Un bando per la gestione del teatro San Giovanni Bosco
Le associazioni culturali e i soggetti del terzo settore interessati devono presentare un progetto artistico. Affidamento per quattro anni. Le domande fino al 29 agosto
È aperto il bando per la gestione del teatro San Giovanni Bosco attraverso la selezione del miglior progetto artistico, culturale e gestionale per la struttura che si trova in via San Giovanni Bosco 150.
Il bando, consultabile sul sito del Comune di Modena (www.comune.modena.it/argomenti/cultura), è aperto alle associazioni culturali e agli enti del terzo settore che operino a Modena da almeno cinque anni nella produzione di spettacoli dal vivo e nella gestione di attività teatrali. I soggetti interessati dovranno presentare un progetto artistico, culturale e di gestione che riguardi sia la produzione teatrale sia la promozione di percorsi di partecipazione cittadina, anche nell’ottica della valorizzazione del quartiere San Giovanni Bosco. Il teatro, che ospita 150 posti, e i quattro spazi accessori saranno affidati per un periodo di quattro anni, da settembre 2022 ad agosto 2026, eventualmente rinnovabili per ulteriori quattro anni alle medesime condizioni e previa accettazione da parte dell’amministrazione di un nuovo progetto culturale.
Le domande di partecipazione (scaricabili dalla pagina dedicata del sito) e i progetti dovranno pervenire al settore Cultura del Comune di Modena entro le ore 13 di lunedì 29 agosto, tramite posta certificata (cultura@cert.comune.modena.it). Per informazioni ed eventuali sopralluoghi è possibile contattare l’assessorato alla Cultura (tel. 059 2032788; mail: assessorato.cultura@comune.modena.it).
Il Comune di Modena riconoscerà all’aggiudicatario un contributo annuo di 20 mila euro per lo svolgimento delle attività proposte, a fronte del pagamento di un canone annuo di 2.000 euro e al rimborso delle spese per le utenze quantificato in 4.000 euro all’anno.
I progetti saranno selezionati da una commissione che valuterà la programmazione e la produzione artistica e culturale proposta; la qualità del progetto gestionale, tenendo in considerazione l’utilizzo degli spazi, la diversificazione delle professionalità coinvolte, il numero di operatori al di sotto dei 35 anni; la capacità del progetto di costruire e consolidare relazioni a diversi livelli anche attraverso partenariati e collaborazioni formali con soggetti pubblici e privati; le proposte innovative di miglioramento della struttura.