Dal Consiglio Comunale / Il punto sugli alloggi per studenti

Nella seduta di giovedì 13 luglio anche otto mozioni. I lavori si possono seguire in streaming sul sito web del Comune

Il potenziamento degli alloggi universitari, attraverso progetti di rigenerazione di immobili, è uno degli argomenti principali della seduta di giovedì 13 luglio del Consiglio comunale di Modena, cha ha in programma anche la discussione di alcune mozioni. I lavori sono convocati nell’aula consiliare e vengono trasmessi in diretta streaming sul sito web istituzionale dell’Ente (www.comune.modena.it/il-governo-della-citta).

La seduta inizia alle 15 con la trattazione di due interrogazioni, a cui dà risposta l’assessore Andrea Bortolamasi, sulla carenza di alloggi per studenti fuorisede (proposta dal Partito democratico) e sulla situazione dell’associazione culturale Amici del Corni (proposta da Forza Italia).

L’appello è in programma alle 15.30, seguito dalla presentazione del Punto unico di accesso per i consiglieri (Puac), portale telematico che organizza e integra, in un unico spazio digitale, tutti i servizi online dedicati all’attività dei consiglieri comunali.

A seguire è in programma la discussione di otto mozioni, a partire dall’ordine del giorno, presentato da Pd, Modena Civica e Sinistra per Modena, che si concentra sulla manutenzione degli spazi, delle infrastrutture e del verde pubblico nelle frazioni. I titoli degli altri documenti sono: “Contrasto alla direttiva dell’Unione Europea di obbligo di prestazione energetica entro il 2030 per tutti gli immobili residenziali” (Lega Modena); “Pedonalizzazione parziale di Corso Canalchiaro” (Europa Verde-Verdi); “Adesione all’iniziativa Network family in Italia – Network nazionale dei Comuni amici della famiglia” (Alternativa Popolare); “Alluvione in Emilia-Romagna” (Pd); “Modifiche alle regole procedurali per il conferimento della cittadinanza onoraria” (Movimento 5 stelle); “Intitolare uno spazio pubblico alla figura di Gianni Spinella” (Pd); “Installazione fonometri fissi a misurazione continua (Forza Italia).

ECCO IL PORTALE INFORMATICO “PUAC”

Il Punto unico di accesso per i consiglieri offre, in una sola pagina, tutti i servizi online a loro dedicati: semplificazione e più efficienza anche per gli uffici
Ha l’obiettivo di semplificare, ottimizzare e rendere più efficiente il lavoro dei consiglieri comunali ma anche degli uffici che ne supportano l’attività. Sono le caratteristiche del Puac, il Punto unico di accesso per i consiglieri, portale telematico di cui si dota il Comune di Modena per organizzare e integrare, in un unico spazio digitale, tutti i servizi online dedicati all’attività del Consiglio comunale.
In una sola pagina vengono infatti offerti ai consiglieri servizi, modulistica e documenti attualmente dislocati in diverse sezioni del sito internet del Consiglio comunale. Dalla ricerca degli atti consiliari e dei link per collegarsi da remoto alle sedute delle Commissioni al “caricamento” diretto delle istanze da presentare, il Puac consente così di accedere a una vasta gamma di informazioni e strumenti, senza doverli più richiedere agli uffici.
La piattaforma, la cui presentazione è in programma durante il Consiglio comunale di giovedì 13 luglio, sarà attiva in via sperimentale da settembre, anche con l’ausilio di open day e workshop in cui i consiglieri potranno chiedere informazioni e approfondimenti sul suo utilizzo. L’obiettivo è “consegnare” alla prossima legislatura uno strumento pienamente collaudato e operativo, in grado di agevolare l’intensa mole di lavoro del Consiglio che nel 2022 si è riunito 50 volte per approvare 85 delibere, discutere 51 interrogazioni e 71 interpellanze, e trattare 105 mozioni.
Promosso dalla Presidenza del Consiglio comunale, e progettato con gli Uffici atti amministrativi e supporto al Consiglio comunale, gli operatori della rete civica Monet e il coinvolgimento dei capigruppo, il portale ha il duplice scopo di potenziare l’operato dei consiglieri e, al contempo, migliorare la qualità del lavoro dei dipendenti che ne assistono l’operato. L’accesso tramite credenziali, infatti, permette al singolo consigliere di visualizzare e ottenere direttamente, in un unico punto, le informazioni e gli strumenti necessari a svolgere pienamente il proprio mandato, senza doverli più richiedere all’ufficio che potrà, invece, dedicarsi integralmente al supporto giuridico e operativo delle attività consiliari, oltre ad accompagnare i consiglieri a un corretto utilizzo della nuova piattaforma.
“Il Puac nasce da un lavoro interno di ricognizione e mappatura degli strumenti a disposizione dei consiglieri – precisa il presidente del Consiglio Fabio Poggi – allo scopo di valorizzarli e renderli pienamente funzionali. Si tratta di una novità assoluta per il Comune di Modena, e probabilmente anche su scala nazionale, un salto di qualità che permetterà di potenziare e migliorare il lavoro di tutti”.
Strutturato secondo principi di funzionalità e di priorità relative alle attività dei consiglieri, il portale, oltre a integrare in un unico punto i servizi già esistenti, offre anche nuovi strumenti. Un calendario, per esempio, raggruppa gli appuntamenti dell’attività del Consiglio e delle Commissioni e le scadenze relative all’attività istituzionale del singolo consigliere; un indirizzario contiene mail e pec utili all’attività; disponibili anche i moduli digitali per facilitare la predisposizione degli gli atti politici, mentre un’area interessa la comunicazione dell’attività consiliare, con la rassegna stampa dedicata al Consiglio comunale, la registrazione e l’indicizzazione degli interventi in Aula da poter condividere direttamente via social.
Inserito tra gli obiettivi del Piano integrato di attività e organizzazione per l’annualità 2023, in quanto strumento che ottimizza e razionalizza il flusso delle comunicazioni, il Puac è parte di un percorso di semplificazione, mediante digitalizzazione, dei processi e dei procedimenti amministrativi del Comune di Modena. In particolare, il portale prosegue uno specifico percorso che interessa il Consiglio comunale, avviato nel 2019 con la digitalizzazione delle delibere e degli atti politici e poi proseguito, nel 2020, durante il lockdown, con l’implementazione di un nuovo sistema digitale di gestione delle sedute e del voto elettronico, integrato col sistema di gestione documentale e con un sistema indicizzato di videostreaming.

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