Al Comune in diritto di superficie sala delle monache

 Al Comune in diritto di superficie sala delle monache

Ok dal Consiglio comunale al trasferimento dalla Provincia per 137 mila euro. Lo spazio già da anni utilizzato dall’Amministrazione comunale per ospitare mostre

Il Comune di Modena diventa anche formalmente il gestore della sala espositiva realizzata nella Sala delle Monache (ex Oratorio), nel complesso San Paolo dopo il restauro del 2020. Il Comune, infatti, ha acquisito dalla Provincia il diritto di superficie della struttura e di un locale adiacente, ampliando così il diritto in essere in altri spazi del comparto, la cui proprietà è di “Asp Patronato figli del popolo e Fondazione S. Paolo e S. Geminiano”.  Da tempo non più utilizzata dalla Provincia, a seguito del mutamento delle funzioni istituzionali assegnate all’ente, il restauro della Sala era stato realizzato dal Comune, anche grazie a un finanziamento regionale post-sisma, per ospitarvi mostre e iniziative culturali.

La delibera per sancire l’accordo di trasferimento del diritto dalla Provincia al Comune è stata presentata, nella seduta di giovedì 26 ottobre del Consiglio comunale di Modena, dall’assessora al Patrimonio Anna Maria Lucà Morandi e approvata con il voto a favore di Pd, Europa Verde-Verdi, Sinistra per Modena, Modena Civica e Movimento 5 stelle, mentre si sono astenuti Lega Modena e Fratelli d’Italia; assenti gli altri gruppi.

L’assessora ha specificato che il documento ha lo scopo di ratificare l’ampliamento di un diritto di superficie  già esercitato dal Comune di Modena su altri spazi del comparto, grazie a un precedente accordo con la proprietà della durata di 60 anni (dal 2013 al 2073). Con lo stesso atto era stato assegnato dall’Asp alla Provincia, in diritto di superficie, l’utilizzo della Sala delle monache e di un locale adiacente (complessivamente 189 metri quadri), sempre con termine nel 2073; diritto che viene adesso trasferito, appunto, al Comune.

Il corrispettivo per l’utilizzo in diritto di superficie della Sala delle monache era stato fissato, con l’atto del 2013, in 251.668 euro da versare in rate annuali; la Provincia ne ha già corrisponste 13 e al Comune ne restano da versare 11, da qui al 2033, per un costo totale di 137 mila euro, comprensivo di aggiornamento Istat.

La Sala delle monache, dunque, va a completare il quadro dei locali già in uso dal Comune del complesso San Paolo, parte del quale nelle disponibilità anche dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Grazie a un protocollo d’intesa con la proprietà, dal 2021, tra gli spazi concessi all’Amministrazione comunale, vi è anche l’ex Chiesa di San Paolo e alcuni locali di servizio a essa afferenti, utilizzati in comodato d’uso gratuito, sempre fino al 2073.

L’ex Chiesa e la Sala delle monache, fra loro collegate da un percorso diretto e interno, sono luoghi non più adibiti al culto e da alcuni anni utilizzati come sedi espositive e attività culturali: dal 2021 si sono già svolte 11 esposizioni.

In ottobre 2020, infatti, grazie a un accordo con Asp e Provincia, sono stati completati dal Comune alcuni importanti lavori di restauro che hanno interessato proprio Sala delle monache e l’ex Chiesa, con interventi finanziati dal Comune e da fondi regionali per la ricostruzione post-sisma.

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