‘Educazione e trasformazione sociale’: il 5 marzo ad Unimore

 ‘Educazione e trasformazione sociale’: il 5 marzo ad Unimore

si discute di uguaglianza di genere e pace insieme all’UNESCO. Gli appuntamenti di Unimore

Il 5 marzo 2024 importante evento organizzato dal CUG Unimore in collaborazione con Runipace – Network delle Università per la pace e Soroptimist Club Modena. Al centro del confronto il potere dell’educazione come leva per il cambiamento sociale, la parità e l’affermazione di una cultura di pace.

L’educazione non è solo un diritto fondamentale ma anche un potente mezzo di trasformazione sociale, capace di influenzare profondamente le dinamiche di genere e contribuire alla costruzione di una pace duratura.

In quest’ottica, il convegno “Ripensare l’educazione e il suo potenziale trasformativo per l’uguaglianza di genere e la pace“, in programma il prossimo martedì 5 marzo 2024, (ore 17, presso l’Aula B0.6 del Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali di Unimore), vuole esplorare e rafforzare il ruolo dell’educazione e della formazione come strumenti di contrasto degli stereotipi di genere, per l’emancipazione e il cambiamento.

 

Il momento di confronto, organizzato dal Comitato Unico di Garanzia di Unimore in collaborazione con Runipace – Rete delle Università per la Pace e il Soroptimist Club di Modena, prenderà il via con i saluti istituzionali della Prof.ssa Rita Bertozzi, Presidente del Comitato Unico di Garanzia, del Prof. Thomas Casadei, Direttore del CRID – Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità di Unimore e Co-referente Unimore della Rete delle Università Italiane per la Pace, della Prof.ssa Tindara Addabbo, Delegata del Rettore per le Pari Opportunità, e della Dott.ssa Giovanna Giovetti del Soroptimist International – Club di Modena.

L’organizzazione dei lavori prevede gli interventi della Dr.ssa Cecilia Barbieri, chief of Section Global Citizenship and Peace Education dell’UNESCO e del Prof. Claudio Baraldi, Co-referente Unimore della Rete delle Università Italiane per la Pace.

Keynote d’eccellenza sarà Cecilia Barbieri, con un intervento dal titolo “Ripensare l’educazione e il suo potenziale trasformativo: inclusione, diversità, sostenibilità“, con il quale approfondirà le questioni di genere, pace e sviluppo sostenibile da una prospettiva internazionale.

Il secondo intervento dal titolo “Potenziale trasformativo dell’educazione e la pace” focalizzerà l’attenzione sulle sinergie tra educazione e costruzione di contesti pacifici per la prevenzione dei conflitti e la promozione di una cultura di pace.

Il dibattito, coordinato dalla Prof.ssa Rita Cucchiara, Direttrice del Centro AI Research and Innovation di Unimore, consentirà un confronto con i partecipanti consentendo di scambiare idee e proporre soluzioni innovative per affrontare le sfide attuali nel campo dell’educazione, dell’uguaglianza di genere e della pace.

“In occasione dell’8 marzo, Giornata internazionale dei diritti delle donne, abbiamo ritenuto importante riflettere sul ruolo dell’educazione nel promuovere la parità di genere e la pace, strumenti e obiettivi vitali per affrontare le sfide della società contemporanea – sottolinea la Prof.ssa Rita Bertozzi, Presidente del Comitato Unico di Garanzia. L’evento che ci accingiamo a ospitare è la testimonianza dell’impegno congiunto di molteplici entità per una cultura dei diritti umani. Desidero per questo ringraziare la dr.ssa Cecilia Barbieri,  la Rete delle Università per la Pace cui Unimore aderisce, il Soroptimist Club di Modena, il CRID – Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità e tutti coloro che hanno lavorato al nostro fianco per rendere possibile questo importante momento di alto valore formativo.” Il convegno è rivolto a tutti gli studenti di UNIMORE e alla cittadinanza.

L’ingresso è libero. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare il Comitato Unico di Garanzia all’indirizzo cug@unimore.it.

L’ottavo e ultimo incontro del ciclo di seminari “Bisogni: fondamenti e applicazioni”, organizzato congiuntamente dal CRID – Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità – Università di Modena e Reggio Emilia e Università LUMSA, prosegue con un incontro dedicato al rapporto tra lavoro, capacità e bisogni.

 

La riflessione sui bisogni, promossa congiuntamente da CRID – Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità – Università di Modena e Reggio Emilia e Università LUMSA, con il coordinamento scientifico del Prof. Thomas Casadei (Unimore) e del Prof. Fabio Macioce (LUMSA), è giunta al suo ottavo e ultimo incontro.

 

Nel corso dei diversi appuntamenti vari studiosi e studiose, di diversi atenei italiani, si sono confrontati sulle relazioni che legano i bisogni, rispettivamente, agli ambiti della salute, dell’educazione nonché alle condizioni delle persone migranti.

In questa occasione al centro dell’analisi saranno il lavoro povero, i fenomeni di sfruttamento (con un’attenzione specifica al caporalato), le diseguaglianze e le forme di marginalità sociale determinate dalle mancate tutele dei diritti sociali ed economici.

