Paltrinieri al meeting di Cl: “Avrei voluto vincere tre ori, ma va bene cosi”
Il nuotatore carpigiano: “orgoglioso di quello che ho fatto”
Abituato a salire sul primo gradino del podio “a Tokyo avrei voluto vincere tre ori e fare imprese galattiche, non ce l’ho fatta ma sono orgoglioso di quello che ho fatto”. Così intervenendo al convegno ‘Il coraggio della sfida.
Andare oltre i limiti’ al Meeting di Cl, il nuotatore carpigiano Gregorio Paltrinieri ritorna con il pensiero alle Olimpiadi chiuse con due medaglie – un argento e un bronzo – dopo che la mononucleosi, contratta nelle settimane precedenti, aveva messo a rischio la sua stessa partecipazione alle gare.
In Giappone, ha raccontato in videocollegamento con la kermesse in corso a Rimini, “è stata una situazione nuova e stressante”. Ad ogni modo, ha aggiunto, il punto non è “aver paura di sbagliare, ma sapere di averci provato fino in fondo. E sono contento” di quanto ottenuto in acqua. “Nella mia carriera – ha sottolineato – ho fatto tante gare, anche tanti errori e dagli errori cerco sempre di imparare e di trarne qualcosa di positivo”. Quello vissuto nel Paese del Sol Levante, ha puntualizzato Paltrinieri, “è stato un passaggio fondamentale, perché si vive nell’ideale che le Olimpiadi sono una volta ogni 4 anni, e si vive nella speranza di arrivare lì al massimo della propria condizione però “la realtà è che non è mai così e arrivi all’appuntamento principale con cose che avresti potuto fare meglio”.
Quindi, ha concluso ‘Greg’, “devi essere capace di adattarti alla situazione. In ogni caso mi sono presentato e ho messo la testa a posto cercando di dare il massimo: sarei voluto andare là e vincere tre ori e fare imprese galattiche, non ce l’ho fatta, ma sono orgoglioso di quello che ho fatto”.