Festival della migrazione / Unimore su generazioni e migrazioni

 Festival della migrazione / Unimore su generazioni e migrazioni

Venerdi prossimo dalle 9.45 a Giurisprudenza

 

Una tavola rotonda per discutere di generazioni e migrazioni, con un’attenta riflessione sul ruolo delle istituzioni accademiche e territoriali. Appuntamento il 27 novembre presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Modena e Reggio Emilia, nell’ambito dell’VIII Festival della Migrazione. Nel corso della giornata, inoltre, saranno presentati gli esiti del Progetto FAR Mission Oriented “Le seconde generazioni: un approccio interdisciplinare tra forme di discriminazione e pratiche di inclusione”.

 

Venerdì 27 ottobre 2023, presso l’Aula O del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Modena e Reggio Emilia, si svolgerà, a partire dalle ore 9:45, una Tavola rotonda in cui si discuterà di generazioni e migrazioni, con particolare attenzione al ruolo delle istituzioni, accademiche e territoriali, e ad alcuni loro progetti. L’iniziativa è promossa in occasione della VIII edizione del Festival della Migrazione, in programma dal 26 al 28 ottobre 2023, promosso da Fondazione Migrantes, Associazione Porta Aperta di Modena, IntegriaMo e CRID Unimore

 

Al centro del confronto i minori stranieri non accompagnati e il loro rapporto con il sistema formativo, l’accesso all’istruzione superiore di richiedenti asilo e titolari di protezione (con particolare riguardo all’esperienza degli Atenei aderenti al Manifesto dell’Università inclusiva di UNHCR), il discorso pubblico che accompagna le politiche migratorie e di cittadinanza, con particolare riguardo alla formazione e ai percorsi di aggiornamento anche per chi opera nell’ambito delle professioni forensi.

Nell’occasione si presenteranno anche gli esiti del Progetto FAR Mission oriented “Le seconde generazioni: un approccio interdisciplinare tra forme di discriminazione e pratiche di inclusione”.

 

L’incontro è promosso dall’Osservatorio migranti del CRID – Centro di Ricerca Interdipartimentale su discriminazioni e vulnerabilità in collaborazione con il corso di Teoria e prassi dei diritti umani tenuto dal Prof. Thomas Casadei.

L’Osservatorio Migranti del CRID – coordinato dal Prof. Gianfrancesco Zanetti e dal Prof. Thomas Casadei, che sono anche componenti del Comitato Scientifico del Festival – ormai da anni lavora e conduce indagini a carattere territoriale attraverso analisi qualitative e quantitative sui temi dell’inclusione e dell’accoglienza, in strettissima connessione con le attività che nell’ambito del Festival sono motivo di dialogo e confronto.

 

L’iniziativa si configura come un momento di formazione e di confronto per studenti e studentesse, ricercatori e ricercatrici, per i mondi delle professioni forensi ma anche delle associazioni e del terzo settore, nonché per la cittadinanza tutta.

Negli ultimi due anni l’Osservatorio migranti del CRID-Unimore ha dedicato la sua attività ai temi dell’interazione nelle società pluralistiche attraverso il riconoscimento dei diritti fondamentali ai giovani rifugiati, nonché un progetto specifico a ragazze e ragazzi con background migratorio.

 

Il Progetto FAR Mission Oriented “Le “seconde generazioni”: un approccio interdisciplinare tra forme di discriminazione e pratiche di inclusione”, nato dalla stretta collaborazione tra docenti dei Dipartimenti di Giurisprudenza e di Studi Linguistici e Culturali, ha visto come Responsabile Scientifico il Prof. Thomas Casadei e come esito finale la pubblicazione Sconfinamenti. Confronti, analisi e ricerche sulle “seconde generazioni” (a cura di Th. Casadei, L. Pierini, B. Rossi Giappichelli, Torino, 2023; con contributi di Basma Aissa, Sara Amadasi e Claudio Baraldi, Barbara G. Bello, Lorenzo Bertucelli e Antonio Canovi, Abdelhakim Bouchraa, Andrea Caira, Thomas Casadei, Yodit Estifanos Afewerki, Elena Maraviglia, Riccardo Preda e Giulia Zitelli Conti, Giuseppe Grimaldi e Selenia Marabello, Federico Oliveri, Leonardo Pierini, Rosaria Pirosa, Benedetta Rossi, Daniele Valisena).

 

Attraverso una metodologia che ha coniugato la prospettiva storica e sociologica con quella antropologica e giuridica, il progetto ha avuto per oggetto le condizioni dei giovani con background migratorio attualmente presenti nel territorio modenese analizzandone i caratteri, gli itinerari e i percorsi formativi, al fine di contribuire a produrre un nuovo discorso sulla cittadinanza che dia voce alle legittime aspirazioni delle seconde generazioni, consentendo loro di partecipare attivamente al dibattito pubblico, sociale e politico.

