Rapina al tabaccaio in viale Menotti: arrestati dai Carabinieri due giovani banditi

 Rapina al tabaccaio in viale Menotti: arrestati dai Carabinieri due giovani banditi
Sono stati arrestati i due presunti responsabili dell’aggressione choc del marzo scorso al figlio del titolare della tabaccheria Re Mida al civico 246 di viale Ciro Menotti: si tratta di un 18enne e un 20enne, che sono stati posti ai domiciliari: l’ordinanza del Gip è stata eseguita mercoledì dai carabinieri del Norm di Modena, a seguito di un’articolata attività d’indagine su un episodio che aveva scosso la città.
Era la sera del 13 marzo 2023, le 19.30 circa. Il titolare aveva lasciato la tabaccheria da poco, ed era rimasto il figlio 21enne per la chiusura. Lui stesso raccontò alla Gazzetta quei drammatici momenti: «Appena ho abbassato la serranda, mi sono arrivati addosso in tre con il volto coperto da passamontagna e cappuccio. Due mi hanno puntato addosso due grossi coltelli minacciandomi: dovevo dargli tutto il denaro che avevo nel portafoglio».
L’avevano avvicinato con una scusa, chiedendogli aiuto. Appena lui ha risposto alle domande, loro hanno estratto le armi. Così il giovane, terrorizzato, ha estratto 80 euro dalle tasche consegnandoli ai suoi rapinatori. Che però non si sono accontentati. Hanno minacciato di ucciderlo se non gli avesse spalancato le porte della tabaccheria, quella che il padre gestisce da oltre vent’anni e che è intenzionato a cedergli un giorno. Lui però coraggiosamente ha resistito, nonostante i due coltelli puntati all’addome, e ha provato a mediare. Loro però non arretravano di un centimetro. In particolare, i due con i coltelli, mentre il terzo faceva da palo. A un certo punto il figlio del titolare, con gran sangue freddo, approfittando di un momento di distrazione, con una mossa fulminea è riuscito a divincolarsi e a fuggire, correndo via a più non posso. Ha vissuto momenti di terrore, ma alla fine per lui è finita bene, visto che non ha subito lesioni. Superato lo choc, già il giorno dopo ha trovato la forza di tornare in tabaccheria.
Tutto è stato immortalato dalle telecamere di videosorveglianza: nei video si vede chiaramente uno che fa da palo mentre gli altri due sono faccia a faccia con la vittima con i coltelli.
I carabinieri giunsero subito sul posto, facendo partire le indagini che si sono avvalse proprio di questo filmato, e della rete di videosorveglianza presente in città. Già il giorno successivo il 18enne fu fermato e identificato dai carabinieri in centro a Modena: perquisito, risultò in possesso di un coltello con una lama di 16,5 centimetri nascosto negli slip. La prosecuzione dell’attività investigativa ha permesso di identificare anche il secondo rapinatore, un ragazzo di 20 anni appunto, e di raccogliere a carico di tutti e due gravi indizi di colpevolezza. Elementi che, portati al vaglio del giudice per le indagini preliminari, hanno portato all’ordinanza d’arresto, col beneficio dei domiciliari in funzione anche della giovanissima età dei due. Per entrambi l’accusa è di rapina aggravata in concorso e porto abusivo di oggetti atti a offendere. Rischiano dai sei ai vent’anni di carcere. l

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