Croce blu, un mezzo di trasporto condiviso con il territorio

 Croce blu, un mezzo di trasporto condiviso con il territorio

Il veicolo per le persone con disabilità è stato acquistato col contributo di Comune, azienda Usco e famiglia Maccaferri. Sarà prestato anche ad altre associazioni di volontariato

Si chiama “Blu 21”, ribattezzato “Blu Consulta”, il nuovo mezzo attrezzato per il trasporto di persone con disabilità che la Croce Blu ha acquistato, col sostegno del Comune di Modena e di soggetti privati, anche con l’obiettivo di metterlo a disposizione della rete sociale di volontariato del territorio. Il veicolo, infatti, potrà essere prestato alle associazioni che fanno parte della Consulta comunale per le politiche familiari, solidali e della coesione sociale per lo svolgimento delle attività di carattere socio-sanitario legate al trasporto dei portatori di disabilità. Il Comune di Modena, l’azienda Usco spa e alcuni cittadini modenesi, a partire dalla famiglia Maccaferri, hanno partecipato alla spesa, ammontata complessivamente a 46mila euro, per la quale è ancora in corso una raccolta fondi (online, sul sito www.croceblumodena.org, le modalità per contribuire).

Il veicolo, un Fiat Ducato, di fatto sostituisce quello donato a metà giugno dalla Croce Blu all’associazione di cooperazione internazionale Bambini nel deserto, proseguendo quindi il percorso di “condivisione” con diverse realtà della Consulta avviato negli anni scorsi, come è stato sottolineato nella presentazione avvenuta oggi, giovedì 2 settembre, in piazza Grande alla presenza del sindaco Gian Carlo Muzzarelli, della presidente della Croce Blu Anna Perazzelli, del presidente di Usco Massimo Galassini e, per la famiglia Maccaferri, di Lorena Maccaferri e Giulia Motti. Il contributo della famiglia Maccaferri, in particolare, vuole rappresentare un ricordo e un ringraziamento per il supporto nei confronti dei congiunti Esilde ed Ezio, per anni accompagnati dall’associazione con sede in via Giardini 481; le donazioni hanno permesso di coprire la maggior parte delle spese (42mila euro), mentre per la quota restante (4mila euro) è stata appunto avviata la sottoscrizione aperta a tutti.

L’attività di “Blu 21”, dunque, si inserisce nel contesto dei rapporti di collaborazione tra i soggetti del settore del volontariato attivi in città, costituendo un servizio e uno strumento aggiuntivi anche per le realtà più piccole che non dispongono di un proprio parco mezzi. “È importante fare rete con le altre associazioni – spiegano dalla Croce Blu – e il valore aggiunto di questo veicolo è rappresentato proprio dalla possibilità di condividerlo, con l’obiettivo di metterci tutti a disposizione della città per aiutare le persone”.

“Blu 21” si va così ad aggiungere alla flotta dell’associazione modenese – composta da nove pulmini, sette ambulanze e sei auto (di cui una adibita al trasporto di sangue e organi) – che nel 2020 ha percorso oltre 500mila chilometri portando centinaia di pazienti ai servizi di dialisi, dimissioni, emergenza urgenza e trasportando anche pasti, spese e farmaci a domicilio di persone positive al Coronavirus.

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