Segretata in casa dalla famiglia, in 4 rinviati a giudizio

 Segretata in casa dalla famiglia, in 4 rinviati a giudizio

Foto archivio

Disposto il giudizio immediato per genitori, nonna e zia di una 19enne indiana, anche minacciata di morte perché voleva convolare a nozze col ragazzo di cui era innamorata

Avevano sottoposto la figlia alla schiavitù perché rifiutava un matrimonio combinato. Sono stati rinviati a giudizio i genitori, la zia e la nonna di una 19enne indiana residente sull’Appennino modenese. Sono stati rinviati a giudizio i genitori, la zia e la nonna di una 19enne indiana residente in un comune dell’Appennino modenese che avevano sottoposto la ragazza ad una vera schiavitù perché rifiutava un matrimonio combinato.
Picchiata, segregata, minacciata di morte perché rifiutava un matrimonio imposto. Ora i genitori, la zia e la nonna di una ragazza indiana 19enne residente in un comune dell’Appennino modenese finiranno a processo. Il gip Andrea Scarpa ha infatti accolto la richiesta della Procura e disposto per loro il giudizio immediato, fissando la prima udienza il 26 settembre prossimo.

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