La Terramara riapre con un viaggio nell’età del bronzo

 La Terramara riapre con un viaggio nell’età del bronzo

Da domenica 5 settembre di nuovo attività al Parco di Montale, che nella stagione primaverile ha accolto 1.750 visitatori, di cui quasi metà da fuori provincia

Prende il via con un’apertura anticipata, in programma domenica 5 settembre, la nuova stagione autunnale di appuntamenti del Parco della Terramara di Montale, a pochi chilometri dalla città. Fino al 1° novembre, tutte le domeniche e nelle giornate festive, il parco archeologico che rappresenta la sezione “open-air” del Museo Civico di Modena propone infatti visite guidate, dimostrazioni e laboratori per il pubblico. Per accedere occorre esibire il Green pass, in formato digitale o cartaceo (www.parcomontale.it).

La nuova stagione punta a confermare i riscontri positivi di quella primaverile: a scegliere negli ultimi mesi l’esperienza di visita alla Terramara di Montale sono stati circa 1.750 visitatori con la formula che ha previsto, oltre alle domeniche dall’1 maggio al 20 giugno e a un’apertura serale straordinaria il 3 luglio (in cui è stato sempre registrato il “sold out” dei posti disponibili), anche visite infrasettimanali su richiesta per piccoli gruppi organizzati. I tour sono avvenuti sempre nel rispetto delle misure anti-Covid, evitando assembramenti e organizzando gruppi di massimo 14 visitatori all’ora, una cifra poi elevata a 20. A testimonianza della dimensione regionale raggiunta dalla struttura, quasi la metà dei visitatori è arrivata a Montale da fuori provincia (42 per cento, di cui il 37 per cento dall’Emilia-Romagna e il 5 per cento da altre regioni). Il 30 per cento proveniva dalla città di Modena e il 28 per cento da altri comuni del territorio provinciale.

Entrando nel dettaglio degli appuntamenti in calendario in autunno, nel mese di settembre archeologi ed esperti presentano al pubblico alcune tra le principali tecniche di lavorazione in uso nell’età del bronzo, concentrandosi sulla realtà delle terramare, i villaggi sorti in Emilia e nella zona centrale della pianura padana attorno alla metà del II millennio avanti Cristo. In questo contesto, l’iniziativa del 5 settembre è incentrata sui racconti sull’importanza del fuoco nella preistoria, fra uso domestico, produzioni artigianali, rituali funerari e… incendi, con prove di accensione; domenica 12 l’incontro, invece, è dedicato alla presentazione delle essenze lignee impiegate per la costruzione di strumenti e strutture, con dimostrazioni di taglio e lavorazione del legno con asce, scalpelli e trapani ricostruiti grazie all’archeologia sperimentale. Mentre domenica 19 si parla della tessitura su telaio verticale a pesi per realizzare abiti e accessori delle terramare.

Ogni appuntamento vede, in parallelo, l’organizzazione di laboratori per bambini e ragazzi, consigliati per la fascia d’età 6 – 13 anni, collegati al tema della giornata e in cui i più piccoli possono approfondire, sperimentando grazie a materiali naturali a disposizione e kit, la conoscenza della preistoria.

Domenica 27 settembre è poi in programma un’iniziativa speciale con ingresso gratuito in occasione delle Giornate europee del patrimonio, quest’anno dedicate al tema “Heritage – All inclusive!”: l’evento “L’arte del vasaio”, oltre a prevedere dimostrazioni di foggiatura di vasi delle terramare con le tecniche a cercine e a stampo, per l’occasione offre un laboratorio aperto a tutti, per sperimentare la modellazione dell’argilla e realizzare copie di oggetti “miniaturistici”, piccoli vasi che nelle terramare avevano un ruolo soprattutto votivo, legato alla ritualità. La giornata è organizzata in collaborazione con Csi Modena nell’ambito del progetto SuperAbile #Culturanchio e col contributo di Fondazione di Modena.

Nelle giornate di apertura, la Terramara osserva l’orario 9.30 – 13.30 e 14.30 – 18.30 (ultimi ingressi alle 11.45 e 17.30). Le visite sono guidate si svolgono con partenza ogni 45 minuti e nel rispetto delle disposizioni anti-Coronavirus; si consiglia la prenotazione telefonica (335 8136948, dalle 9 alle 13 dal lunedì al venerdì, e 059 532020 negli orari di apertura del Parco); via mail, scrivendo a museo@parcomontale.it e assicurandosi di ricevere conferma; online tramite l’app ioPrenoto. Approfondimenti anche sui canali social: Facebook (pagina “parcomontale) e Instagram (“museocivicomodena”).

Il biglietto d’ingresso alla struttura costa 7 euro, ridotto 5 euro, gratuito fino a 5 e oltre 65 anni. Sono previste riduzioni presentando la Fidelity card del Parco di Montale o il biglietto del MuSa – Museo della Salumeria.

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