“Markets for people”, a Modena l’incontro della Commissione Europea sulla concorrenza

Confronto, racconto e proposte concrete di stakeholder qualificati. Questi i tre elementi principali di “Markets for People: la concorrenza e le sue regole al servizio della società”, l’iniziativa della Direzione Generale per la Concorrenza della Commissione europea per approfondire e discutere l’impatto della politica di concorrenza sulla vita delle persone che si è svolta alla Fondazione San Carlo di Modena.

Ad aprire i lavori è stato il sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, che ha sottolineato come la città si ponga all’ascolto «delle migliori idee a livello europeo e soprattutto delle best practice per capire quali siano le novità e portarle a conoscenza di tutti i cittadini».

Nel dibattito moderato da Ubaldo Stecconi, esperto di comunicazione della Commissione europea, è intervenuto anche il professor Michele Polo, dell’Università Bocconi. «Abbiamo ampia evidenza di come i settori esposti alla concorrenza crescano di più e migliorino la produttività mentre quelli protetti, invece, almeno in Italia, abbiano un andamento opposto. Le leggi della concorrenza e le autorità preposte alla concorrenza devono occuparsi di questo – ha detto il professor Polo – Ovviamente la concorrenza porta anche altri aspetti, come una maggiore insicurezza delle condizioni di lavoro, e quindi le leggi e lo sviluppo della concorrenza devono accompagnare altri aspetti delle politiche pubbliche».

Grande coinvolgimento ha suscitato l’interesse di un protagonista delle liberalizzazioni in Italia, l’ex ministro Pierluigi Bersani, il quale ha spiegato, ricordando anche i provvedimenti adottati quando era nel Governo, le cosiddette “lenzuolate”: «le riforme hanno innescato un ciclo di investimenti e di nuova occupazione, rivolta alle nuove generazioni e in particolare quelle con alta formazione». Bersani nel corso della sessione di domande dalla platea ha sottolineato che l’Italia «da mille anni trasforma le materie prime che non ha in oggetti e prodotti che tutti desiderano. Non possiamo pertanto vivere senza mercati aperti, avere delle velleità protezionistiche vuol dire non comprendere in che Paese si è. La materia prima che abbiamo sempre avuto è la qualità del lavoro».

A chiudere l’incontro è stato l’assessore regionale allo sviluppo economico dell’Emilia Romagna, Vincenzo Colla. «Occorre accettare le sfide della competizione e soprattutto portare le imprese dall’Emilia in tutta Europa e in tutto il mondo a competere con l’eccellenza che sanno produrre. Il tema non è la globalizzazione, è il governo dei processi democratici. Vorrei una multinazionale in più e non in meno, ma abbiamo bisogno di una politica a livello europeo che sia in grado di effettuare una redistribuzione per creare concorrenza e sostenere di conseguenza i livelli di welfare».

L’iniziativa è stata organizzata in stretta collaborazione con l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, le Rappresentanze della Commissione europea in Italia e il centro Europe Direct Modena unitamente agli altri due centri della regione Emilia-Romagna.

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