la figura di uno dei più importanti poeti del Novecento italiano, Giorgio Caproni, accompagnato dalle letture di Diana Manea e dagli interventi musicali di Giovanni Sardo (violino) e Sergio Scappini (fisarmonica).

Forse tra i poeti meno noti del canone, Giorgio Caproni rappresenta invece una delle punte di diamante della poesia italiana del Novecento. Appassionato di musica e di letteratura, scelse l’insegnamento come principale professione, senza mai però trascurare l’attività poetica, la scrittura e l’opera di traduzione. Dante, Leopardi, D’Annunzio, Carducci, Ungaretti, Montale, sono alcuni dei grandi nomi da cui Caproni ha tratto ispirazione per la stesura dei suoi versi, estremamente allegorici, descrittivi, in rima. Anche gli orrori della guerra trapelano dalle sue poesie, avendo combattuto in prima persona per diciannove mesi in zona partigiana. La sua poesia mescola lingua popolare e lingua colta, con una musicalità insieme dissonante e squisita, che esprime un attaccamento sofferto alla realtà quotidiana e all’aspra solitudine delle ultime raccolte.

La morte della fidanzata Olga Franzoni nel 1936 dà lo spunto alla piccola raccolta poetica Come un’allegoria, seguita da Ballo a Fontanigorda del 1938, Finzioni del 1941 e Stanze della funicolare del 1952, con cui vince il Premio Viareggio, riconquistato sette anni dopo con Il seme del piangere (1959). Dal 1965 al 1985 pubblica divere raccolte poetiche, tra cui Congedo del viaggiatore cerimonioso e altre prosopopee, il Terzo libro ed altre cose e Il muro della terra, ad opera di vari editori. Nel 1986 viene pubblicato Il conte di Kevenhuller, l’ultima opera poetica in vita di Caproni, che si spegnerà il 22 gennaio 1990 nella sua casa romana.

La narrazione sarà accompagnata da letture di Diana Manea, attrice. Si diploma presso la Scuola del Piccolo Teatro di Milano. Dal 2009 lavora con il regista Claudio Longhi a numerose produzioni di ERT Emilia-Romagna Teatro. È docente di teatro presso il Corso di alta formazione del Teatro Comunale di Modena.

Giovanni Sardo, violinista, prima ancora di terminare gli studi inizia a collaborare con diverse orchestre e gruppi cameristici girando l’Italia e la Francia. Intraprende poi il ruolo da solista affrontando le pagine dei più importanti del repertorio barocco e cameristico. Ha da sempre alternato la carriera da solista e in formazioni da camera con l’attività orchestrale, per esempio presso il Teatro Verdi di Trieste, dove è rimasto stabile fino al 1995, avvicinandosi poi all’insegnamento alternando l’attività di docenza a quella di approfondimento.

Sergio Scappini, fisarmonicista, è musicista eclettico, che spazia attraverso vari generi, dal colto al popolare. Titolare della prima cattedra di fisarmonica in Italia, presso il conservatorio “Gioachino Rossini” di Pesaro, attualmente è ordinario presso il conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano. Collabora con prestigiose formazioni, tra cui l’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, l’Orchestra Sinfonica di Sanremo, l’Orchestra da camera della Svizzera Italiana, i Solisti di Milano, e l’Ensemble Scaligero. Ha svolto un’intensa attività come solista, camerista e con orchestra presso importanti stagioni concertistiche in rilevanti sedi: Teatro alla Scala, Piccolo Teatro, Teatro Lirico e il Teatro Regio di Parma.

Villa Cialdini, di proprietà della famiglia Chiarli, rappresenta una tra le più antiche aziende vitivinicole dell’Emilia-Romagna, fondata nel 1860 da Cleto Chiarli. Situata a pochi chilometri dall’antico borgo di Castelvetro, si estende per più di 50 ettari di vigne ai piedi delle prime colline di Castelvetro, nel cuore della zona viticola dedicata alla produzione del Lambrusco Grasparossa di Castelvero DOC

In caso di maltempo, l’evento si terrà sotto al porticato della villa.

