Malattie cardiovascolari: nel 2020 registrati 1928 decessi (video)

L’iniziativa Tieni in forma il tuo cuore che si è tenuta a Modena in Piazzale Sant’Agostino ha inaugurato il Progetto Regionale di Prevenzione cardiovascolare rivolto ai cittadini ed è destinato a diventare un appuntamento annuale in linea anche con il World Heart Day, che cade il 29 settembre.

Le malattie cardiovascolari sono ancora la prima causa di morte in Italia, nonostante i rilevanti progressi medici degli ultimi anni: l’Emilia-Romagna è stata una delle prime regioni in Italia a dotarsi, a inizio anni 2000, di una rete per l’assistenza all’infarto, consentendo una drastica riduzione della mortalità cardiaca.

Al centro del programma – che prevede in tutto 12 appuntamenti nelle piazze più importanti della Regione – ci sono le giornate di screening e consulenze gratuiti per la valutazione del rischio effettuati da cardiologi e infermieri in vere e proprie cliniche mobili. Nel truck e nei due gazebo messi a disposizione dalla Regione, in ogni tappa una equipe di professionisti della sanità si dedicherà dalle 10 alle 18 a tre diversi tipi di check-up: la determinazione dell’assetto lipidico e glucidico, con un semplice prelievo di una goccia di sangue capillare, la rilevazione dei principali parametri vitali, come pressione arteriosa e indice di massa corporea (BMI) e lo screening della fibrillazione atriale asintomatica. A disposizione dei cittadini anche una valutazione, attraverso l’algoritmo computerizzato della carta del rischio, del proprio livello di rischio cardiovascolare, con anche counseling finale da parte del cardiologo: i soggetti più a rischio verranno invitati a contattare il proprio medico di medicina generale e, in caso di riscontro di patologia, verrà garantita una visita presso la cardiologia di riferimento del territorio.

Insieme alle visite, e con il supporto delle Associazioni medici e infermieri si dedicheranno a momenti di educazione alla prevenzione cardiovascolare, diffondendo buone pratiche per quanto riguarda attività fisica, alimentazione sana e stop al fumo, mentre istruttori di rianimazione cardiopolmonare certificati dall’American Heart Association daranno lezioni sull’uso del defibrillatore.

I dati della Provincia di Modena

Secondo la rilevazione del Servizio Epidemiologico dell’Azienda USL, nel 2020 si sono registrati 1928 decessi causati da malattie cardiovascolari quali ipertensione, infarto miocardico acuto e cardiopatie ischemiche mentre circa 500 decessi sono stati causati da malattie cerebrovascolari (ictus). Tra i quasi duemila morti per malattie cardiovascolari, circa 800 sono uomini e circa un migliaio sono donne.

La principale malattia cardiovascolare è la cardiopatia ischemica, acuta e cronica. Al 31 dicembre 2020 in provincia di Modena si registravano circa 30mila persone con cardiopatie ischemiche pari al 4% della popolazione totale assistita. Tra i cardiopatici il maggior numero si registra tra gli uomini (18mila e 800 casi) contro 11mila e duecento donne e la maggior parte si concentra nella fascia di età 70-89 anni.

Fattori di rischio cardiovascolare

Secondo i dati del Sistema di Sorveglianza PASSI (2016-2019) di Modena, i principali fattori di rischio per le malattie cardiovascolari sono la pressione alta, il diabete, il fumo di sigaretta, la scarsa attività fisica, la cattiva alimentazione, in particolare l’eccessivo consumo di sale, di zuccheri, di grassi saturi e colesterolo e povero di frutta e verdura.

La salute del cuore e dell’intero apparato cardiovascolare, insomma, può essere influenzata da fattori genetici ma è fortemente determinata anche dalle abitudini e dagli stili di vita assunti. L’astensione dal fumo, la limitazione del consumo di alcol, una alimentazione variata ed equilibrata, ricca di frutta e verdura e povera di sale e, infine, lo svolgimento di una regolare attività fisica e sportiva, precisano i professionisti Ausl, rappresentano infatti le condizioni affinché il nostro cuore si mantenga efficiente per tutta la vita.

La parola ai professionisti

“Si parla poco di prevenzione cardiovascolare commenta il prof. Giuseppe Boriani, Direttore della Cardiologia dell’AOU di Modena, Policlinico di Modena – perché non fa notizia rispetto al clamore che possono suscitare terapie complesse che in realtà vengono attuate quando una malattia è già espressa. Fare prevenzione, invece, significa adottare misure, pratiche e comportamenti mirati a evitare che si sviluppino le malattie cardiovascolari, o mirate a prevenirne il peggioramento o lo sviluppo di complicanze. In realtà la cultura della prevenzione cardiovascolare dovrebbe essere divulgata e praticata a ogni età, dall’età scolare, insegnando già in questa fase i principi per una corretta alimentazione e l’importanza dell’’attività fisica, per poi proseguire fino alle età più avanzate. Noi abbiamo esperienze specifiche negli anziani, sulla ricerca, detta screening, di un’alterazione del battito cardiaco, la fibrillazione atriale che può essere presente anche senza disturbi e il cui rilievo può permettere di instaurare trattamenti, inclusa la terapia anticoagulante per prevenire ed evitare il temibile rischio di embolie e ictus.”

