‘Innovazione e governo clinico in emostasi e trombosi’, esperti a confronto
Innovazione e sostenibilità del Sistema Sanitario nelle malattie ematologiche croniche e rare
presso il L’Hotel RMH di Baggiovara, si è svolto oggi il congresso nazionale dal titolo “INNOVAZIONE E GOVERNO CLINICO IN EMOSTASI E TROMBOSI” organizzato dal dott. Marco Marietta, responsabile dell’UOS” Malattie della Coagulazione” afferente all’UO-C e Cattedra di Ematologia diretta dal prof. Mario Luppi, con il patrocinio della Società Italiana per lo Studio dell’Emostasi e Trombosi (SISET), della Società Italiana di Biochimica Clinica (SIBIOC), della Società Italiana di Ematologia Sperimentale (SIES) e dell’Ordine dei Medici di Modena. Il congresso si è interrogato anche sulla mediazione fra innovazione e sostenibilità del Sistema Sanitario, in un settore – quello delle malattie ematologiche – ove convergono sia pazienti cronici (come quelli che assumono farmaci anticoagulanti, oltre 10.000 nella provincia di Modena) sia pazienti affetti da malattie rare trombotiche ed emorragiche.
“E’ la quarta volta, – spiega il dott. Marco Marietta – che, con cadenza biennale, esperti di emostasi e trombosi di fama internazionale si ritrovano a Modena non solo per discutere delle innovazioni più rilevanti del settore, ma anche per riflettere su più tematiche più ampie di salute pubblica. Nelle scorse edizioni avevamo affrontato da diversi punti di vista il tema del trasferimento alla pratica clinica delle evidenze disponibili in letteratura, e riflettuto sulle ricadute culturali, assistenziali ed organizzative della pandemia da COVID-19. Quest’anno il focus sarà sulla difficile mediazione fra innovazione e sostenibilità del Sistema Sanitario, messo sempre più a dura prova dal difficile contesto economico globale che contrasta con la crescente domanda di salute. La sfida per il SSN è adottare strumenti di valutazione globali del costo della cura, che sappiano tenere conto dei costi di sistema e sociali oltre che dell’aspetto puntuale del costo del singolo farmaco”.
Questo momento formativo si pone in continuità con l’attività clinica e di ricerca dell’Ematologia modenese, impegnata non solo nella cura delle patologie ematologiche benigne e maligne, ma anche di quelle emorragiche e trombotiche, come testimoniato dall’attività di Coordinamento del Gruppo tecnico provinciale per l’utilizzo appropriato delle terapie anticoagulanti, svolto dal dott. Marietta dal 2015 su mandato dei direttori sanitari delle tre Aziende Sanitarie Modenesi (AOU, AUSL e Sassuolo) e la partecipazione alla stesura della Linee Guida della Società Italiana di Ematologia su “La profilassi primaria del Tromboembolismo Venoso nelle Neoplasie Ematologiche”, pubblicate dall’ Istituto Superiore di Sanità.
“La competenza specifica nella diagnosi e nella terapia delle malattie della coagulazione congenite ed acquisite è stata custodita in questi anni dal dottor Marietta e progressivamente implementata, e trasferita, negli ultimi anni, con la collaborazione della dott.ssa Valeria Coluccio, all’ interno della nostra Scuola di Specializzazione in Ematologia e della nostra Struttura – commenta il prof. Mario Luppi – Questo patrimonio di conoscenze teoriche e pratiche consente anche di curare al meglio le complicanze emorragiche e trombotiche che possono insorgere alla diagnosi od alla recidiva di alcune neoplasie ematologiche, come ad esempio le leucemie acute, o accompagnare procedure terapeutiche innovative come il trapianto di cellule staminali emopoietiche, le terapie cellulari come i CAR-T e farmaci “immunomodulatori” ed a bersaglio molecolare, nei pazienti affetti da mieloma multiplo, linfoma non Hodgkin, malattie mieloproliferative croniche e leucemia linfatica cronica. Mi auguro che nel nascente Dipartimento Oncologico ed Emato-Oncologico della nostra Provincia Modenese si possano avviare insieme nuovi percorsi di ricerca e formazione anche su questi temi così strettamente legati alle migliori cure delle malattie neoplastiche”.