Gino Strada, “Modena piange un costruttore di pace”

 Gino Strada, “Modena piange un costruttore di pace”

Beppe Sala on Instagram: “Se ne è andato un caro amico, Gino Strada. Gli volevo bene e lui ne voleva a me. In giugno avevo celebrato il suo matrimonio con la dolce…”

Messaggio di cordoglio del sindaco Muzzarelli per la scomparsa del fondatore di Emergency. Nel 2017 in città con 500 studenti. Nel 2019 mostra in Galleria Europa


(Gino Strada con il vicesindaco Gianpietro Cavazza nel 2017 in un incontro con gli studenti)

Un autentico costruttore di pace. Il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli ricorda così, in un messaggio di cordoglio, il fondatore di Emergency Gino Strada scomparso a 73 anni.

“In lui – spiega Muzzarelli – ammiriamo l’estrema coerenza nel suo impegno per gli ultimi, le vittime. Con Emergency ha lavorato in tutto il mondo, soprattutto nei Paesi più poveri, per curare tutti coloro che ne avevano bisogno, senza mai domandarsi di che fazione fossero. Di fronte al bisogno non sono mai esistiti amici o nemici”.

I 25 anni di Emergency erano stati celebrati a Modena nel 2019 con una mostra in Galleria Europa che ripercorreva l’attività dell’associazione umanitaria, dal primo progetto realizzato all’ospedale di Kigali, in Ruanda nel 1994, per poi continuare con decine di centri sanitari e ospedali, curando milioni di persone in tanti Paesi, spesso zone di guerra e di conflitti, oppure aree colpite da distruzioni climatiche o epidemie.

Nel 2017 Gino Strada aveva incontrato a Modena, insieme al vicesindaco Gianpietro Cavazza, oltre 500 studenti delle medie e delle superiori in un’iniziativa promossa dalla Fondazione Logos con il patrocinio del Comune. E in quell’occasione Strada aveva invitato i ragazzi a impegnarsi “per costruire la pace perché la guerra, dove le vittime sono soprattutto civili, è immorale e inutile, perché non raggiunge mai l’obiettivo che si prefiggeva”.

IL RICORDO

Tanti i messaggi per ricordare e salutare Gino Strada. “Strada ha trascorso la sua vita sempre dalla parte degli ultimi, operando con professionalità, coraggio e umanità nelle zone più difficili del mondo. L’associazione “Emergency”, fondata insieme alla moglie Teresa – il messaggio del presidente del Consiglio Mario Draghi -, rappresenta il suo lascito morale e professionale. Alla figlia Cecilia, a tutti i suoi cari e ai colleghi di Emergency, le più sentite condoglianze del governo”.

“Quanto ci mancherà Gino Strada, l’impegno e il coraggio di un vero costruttore di pace. La sua umanità e una missione: essere al fianco degli ultimi in tutto il mondo. Grazie per tutto quello che hai fatto. Un abbraccio ai suoi cari e a tutta Emergency_ong”, scrive su twitter il presidente della Camera, Roberto Fico.

“Da lui abbiamo imparato a metterci tutti dalla parte degli ultimi della terra con il coraggio di denunciare le cause della povertà, in particolare quelle provocate dalle guerre e dal traffico delle armi”. Così la Caritas Ambrosiana ricorda Gino Strada. “Grazie al suo impegno per la cura dei feriti e delle vittime dei conflitti, in ogni angolo del pianeta, ci ha insegnato che lottare per i diritti di tutti è fondamentale per costruire una vera famiglia umana. Grazie Gino, – conclude la nota – ci mancherai!”.

“Difendere l’uomo e la sua dignità sempre e dovunque. Questa la lezione più bella di Gino Strada che non dobbiamo dimenticare mai. La mia vicinanza ai suoi cari e a tutta @emergency_on”, ha scritto il ministro della Salute Roberto Speranza.

“Gino Strada, persona stimata in tutto il mondo, aveva qualità esemplari. Appassionato, generoso, competente – scrive su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio -, con EMERGENCY ha messo tutto se stesso in un progetto che ha salvato vite e veicolato tanta solidarietà. Anche accettando una delle sue ultime sfide, in Calabria, ha dimostrato il suo valore e il ruolo prezioso che persone come lui hanno per il Paese. Riposa in pace Gino, quello che hai costruito resterà per sempre un modello. Un abbraccio alla famiglia”.

