“La Videosorveglianza e il suo corretto utilizzo”, riuniti forze dell’ordine e operatori di giusitizia

 “La Videosorveglianza e il suo corretto utilizzo”, riuniti forze dell’ordine e operatori di giusitizia

Dott. Andrea D’Uva (Polizia Locale Forte dei Marmi): “La PL di Mirandola un riferimento e un modello

 

Si è svolto nella mattinata di Mercoledì 25 Ottobre, presso l’Aula Magna cittadina “Montalcini” il convegno di settore dedicato alle Forze dell’Ordine ed agli operatori di Giustizia denominato “La Videosorveglianza e il suo corretto utilizzo”. Un focus a 360° sulle ultime tecnologie in materia di videosorveglianza, analizzando – con professionisti del settore – il suo corretto utilizzo nella procedura penale, civile ed amministrativa.

Attraverso gli interventi del Sostituto Procuratore della Repubblica (Tribunale di Modena) Dott. Giuseppe Amara, di Andrea D’Uva (Comandante Polizia Locale di Forte dei Marmi), Gianni Doni (Comandante Polizia Locale di Mirandola) e dell’Avvocato Laura Lecchi è stato possibile analizzare con dovizia di particolari tutte le casistiche di utilizzo delle immagini estrapolate dalle videocamere di sorveglianza allo scopo di efficientare le indagini e le varie fasi processuali. La mattinata è stata aperta dai saluti di benvenuto del Sindaco Alberto Greco. Motivo di enorme soddisfazione per i tanti agenti della Polizia Locale in sala, sono state le dichiarazioni del Comandante della PL di Forte dei Marmi che ha definito il corpo della Città dei Pico “un modello per i corpi di Polizia Locale del territorio nazionale”.

Alberto Greco (Sindaco di Mirandola):È indiscutibile l’importanza che i sistemi di videosorpveglianza rivestono negli ambiti legati alla sicurezza. Si pensi ad esempio, all’importanza che ha avuto recentemente, il loro impiego sul nostro territorio – e qui mi preme ringraziare a nome di tutta la cittadinanza gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza per l’impegno che ha permesso una rapida svolta nelle indagini – al fine di individuare i colpevoli degli imbrattamenti dei muri della Scuola di musica e della Chiesa di Santa Maria Maggiore, Duomo di Mirandola. Negli ultimi anni l’uso di impianti di videosorveglianza è aumentato in modo considerevole a livello nazionale. Nei 7.901 Comuni italiani la presenza di questi sistemi è cresciuta del 120% e in otto anni, si è passati dai 66 impianti ogni 100mila abitanti del 2014 ai 145 del 2022. L’uso di videocamere rappresenta un forte deterrente nei confronti di malviventi e malintenzionati, od individui che potrebbero commettere furti reati o danneggiare il patrimonio. Ma pure un mezzo indispensabile per monitorare anche altre tipologie di reati come l’abbandono dei rifiuti: si pensi che il loro impiego sul nostro territorio, nello specifico le cosiddette “fototrappole” ha permesso dall’inizio dell’anno di elevare a riguardo 138 sanzioni. Una direzione quindi, quella di dotarsi di questi sistemi all’avanguardia che abbiamo voluto intraprendere – i cantieri sono già partiti – anche per Mirandola ai fini della sicurezza e di una sempre maggior tutela del cittadino.

Nel medesimo ambito l’attenzione è opportuno focalizzarla anche sull’altra faccia della medaglia – e in quest’ambito appunto il convegno ha contribuito ad offrire le meglio delle delucidazioni e dei chiarimenti attraverso l’intervento degli esperti oggi presenti – con riferimetno alla presenza di un occhio elettronico onnipresente che lascia aperte alcune questioni fondamentali in tema di protezione delle informazioni acquisite e in particolare su quello della privacy. Ringazio i relatori per aver reso un arogmento, decisamente articolato, particolarmente comprensibile”.

Per la terza volta in pochi mesi Mirandola si è resa protagonista, a livello nazionale, di convegni tematici legati all’attualissimo tema della sicurezzacommenta l’Assessore alla Sicurezza Roberto Lodi Sulla videosorveglianza l’Amministrazione Greco, oltre ad aver investito in maniera massiccia per il nuovo sistema di varchi e videocamere che andrà in funzione entro la fine del 2023, sin dal suo insediamento ha prestato interesse ed attenzione. Ne sono la riprova anche l’utilizzo capillare finalizzato all’individuazione di reati contro il patrimonio e per contrastare la piaga relativa all’abbandono di rifiuti”.

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