In questo quadro, la ricerca ha trattato anche il complesso ambito dei minori stranieri non accompagnati e alcune esperienze molto significative per la città di Modena come il Progetto Officina Windsor Park.

 

All’interno di questa direzione, il progetto si è posto in piena continuità con gli obiettivi principali del Manifesto dell’Università inclusiva che mette al centro la condizione dei giovani titolari di protezione internazionale e temporanea i quali intendano proseguire il loro percorso di studi e ricerca nel Paese di asilo. In particolare, il sistema scolastico e università offrono una importante opportunità per i giovani in fuga da violenze e persecuzioni, rappresentando un passaggio fondamentale nel loro percorso di realizzazione personale e professionale e di inclusione sociale.

Soltanto il 5% dei rifugiati, secondo le stime dell’UNHCR, ha accesso all’istruzione superiore a fronte di una media pari al 38% a livello globale.

 

Entro il 2030 l’UNHCR si pone l’obiettivo di raggiungere un tasso di iscrizione del 15% a programmi di istruzione superiore per i rifugiati in paesi d’accoglienza e paesi terzi anche attraverso l’ampliamento di vie di accesso sicure come UNICORE, che tengano in considerazione i bisogni specifici e le legittime aspirazioni dei rifugiati di costruire il loro futuro in dignità. Per il conseguimento di tale fine, molti Atenei italiani – e tra essi anche Unimore – hanno aderito al Manifesto dell’Università Inclusiva.

 

A questi temi sarà dedicata la sessione del Festival di venerdì 27 novembre (inizio ore 9:45).

Dopo l’intervento di Ilyass El Jabrani (Progetto Officina Windsor Park) seguiranno le brevi relazioni della Prof.ssa Serena Tomasi (Univ. di Trento), della Prof.ssa Donata Borgonovo Re (Univ. di Trento), della Dott.ssa Benedetta Rossi (Osservatorio migranti – CRID Unimore).

 

Daranno inizio all’evento il Prof. Gianfrancesco Zanetti (Comitato scientifico del Festival della migrazione; Unimore) e il Prof. Giuseppe Gioffredi (Univ. del Salento, Coordinatore Gruppo migrazioni RuniPace Network delle Università per la Pace) con i saluti istituzionali.

Introdurrà ai contributi dei relatori e delle relatrici la Prof.ssa Rosaria Pirosa (Osservatorio migranti – CRID Unimore). Presiederà e coordinerà i lavori il Prof. Thomas Casadei (Direttore CRID – Unimore).

 

Profili delle relatrici: 

 

Serena Tomasi è Ricercatrice presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Trento dove insegna Filosofia del diritto, Philosophy of Law, Argomentazione e linguistica forense. È avvocata iscritta all’Albo degli Avvocati di Trento. Ha coordinato e partecipato a numerosi progetti di rilevanza internazionale e nazionale.

È membro della “Rhetoric Society of Europe” (RSE) e componente del suo Executive Board, nonché della International Society for the Study of Argumentation (ISSA).

È autrice delle monografie L’argomentazione giuridica dopo Perelman. Teorie, tecniche e casi pratici, Carocci, 2021 e Argomentazione, educazione, diritto. La retorica forense come strumento di formazione, Cacucci, 2022.

 

Donata Borgonovo Re è Professoressa aggregata presso la Facoltà di Giurisprudenza di Trento, ove insegna Diritto delle Migrazioni, Academic Freedom and Human Rights: European and International Perspectives (Cattedra Jean Monnet) e dove conduce la Clinica legale di Diritto dell’Immigrazione.

È coordinatrice scientifica del progetto di Ateneo “SUXR- Studenti universitari per i rifugiati” e componente dei gruppi di lavoro per il Manifesto dell’Università inclusiva promosso da UNHCR. In questa veste, si è interessata del diritto di accesso agli studi universitari per richiedenti asilo e rifugiati.

Tra le sue pubblicazioni: Il difensore civico nell’ordinamento italiano, Università degli Studi di Tre, 2010; Le quattro stelle della costituzione. Per una cittadinanza responsabile, Il Margine, 2013; Diritti inviolabili, doveri di solidarietà e principio di eguaglianza Giappichelli, 2012 (con D. Fiorenzano e F. Cortese).

 

Benedetta Rossi è Dottoranda di ricerca in Scienze giuridiche presso il Dipartimento di Giurisprudenza di Modena (tutor: Prof. Gianfrancesco Zanetti), è coordinatrice scientifico-organizzativa del CRID Centro di Ricerca su Discriminazioni e vulnerabilità.

Ha trascorso un periodo di ricerca presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Siviglia (tutor: Prof. Fernando Llano Alonso).

È co-curatrice, con Th. Casadei e L. Pierini, di Sconfinamenti. Confronti, analisi e ricerche sulle “seconde generazioni” Giappichelli, 2023.

 

Altri Articoli che potrebbero interessarti

error: Content is protected !!