Motor Valley Fest / Ecco la Ferrari 250 Gte 2+2 Spatafora. Un tuffo nel passato con la la Giulietta 1300 TI

 Motor Valley Fest / Ecco la Ferrari 250 Gte 2+2 Spatafora. Un tuffo nel passato con la la Giulietta 1300 TI

Presente nell’esposizione della Polizia di Stato nella seconda edizione del MOTOR VALLEY che si sta tenendo in questi giorni nelle piazze di Modena, la Ferrari “SPATAFORA” ha una storia che merita di essere raccontata.

La vettura è entrata in commercio nel 1960 ed è stata prodotta fino al 1963 in circa 1000 esemplari.

Dotata di un motore aspirato di 3.000 cc. sviluppa circa 260 CV ed una velocità massima di circa 250 kmh

All’inizio degli anni ’60, tutto il paese era stato attraversato da una serie infinita di rapine, anche particolarmente cruente, che avevano ingenerato forti paure nella popolazione; erano gli anni in cui anche la cinematografia nazionale usciva con film di azione in cui si ricalcavano scene di rapine violente e rocamboleschi inseguimenti da parte delle forze di Polizia.

Si racconta che l’allora Capo della Polizia Angelo VICARI, in un incontro con il personale della Squadra Mobile di Roma, ebbe a chiedere di cosa necessitassero per sconfiggere quell’ondata di crimini efferati; il brigadiere Armando Spatafora, dopo qualche istante di silenzio, disse: “Dotto’.La Ferrari, ci serve la Ferrari”.

Il Capo della Polizia si rivolse allora all’ingegnere Enzo FERRARI e nel giro di tre mesi vennero consegnate ben due Ferrari 250 GTE berlina, carrozzate Pininfarina, già allestite per i servizi di Polizia: sulle portiere la dicitura “Squadra Mobile” ed il numero di telefono dell’ufficio, “555 555”, sul passaruota anteriore il neonato simbolo della Pantera, e gli interni in similpelle di colore marrone.

Una andò distrutta in un incidente durante le fasi del collaudo, prima dell’inizio dell’attività operativa, mentre la seconda, numero di telaio “3999”, è rimasta in servizio per diversi anni, fino al 1968, alla Questura di Roma.

E’rimasta nella leggenda” di questa autovettura, mai smentita, della cronaca “noir” di Roma, la rocambolesca discesa nell’anno 1964, nel corso di un inseguimento, della scalinata di Trinità dei Monti.

I malviventi vennero acciuffati ma la vettura dovette ritornare a Maranello per importanti riparazioni per la sostituzione di una balestra, di un semiasse e di tre ruote.

Prima del definitivo ritiro dal servizio attivo, sul finire degli anni ’60, la Ferrari “Spatafora” è stata utilizzata per la consegna del sangue e per i primi trasporti di organi tra gli ospedali, in caso di emergenza. Si racconta che in una occasione la vettura raggiunse Napoli, partendo da Roma, in meno di 50 minuti; in questa funzione è stata poi recentemente sostituita dalle più moderne

Lamborghini Gallardo e ora dalla Lamborghini Huracan, che sarà presente al MOTOR VALLEY FEST 2022, nello stand della Polizia di Stato nelle giornate di sabato 28 e domenica 29.

Nel 1972 la macchina è stata venduta, nel corso di un’asta pubblica dell’esercito ed è entrata in una collezione privata e successivamente ceduta ad altri collezionisti.

Gli attuali proprietari, che hanno curato diversi interventi di manutenzione e ripristino ordinario e straordinario, ne consentono l’utilizzo alla Polizia di Stato per eventi e manifestazioni di particolare importanza.

Un tuffo nel passato al Motor Valley Fest 2022: la Giulietta 1300 TI della Polizia di Stato

Oggi vi presentiamo la Giulietta 1300 TI che, tra gli altri veicoli della Polizia di Stato esposti in piazzale degli Erri per il Motor Valley Fest 2022, spicca per il caratteristico colore grigio verde.

Questa autovettura, dotata di un motore leggermente più potente rispetto a quello della berlina civile (65 cv a 6200 giri/min) veniva utilizzata sia per i servizi istituzionali di controllo del territorio sia per quelli di Polizia Stradale, dalla metà degli anni ‘50 e per circa un decennio.

Le prestazioni del veicolo – velocità massima era 155 km/h – viste in un’ottica moderna, appaiono scarse; in realtà per l’epoca erano di tutto rispetto in relazione alla media dei veicoli circolanti.

Il sofisticato sistema di sospensioni (ponte rigido posteriore, sospensioni anteriori con quadrilateri trasversali e molle elicoidali, ammortizzatori idraulici e barra stabilizzatrice) garantiva alla vettura una tenuta di strada di gran lunga superiore ai veicoli dell’epoca, consentendogli prestazioni di tutto rispetto, soprattutto in ambito cittadino, ove era prevalentemente impiegata.

I primi esemplari erano anche di colore rosso amaranto, che identificava i veicoli in servizio operativo di polizia (Reparto celere, Polizia stradale) fino al 1958 circa, unitamente al colore nero che caratterizzava i mezzi utilizzati per le attività investigative. Successivamente tutti i veicoli presero la colorazione grigioverde fino al 1976.

È una delle prime autovetture della storica casa del Biscione ad equipaggiare la Polizia italiana; seguiranno ancora altri gloriosi modelli, come le Giulietta nelle versioni successive, le “Alfetta”, le “Giulia” in varie versioni e cilindrate, l’Alfa 1900 (la prima “Pantera”, caratterizzata dal colore nero e dal rombo del motore) e altre ancora, gran parte delle quali presenti nel Museo della Auto delle Polizia di Stato di Roma.

Molti i frequentatori del Motor valley fest che anche oggi si sono affacciati allo stand della Polizia di Stato, con domande sulla sicurezza stradale di ieri e di oggi.

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