“Gino Strada se n’è andato. Capitava. Ci capitava, in Afghanistan come in Iraq, come in tanti luoghi di guerra, di restare senza parole davanti all’orrore ed alla sofferenza. A volte insieme le cercavamo per denunciare il crimine che è la guerra – scrive Vauro Senesi sui social ricordando l’amico scomparso -. Dovevamo trovarle e le trovavamo. Io invece oggi non ne trovo per dire il dolore che la scomparsa di Gino mi provoca dentro. Non le trovo perché non possiamo più cercarle insieme. Addio caro Gino”.

“Da oggi l’Italia è più povera. #GinoStrada”, le parole del segretario del Pd Enrico Letta.

“Se ne è andato un caro amico, Gino Strada. Gli volevo bene e lui ne voleva a me. In giugno avevo celebrato il suo matrimonio con la dolce Simonetta, una cerimonia riservata come loro desideravano”: così il sindaco di Milano Beppe Sala ricorda su Instagram il fondatore di Emergency. “Di Gino si può pensare quello che si vuole, ma una cosa è certa: ha sempre pensato prima agli altri che non a se stesso. Mi e ci mancherai”, aggiunge Sala.

“Mentre i talebani avanzano in Afghanistan arriva la triste notizia della morte di Gino Strada. Ha fondato Emergency per curare le ferite e le vittime di tutte le guerre, ha tenuto alto il nome dell’Italia nel mondo – scrive sui social Pietro Grasso (LeU) – e non si è mai tirato indietro di fronte alle difficoltà nel nostro Paese e all’estero. Un abbraccio affettuoso e commosso a Cecilia e a tutti coloro che lavorano o fanno volontariato per Emergency”.

“Nel suo cuore c’era tutto il bene del mondo. Tutto il bene del mondo…”: così Fabio Fazio esprime su twitter il suo cordoglio per la morte di Gino Strada. Alla sua voce si unisce quella di Lapo Elkann: “Sono profondamente dispiaciuto per la scomparsa di Gino Strada. Pace a questo uomo di Pace. Grazie”.

“Ci ha lasciato Gino Strada, una gran bella persona, un uomo che ha dedicato la propria vita al prossimo, ai più deboli – scrive su fb la senatrice del M5s Paola Taverna -, alle persone in difficoltà in tutto il mondo. L’opera della sua Emergency continuerà ora anche in suo nome”.

“Addio Gino Strada, maestro di umanità”. Così su Twitter il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, pubblicando una foto del fondatore di Emergency impegnato nel prestare le cure a un bambino. L’immagine è accompagnata da una citazione dello stesso Strada: “Se un qualsiasi essere umano sta in questo momento soffrendo, è malato o ha fame ci deve riguardare tutti, perché ignorare la sofferenza di una persona è sempre un atto di violenza, e tra i più vigliacchi”.

“Gino Strada, una vita esemplare. Di amore e di lotta. Una grande eredità”, ha scritto il commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni.

“Oggi abbiamo perso una persona assolutamente motivata nel fare della sua vita una vera missione nella cura dei più deboli e nel contrasto alle fragilità sociali – dice il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia -. Lo spessore del suo impegno umanitario ne ha fatto un personaggio del mondo intero, ma ci piace ricordarlo anche come parte della nostra comunità veneta, colui che ha scelto Venezia come residenza e come sede di alcune importanti attività della sua organizzazione”.

“Una vita dedicata agli altri, e soprattutto ai più fragili e vulnerabili. Un esempio costante, concreto di autentica solidarietà e rara umanità. Una perdita inestimabile. Ciao Gino”, saluta il leader di M5s, Giuseppe Conte.

Su Facebook, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti: “Ci lascia Gino Strada, una perdita enorme. Una vita ad aiutare gli altri. Grazie di tutto!”.

“Lo ricordo sempre in prima fila, dietro lo striscione di Emergency, nelle manifestazioni nazionali a Milano, nella ricorrenza del 25 aprile. Gino non mancava mai a questi appuntamenti, ai quali partecipava con tutta la sua passione e il suo impegno”. Così Roberto Cenati, presidente Anpi provinciale di Milano, ricorda Gino Strada. “L’ho sentito l’ultima volta in occasione della manifestazione del 25 aprile 2019. Gino – continua Cenati – mi aveva confermato, come sempre, la sua presenza ad un appuntamento per lui e per tutti noi fondamentale. Ai familiari, ad Emergency esprimo la commossa vicinanza dell’Anpi provinciale di Milano”.

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