Morte Alice Neri / L’impitato in aula: “Non sono stato io ad ucciderla”

 Morte Alice Neri / L’impitato in aula: “Non sono stato io ad ucciderla”

“Sono innocente, non ho ucciso Alice”. L’ha gridato a gran voce ai giornalisti Mohamed Gaaloul, in quei pochi centimetri di spazio tra il mezzo della polizia penitenziaria e l’ingresso del tribunale dove è stato portato mercoledi dal carcere per il processo che lo vede imputato con accuse pesanti quali avere ucciso la 32enne di Ravarino Alice Neri, sposata e madre di una bambina e di averne bruciato il corpo a Fossa di Concordia, dove è stata ritrovata l’auto con il corpo di Alice carbonizzato nel baule . La seconda udienza del processo è cominciata questa mattina con le parole della presidente della Corte d’Assise Ester Russo che ha invitato l’imputato a raccontare la propria versione dei fatti con dichiarazioni spontanee o con un interrogatorio, un appello ripetuto anche alla fine dell’udienza. “Ascolti la sua coscienza, tutte le sue dichiarazioni saranno ben accolte” – ha ripetuto Ester Russo. “Non sono scappato dall’Italia – ha detto Gaaloul, avevo già programmato di andare all’estero per cercare lavoro visto che c’erano le utenze da pagare e mia moglie era al freddo – ho preso il treno da Milano insieme a mia moglie e al cane e sono stato controllato alla frontiera. Ho risposto a tutte le telefonate che ho ricevuto – ha proseguito”. Poi ha fatto riferimento a quella tragica notte del 18 novembre del 2022. “Quando Alice ha detto di scendere dall’auto io sono sceso e mi ha lasciato in mezzo alla campagna, quello che è successo dopo non lo so. Io non ho ucciso la signora Alice Neri, non avevo motivo per farlo e lo dimostrerò in questo processo”. Al termine dell’udienza l’avvocato difensore della madre di Alice (non in aula), Cosimo Zaccaria, ha chiesto il dissequestro della salma, ancora ferma alla medicina legale di Milano, per permettere alla famiglia di fare un funerale. Richiesta rigettata dai pm: “Non sappiamo cosa ci devono dire i periti della difesa, potrebbero servire ulteriori accertamenti”. Prossima udienza l’8 maggio, quando avrà inizio il dibattimento. Saranno 140 i teste da ascoltare. Le altre date sono 22 maggio, 5 e 12 giugno e 10 luglio.

 

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