MERCOLEDI
Parlerà del suo rapporto con la poesia, come lettore e come poeta, Umberto Fiori che, domani alle 21, al Teatro Fabbri di Vignola, terrà una lezione magistrale, per la serata d’onore. Seguirà Irene Grandi in concerto (Max Frignani alla chitarra). Conduce Miriam Accardo. Non solo poeta, ma anche scrittore e musicista, Fiori (Sarzana, 1949) si è laureato in filosofia a Milano, dove vive dal 1954. Negli anni ’70 è stato voce, chitarrista e autore di canzoni del popolare gruppo rock Stormy Six. E’ anche autore di saggi e interventi critici sulla musica. Nel 2014, per gli Oscar Mondadori, la sua antologia “Poesie (1986 -2004)”. Nel 2023 con “Autoritratto automatico” è tra i cinque finalisti della prima edizione del Premio Strega Poesia.
VENERDI
Appuntamento d’eccezione venerdì 22 settembre alle 21 al Teatro Cantelli di Vignola con Gian Mario Villalta, poeta e scrittore, direttore artistico di Pordenonelegge e candidato al Premio Strega nel 2020, e Antonio Riccardi, poeta vincitore di numerosi premi, che raccontano come è nata la loro passione per la poesia e cosa significano per loro eventi come il Poesia Festival.
Sempre venerdi, appuntamenti con la cultura lerraria modenese. Con inizio alle 17, a Vignola, presso il Teatro Vandelli, con i nuovi saggi di Alberto Bertoni e Roberto Galaverni che, tra l’altro, fanno parte del Comitato scientifico del Festival. È recente il volume “Voci del grande stile” (Il Mulino) , con cui Bertoni è impegnato a scoprire la letteratura che si colloca dentro una tradizione plurisecolare, quella italiana del’900, in particolare dal 1946 ai primi anni’70, di rispetto per voci forti che avevano in Milano il centro irradiante: Gadda, Montale che dal 1948 si stabilisce a Milano ed è redattore del Corriere della Sera, e altri autori”. “Carte Correnti. Nove lezioni sul senso della poesia” (Fazi Editore) è il titolo del libro di Galaverni che riflette sulla natura della poesia e la cartografia storico-poetica, attraverso l’analisi di alcuni testi significativi della poesia italiana contemporanea: da Montale, Sereni, Fortini, Zanzotto, a Pagnanelli, De Angelis, Pusterla e Magrelli. L’introduzione per i due lavori è di Roberto Alperoli. Dopo che alle 17. 45 la poetessa Mary B. Tolusso dialogherà con la modenese Elisa Nanini e leggerà le sue poesie, è la volta, alle 18. 30, del noto poeta Emilio Rentocchini, autore di “Lingua madre. Ottave 1994-2019” (Quodlibet edizioni) che raggiunge i vertici della bella poesia scritta nel dialetto di Sassuolo e in italiano. Una raccolta sorprendente perché l’autore sassolese porta, con genialità, a rinnovamento la tradizione metrica, appartenente alla poesia epica e narrativa. Rentocchini dialogherà con il fotografo Olivo Barbieri.
Ottavia Piccolo sarà venerdì sera sul palco del teatro La Venere di Savignano sul Panaro – inizio dello spettacolo ore 21 – per interpretare “Donna non rieducabile”, l’adattamento teatrale di brani autobiografici ed articoli della giornalista russa Anna Politkovskaja, vittima del regime di Putin, scritto da Stefano Massini e con la regia di Silvano Piccardi.
SABATO
Sarà un programma ad alta intensità poetica a scandire la giornata di sabato 23 settembre: a partire dalle 16:00 Poesia Festival sarà in via Roma a Castelnuovo Rangone con quattro dei più alti poeti della sfera contemporanea italiana; alle 21:00 invece al Teatro Fabbri di Vignola con Stefano Massini e lo spettacolo “I versi che ci fanno diversi”.
Sabato sera alle 21 al Teatro Fabbri di Vignola torna, dopo l’esperienza al Festivalfilosofia, Stefano Massini. Il titolo dello spettacolo è “I versi che ci fanno diversi’, con musiche originali di Luca Roccia Baldini eseguite dal vivo con Marie Thiraj. Stefano Massini (Firenze, 1975), drammaturgo e scrittore, è il primo autore italiano nella storia ad essersi aggiudicato un Tony Award, l’Oscar del teatro americano, con l’opera teatrale Lehman Trilogy, messa in scena in tutto il mondo.
stefano-Massini

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