Bonaccini: “calano gli arrivi dei profughi in E-R”

 Bonaccini: “calano gli arrivi dei profughi in E-R”

Democratic Party’s Governor of Emilia-Romagna Region, Stefano Bonaccini, holds a press conference on the day after the regional elections, in Bologna, Italy, 27 January 2020. The ruling centre-left Democratic Party (PD) held Emilia-Romagna in regional elections Sunday dealing an upset to rightwing strongman Matteo Salvini and providing some relief for the PD-Five Star (M5S) government in Rome. Salvini’s whose nationalist league party had become the top party in the leftwing fief in last year’s European elections, had vowed to “evict” Premier Giuseppe Conte’s government in the event of a win in Emilia-Romagna. In the event, the PD’s incumbent Governor Stefano Bonaccini got 51.6% of the vote to the 43.7% of his League challenger Lucia Borgonzoni. ANSA/GIORGIO BENVENUTI

Il presidente della Regione. ‘Qualche centinaio al giorno, ma non sappiamo sviluppi guerra’

“Nell’ultima settimana l’aumento degli arrivi è meno consistente. Prima crescevano di un migliaio al giorno, adesso sono qualche centinaio, ma son sappiamo quello che sarà lo sviluppo della guerra”.

Lo ha detto Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna, a margine della presentazione a Bologna – organizzata da Fondazione per la sussidiarietà e dall’associazione Bologna bene comune – del libro ‘Una società di persone? I corpi intermedi nella democrazia di oggi e domani’, edito dal Mulino e curato da Franco Bassanini, Tiziano Treu e Giorgio Vittadini.
“In Regione c’è una delle comunità ucraine tra le più numerose del Paese – ha aggiunto Bonaccini – ci sono circa un migliaio di bambini che stanno andando nelle nostre scuole e con i sindacati abbiamo fatto un tavolo per capire come far entrare i profughi nel mondo del lavoro, alcuni settori economici hanno detto che c’è già una disponibilità per chi volesse lavorare”.
Il presidente ha infine ricordato come “tra pochi giorni approveremo la legge per destinare gli oltre due milioni di euro che la catena di solidarietà ha donato al conto corrente della Regione, e finanzieremo alcune Ong che operano direttamente nei luoghi di guerra o di frontiera, metteremo risorse per l’accoglienza e una somma sarà dedicata alla ricostruzione, quando tutto sarà terminato, di un luogo della cultura e dell’educazione per segnalare anche nel concreto la ripartenza”.

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