Al Centro per le famiglie ‘pratichiamo l’amicizia’

 Al Centro per le famiglie ‘pratichiamo l’amicizia’

Stefano Laffi

Laboratorio espressivo col sociologo Stefano Laffi nell’ambito di “Friend”: un percorso per aiutare ragazzi e a genitori costruire relazioni positive tra pari

Martedì 7 novembre, dalle 18 alle 20 al Centro per le Famiglie del Comune di Modena, in via del Gambero 77, appuntamento con “Pratichiamo l’amicizia”, il secondo laboratorio della “Piccola scuola di amicizia” condotta dal sociologo Stefano Laffi. Dopo quello d’apertura della scorsa settimana, questo secondo incontro vuole essere una palestra dove allenare al meglio i modi di stare insieme, pertanto consentirà ai partecipanti di cimentarsi nelle attività che tipicamente alimentano un’amicizia.

I due laboratori espressivi si svolgono nell’ambito dell’iniziativa “Friends. L’amicizia è una cosa seria”, il nuovo progetto del Centro per le famiglie che intende accompagnare famiglie, ragazzi e genitori alla riscoperta dei valori dell’amicizia tra pari, attraverso un percorso, guidato dal sociologo Stefano Laffi, di incontri e laboratori artistico espressivi.

I laboratori coinvolgeranno associazioni e professionisti che si occupano di teatro, danza, musica e pittura per aiutare i partecipanti a esprimere idee e bisogni agevolando la comunicazione e la reciproca comprensione. Inoltre, daranno visibilità pubblica a quanto creato dagli stessi partecipanti per sensibilizzare sull’importanza di creare opportunità di dialogo e di espressione.

Il laboratorio di martedì 7 novembre è gratuito con posti limitati. Sono invitati a partecipare famiglie, genitori e ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 18 anni. Per informazioni e prenotazioni: Centro per le Famiglie, tel. 059 8775846 (centroperlefamiglie@mediandoweb.it).

Il progetto Friends è inserito all’interno del Programma Straordinario Famiglie 2023-2024 – Regione Emilia-Romagna e nasce sulla scorta di dati, informazioni e riflessioni sullo stato dell’adolescenza a Modena, raccolti durante vari focus group realizzati lo scorso anno in diversi luoghi, come scuole, palestre, doposcuola; e intende sviluppare alcune piste di lavoro condivise con i soggetti del Tavolo Adolescenza.

Dopo i laboratori espressivi della “Piccola scuola di amicizia”, gli appuntamenti successivi saranno con il laboratorio di pittura a cura di Simone Ferrarini, “Ciclofreaks” a cura di Ciclofficina popolare, il laboratorio teatrale “Tutt’inscena” di Cajca Teatro, il laboratorio emotivo e sonoro a cura di Il Flauto magico e quello di performance urbana proposto dal collettivo Amigdala.

“L’amicizia, intesa come relazione di affetto, stima, dialogo e sostegno – afferma Stefano Laffi – istituisce un mondo di relazioni senza le dinamiche di potere che invece prevalgono nei ruoli professionali. L’invito è a provare a ripensare un mondo che abbia l’amicizia come stella polare e capire come cambiano le cose se si segue quella stella. Com’è una piazza, un parco, uno spazio pubblico ridisegnato per consentire l’amicizia, e cacciare la paura e la minaccia? Com’è una pratica sportiva basata sull’amicizia, senza che la competizione si mangi le relazioni? Com’è un mondo basato sulla conversazione tipica dell’amicizia e non su lezioni, monologhi, dibattiti, polemiche? Com’è un ambiente di lavoro che consenta relazioni di amicizia, più che di rivalità, competizione, alienazione? Com’è una scuola basata sull’amicizia e non sulle maschere che si indossano nel gruppo classe? Com’è una genitorialità che non sconfini nell’amicizia verso i figli ma che invece ne faccia un uso massiccio con gli altri genitori, per supportarsi a vicenda? Com’è un’amicizia solidale e reattiva di fronte a violenze e soprusi, che faccia da sentinella nel mondo dei pari e sia prima risorsa di aiuto quando si ha paura? Come si fa a sentirsi amici anche di chi non si conosce, o persino di animali e piante, se scatta la sensazione di un comune destino, da preservare?”

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