Unimore / progetto Cowbot, il monitoraggio dei bovini negli allevamenti intensivi

 Unimore / progetto Cowbot, il monitoraggio dei bovini negli allevamenti intensivi

Ha preso il via il progetto COWBOT, coordinato da Unimore, sul monitoraggio dei bovini negli allevamenti intensivi, che ha ricevuto un finanziamento del MUR, all’interno del programma PRIN 2020, di oltre 540mila euro

Hanno preso il via le attività del progetto “COWBOT: preCision livestOck farming With collaBorative heterOgeneous roboT teams”, coordinato da Unimore, per lo sviluppo di tecnologie robotiche per operazioni di monitoraggio in ambito agricolo.

Il progetto COWBOT, con responsabile scientifico il Prof. Lorenzo Sabattini del Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria di Reggio Emilia, ha ricevuto un finanziamento complessivo dal Ministero per l’Università e la Ricerca, all’interno del programma PRIN 2020, di oltre 540mila euro, per una durata di 36 mesi.

L‘obiettivo del progetto è quello di sviluppare un sistema composto da una squadra di robot eterogenei, costituita da droni e robot quadrupedi, da utilizzare per il monitoraggio di bovini all’interno di allevamenti intensivi.
Più nel dettaglio si svogliono sfruttare le potenzialità dei sistemi robotici e dell’intelligenza artificiale per effettuare un monitoraggio frequente dello stato di salute e di benessere degli animali, garantendo la possibilità di intervenire tempestivamente in presenza di problemi o disturbi.

Il sistema sviluppato all’interno di COWBOT affiancherà quindi gli agricoltori nelle operazioni quotidiane, alleviandone la fatica e migliorando la condizione generale degli animali allevati. Le soluzioni sviluppate verranno validate all’interno di allevamenti di bufale, presso aziende agricole partner dei membri del consorzio. I risultati del progetto apriranno la strada per l’applicazione di queste metodologie anche ad altri tipi di allevamenti (intensivi ed estensivi) e a coltivazioni di vario tipo.

“Coordinare un gruppo di robot con diverse capacità permette, senza complicare eccessivamente la progettazione dei singoli robot, di ottenere risultati applicabili alla soluzione di problemi reali e importanti. Il monitoraggio in ambito agricolo rappresenta una delle principali applicazioni, con grandi prospettive di sviluppo e possibili ricadute positive per l’ambiente e per lo sviluppo di nuove opportunità economiche” – ha commentato il Prof. Sabattini.

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