 

L’ottavo appuntamento della rassegna si svolgerà venerdì 1 marzo 2024, presso l’Aula T del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Modena e Reggio Emilia, a partire dalle ore 11:00. Nel corso dell’incontro interverranno la Prof.ssa Maria Giulia Bernardini (Univ. di Ferrara) e il Prof. Federico Oliveri (Univ. di Camerino). I lavori saranno introdotti dal Prof. Casadei mentre le conclusioni saranno affidate al Prof. Macioce.

 

“L’incontro – spiega il Prof. Casadei, direttore del CRID – Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità – offrirà l’opportunità, anche per studenti e studentesse, di una riflessione sulle implicazioni sociali del lavoro povero e dello sfruttamento, che spesso non consentono di dare risposte ai bisogni dei soggetti più fragili. Sarà un’occasione importante per cercare di comprendere quali siano i percorsi che gli attori istituzionali possono intraprendere per rispondere anche ai nuovi bisogni derivanti dalle più recenti forme di precarietà che si stanno diffondendo in modo preoccupante per la coesione sociale e territoriale.”

 

Coordinamento scientifico: Fabio Macioce (Università LUMSA) e Thomas Casadei (Università di Modena e Reggio Emilia)

 

Segreteria scientifico-organizzativa: Roberto Luppi (r.luppi1@lumsa.it) e Rosaria Pirosa (rosaria.pirosa@unimore.it)

 

Profili della relatrice e del relatore

 

Maria Giulia Bernardini (Ph.D. in Diritti umani presso l’Università degli studi di Palermo) è ricercatrice di Filosofia del diritto presso il Dipartimento Giurisprudenza dell’Università degli studi di Ferrara, dove insegna Diritto e Genere, Bioetica e tecnologie emergenti e Teorie dei diritti umani.

I suoi interessi principali di ricerca vertono sulle teorie critiche del diritto – in particolare, Disability StudiesElder StudiesFeminist & Gender Studies – e su temi quali vulnerabilità, intersezionalità, violenza, capacità, diritto all’abitare, in relazione ai quali ha pubblicato numerosi contributi scientifici.

Figura tra le figure esperte del Garante per i diritti delle persone private della libertà personale, è componente di Atypicalab for Cultural Disability Studies ed è responsabile del PRIN 2022 PNRR The Right to Independent Living as a New Frontier of Justice: Older People, Urban Spaces and the Law

Tra le pubblicazioni più recenti: Anziani e diritto all’abitare. Bisogni, diritti e prospettive tra locale e universale e Diritti umani e condizioni di vulnerabilità (Erickson, 2023, con Vincenzo Lorubbio).

 

Federico Oliveri (perfezionato in Discipline filosofiche presso la Scuola Normale Superiore) insegna Informatica giuridica all’Università di Camerino e Filosofia della pace all’Università di Pisa.

È ricercatore al Centro Interdisciplinare Scienze per la Pace dell’Università di Pisa e collabora con il CRID Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità dell’Università di Modena e Reggio Emilia.

Nelle sue ricerche si occupa di cittadinanza, sfruttamento lavorativo, politiche dell’immigrazione, discriminazioni risultanti dalle intersezioni tra razzismo, classismo e sessismo.

Nel 2023 ha pubblicato per l’ONG WeWorld la ricerca “Lo sfruttamento lavorativo nelle campagne toscane: una prospettiva intersezionale di genere”.

Tra le sue ultime pubblicazioni: Conflitti di cittadinanza. Jürgen Habermas e il problema del “soggetto rivoluzionario”, (Mimesis, 2020) e la curatela dell’opera collettanea How media and conflicts make migrants (Manchester University Press, 2020).

Al via la XIII edizione del Corso di Perfezionamento in Statistica Applicata ai Quesiti clinici diretto dal prof. Roberto D’Amico, Professore Ordinario di Statistica Medica dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. Il corso di durata annuale è aperto ad un massimo di 25 iscritti e ha l’obiettivo di formare ricercatori in grado di applicare ed eseguire in maniera appropriata i metodi statistici più frequentemente utilizzati nella letteratura medico scientifica. Il termine per iscriversi è il 4 marzo 2024 entro le ore 13. Il corso è dedicato ai laureati che vogliano approfondire questo tema.

 

Giunto alla sua tredicesima edizione il corso, che si rivolge a tutti coloro che nelle rispettive professioni hanno la necessità di conoscere e utilizzare la statistica medica e sono in possesso della laurea magistrale o specialistica. Il corso , si propone di fornire le competenze statistiche necessarie per diventare sempre più autonomi nell’analisi dei dati e nell’interpretazione dei risultati.

 

Fare una buona ricerca aiuta a migliorare l’assistenza sanitaria – spiega il prof. Roberto D’Amico dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, direttore del corso – La conoscenza della metodologia alla base della ricerca clinica è un requisito fondamentale che il ricercatore deve possedere. Il corso, che si è sempre distinto per il suo approccio pragmatico, si basa sull’applicazione di metodologie statistiche su esempi reali presi dalla pratica clinica e costituisce una valida occasione di formazione metodologica”.

 

Le domande di ammissione all’iniziativa didattica, che si svolgerà in gran parte presso il Centro Servizi Didattici della facoltà di Medicina e Chirurgia di Modena (Largo del Pozzo 71) e la restante on line e che accoglierà un massimo di 25 partecipanti, vanno presentate entro lunedì 4 marzo 2024. Tutte le informazioni riguardanti l’iscrizione sono consultabili sul sito: www.unimore.it/didattica/perfezionamento.html

 

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