EROGAZIONE ACQUA, “RISOLTI TUTTI I DISSERVIZI SEGNALATI”

 EROGAZIONE ACQUA, “RISOLTI TUTTI I DISSERVIZI SEGNALATI”

L’assessora Filippi ha risposto all’interrogazione di Enrica Manenti (M5s). “La pressione dell’acqua è regolare. Sempre disponibile il Pronto intervento Acqua di Hera”

Tra gennaio e aprile 2021, il Pronto intervento Acqua di Hera ha ricevuto 13 segnalazioni di disservizi nell’erogazione dell’acqua provenienti da utenze del centro storico di Modena. I problemi, causati da guasti alle reti e agli allacci e da malfunzionamenti degli impianti interni o dei contatori, sono stati tutti gestiti e risolti dai tecnici.

Lo ha detto, riportando le informazioni ricevute da Hera, l’assessora all’Ambiente Alessandra Filippi nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 1 luglio, rispondendo all’interrogazione presentata da Enrica Manenti (Movimento 5 stelle). Facendo riferimento a segnalazioni di cittadini che abitano al terzo o quarto piano di edifici in centro storico di difficoltà ad avere acqua con pressione sufficiente, la consigliera ha chiesto se l’amministrazione fosse a conoscenza dei disagi, se intendesse sollecitare Hera a dare risposte “concrete, tempestive e soddisfacenti”, se Hera farà nuovi investimenti per riparare la rete acquedottistica.

Nella risposta l’assessora Filippi ha specificato che, delle 13 segnalazioni giunte a Hera per verifica dell’erogazione e per mancata erogazione dell’acqua, “nessuna derivava da un problema di scarsa pressione”. Al Servizio clienti di Hera, ha aggiunto, da gennaio ad aprile sono pervenuti anche due reclami: uno, per lo stato di degrado dei contatori all’interno dell’androne condominiale, e un secondo per la scarsa pressione dell’acqua dovuta a una perdita occulta “prontamente riparata”, e a un problema su un organo di manovra, “anch’esso prontamente riparato, ripristinando la pressione dell’acqua”.

L’assessora ha spiegato, quindi, che i livelli di pressione minima da garantire “non sono decisi da Hera, ma sono stabiliti nel Disciplinare tecnico di Atersir, che regola il servizio idrico integrato, e il gestore, Hera appunto, vi si deve uniformare. Il gestore verifica in continuo la pressione erogata agli impianti e sul campo, anche a seguito delle segnalazioni degli utenti, e non ha rilevato situazioni di particolare criticità nell’area del centro storico. Il Pronto intervento Acqua di Hera – ha aggiunto – resta comunque sempre a disposizione per le segnalazioni con l’obiettivo di verificarle in modo puntuale”.

Sugli investimenti per il servizio idrico integrato (acquedotto, fognature e depurazione) che interessano il Piano d’ambito della Provincia di Modena, l’assessora ha detto che nel triennio 2018-2020 hanno superato i 53 milioni di euro, dieci dei quali a diretto beneficio del Comune di Modena, “in particolare, quelli sull’acquedotto ammontano a 4 milioni e mezzo”. Nell’ambito del piano Atersir 2021-2023, ha annunciato, l’importo complessivo degli investimenti per il Piano d’ambito crescerà in modo significativo, superando i 70 milioni di euro.

Aprendo il dibattito dopo aver chiesto la trasformazione in interpellanza, Giovanni Bertoldi (Lega Modena) si è focalizzato “sui disagi” legati al fatto che “Hera ha ammesso che intende ridurre la pressione idrica della rete e, dunque, in molte case si potrebbero presentare disservizi nell’erogazione”. Il consigliere ha suggerito che “vengano sostituite le condutture fatiscenti, che non a caso in diversi circostanze si rompono, anche per evitare il fenomeno della dispersione che arriva a un terzo”.

Citando “una quindicina di criticità su quasi 71mila utenze attive in città”, Vincenza Carriero (Pd) ha segnalato l’efficienza del sistema: “Come testimoniano le rilevazioni nazionali – ha detto – Modena rappresenta un’eccellenza per l’erogazione del servizio idrico”. Anche il costo del servizio, ha aggiunto, “risulta tra i più bassi d’Italia”.

In replica, la consigliera Manenti ha spiegato di aspettarsi da Hera “maggiore comprensione dei disagi segnalati dei cittadini, visto che si tratta di un’azienda a servizio del pubblico. A volte, invece, si suggerisce semplicemente di presentare reclamo”. La consigliera ha aggiunto che “l’impegno, pur assunto, di limitare la dispersione sulla rete idrica è gravoso e viene messo in secondo piano. Servirebbe inoltre un piano di rinnovo delle condutture, che non mi risulta esista”.

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