Omicidio Alice / nuove intercettazioni, l’udienza slitta

 Omicidio Alice / nuove intercettazioni, l’udienza slitta

Al via questa mattina in tribunale a Modena l’incidente probatorio per l’omicidio di Alice Neri, la 32enne di Ravarino, madre di una bambina di quattro, trovata carbonizzata nella sua auto bruciata ed uccisa tra il 17 ed il 18 novembre dello scorso anno a Concordia, nella Bassa modenese. All’udienza presieduta dal gip Andrea Scarpa ha preso parte anche Mohamed Gaalolul, tunisino di 29 anni principale indagato, rintracciato in Francia a dicembre ed ora in carcere.

In aula dovevano essere sentiti tre testimoni, amici proprio del 29enne, che avrebbero dovuto rispondere soprattutto in merito ad un elemento, ovvero il fatto che l’indagato la mattina del 18 novembre si sarebbe presentato nella loro abitazione con delle macchine di olio, potenzialmente compatibili, sostiene l’accusa, col fatto che sarebbe stato lui ad appiccare il fuoco all’auto della vittima. Nei giorni scorsi la procura di Modena (i pm che indagano sono Claudia Natalini e Giuseppe Amara) hanno depositato con urgenza nuovi atti. Si tratta, nello specifico, di intercettazioni ambientali che riguardano i tre testimoni, registrate all’interno della caserma dei carabinieri.
Intercettazioni che evidentemente hanno un valore probatorio. L’avvocato di Mohamed Gaaloul, Roberto Ghini, che ha acquisito questi atti, ha chiesto del tempo per poter sbobinare e trascrivere le intercettazioni ambientali in questione, in modo tale da poter poi contro-interrogare i tre testimoni. Il giudice Scarpa si è così riunito in camera di consiglio ed ha rinviato l’udienza al prossimo sei marzo. In aula c’erano anche la moglie di Mohamed Gaaloul, il marito di Alice Neri, Nicholas Negrini, a sua volta indagato, e gli avvocati del collega di lavoro della donna, Marco Cuccui, terzo iscritto nel registro dai magistrati modenesi per l’omicidio e che aveva passato la serata con la giovane.

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