Bollette distrutte in piazza: «Pronti a non pagarle»

 Bollette distrutte in piazza: «Pronti a non pagarle»

A portare in piazza Torre la protesta, ieri mattina, è stato il Comitato Modena contro la Guerra e il Carovita, formato da diverse associazioni, movimenti di sinistra e sindacati. Un centinaio le persone che hanno partecipato a un’iniziativa che ha richiamato anche l’attenzione di diversi cittadini, sempre più preoccupati per il costante aumento del costo di gas ed elettricità.

Alla fine, però, non è stato il fuoco, ma una lama, e più precisamente quella di un tagliacarte a distruggere le ‘bollette pazze’. E se l’effetto magari è stato meno scenografico, il significato non è cambiato: come avvenuto in altre piazze d’Italia, ieri sotto la Ghirlandina alcune decine di bollette sono state fatte a pezzi in segno di protesta contro gli aumenti senza sosta.
la manifestazione è stata organizzata da Rifondazione comunista, Sinistra italiana e Potere al popolo insieme al comitato no alla guerra ma anche gruppi no vax e Si Cobas contro il caro energia. Famiglie imprese e presto saranno alla fame dicono occorrono interventi urgenti.
Dalla manifestazione si dissocia Federconsumatori: le bollette non si bruciano ma si cambiano dice l’associazione, siamo favorevoli ad una decisa mobilitazione organizzata attorno a proposte importanti ma realistiche, a partire dal blocco dei distacchi, dal prolungamento delle rateizzazioni e misure in grado di liberare il mercato dell’energia dalle speculazioni e dalla volatilità dei mercati.

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