“Durante i primi mesi di pandemia – ha spiegato il dottor Stefano Tondi, Direttore della Cardiologia dell’AOU di Modena, Ospedale Civile di Baggiovara – la mortalità per cardiopatia ischemica è aumentata in misura significativa fino a tre volte, a causa del timore delle persone di recersi in Ospedale. Il lock-down ha portato ad una modifica radicale dello stile di vita, caratterizzato da una riduzione di attività fisica, aumento di peso, riduzione del controllo dei fattori di rischio. La conseguenza è stato l’incremento dei casi di infarto del miocardio. Negli ultimi mesi, fortunatamente, la mortalità ospedaliera per infarto a Modena si è assestata su livelli molto bassi (4,2 %), tuttavia le ospedalizzazioni per le patologie coronariche non accennano a diminuire. È pertanto fondamentale ritornare a dare importanza alla prevenzione intesa come controllo rigoroso dei fattori di rischio (controllo del peso, della pressione e dei principali esami bioumorali quali glicemia e colesterolemia, pratica regolare di attività fisica aerobica, abolizione del fumo ecc.). Iniziative che ridiano centralità al problema della prevenzione delle malattie cardiovascolari sono pertanto più che mai appropriate ed hanno la finalità di sensibilizzare la popolazione sulla necessità di uscire dalla logica emergenziale determinata dalla pandemia COVID 19 per tornare ad uno stile di vita più razionale e sano”.

“L’attività motoria è come un farmaco, aiuta a prevenire molte patologie tra cui quelle che coinvolgono l’apparato cardiovascolare e ne cura altrettante, come diabete ed ipertensione – dichiara Gustavo Savino, direttore della Medicina dello Sport dell’Azienda USL di Modena – rispetto ai medicinali comuni, ovviamente, l’attività motoria è gratuita, facile da ‘assumere’, piacevole e divertente da praticare e, nella giusta misura, adatta a tutti: abbiamo nelle nostre mani un efficace strumento di salute, mettiamolo in pratica e potremo vivere molto meglio e più a lungo”.

Nel corso dell’iniziativa in piazza Massimo Bigarelli, coordinatore dei Centri antifumo Ausl, spiegherà come accedere ai servizi per smettere di fumare, in particolare i corsi, che hanno successo nell’interruzione dell’abitudine al fumo per oltre i 2/3 dei partecipanti: “Smettere con le sigarette è un vero toccasana per il nostro cuore. Si pensi che sono oltre 70.000 all’anno i decessi correlati al fumo di sigaretta, fra infarto del miocardio e malattie cardiovascolari”.

Ci sarà spazio anche per qualche consiglio sull’alimentazione: “Alimentarsi in maniera equilibrata e variegata privilegiando il consumo di frutta, verdura e legumi è essenziale per mantenere una buona funzionalità dell’apparato cardiovascolare – aggiunge Alberto Tripodi direttore del Servizio igiene alimenti e nutrizione Ausl – Inoltre, non dimentichiamoci mai di tenere sotto controllo il nostro peso corporeo e limitare il consumo di sale”.

Le Associazioni presenti in Largo Sant’Agostino

Nelle attività di sensibilizzazione sulla prevenzione è importante il ruolo delle Associazioni di Volontariato che sono presenti anche oggi in Largo Sant’Agostino a testimoniare l’importanza dell’alleanza fra il terzo settore e le Aziende Sanitarie.

Gli Amici del Cuore è un’Associazione di volontariato nata nel 1993 a Modena per sostenere la lotta alle malattie cardiovascolari. L’Associazione organizza numerose iniziative di sensibilizzazione sulla prevenzione delle malattie cardiovascolari, raccogliendo anche fondi per la ricerca con iniziative come Le Noci del Cuore. Ancora, per fare qualche esempio, si occupano di educazione alla salute con le scuole, in collaborazione con l’Azienda USL, promuovendo la corretta alimentazione. Gestiscono un ambulatorio cardiologico sociale e si occupano di corsi per l’utilizzo del defibrillatore semiautomatico e della disostruzione delle vie aeree.

Cittadinanza Attiva – Tribunale dei Diritti del Malato. Nasce nel 1978 e, tra l’altro, promuove l’utilizzo degli strumenti di democrazia diretta, che possano coinvolgere i cittadini nella tutela dei propri diritti. Tra questi, promuove il diritto alla salute mediante il Tribunale dei Diritti del Malato che esercita la sua funzione con informazioni ai cittadini, raccolta di segnalazioni e testimonianze, rapporti con AUSL e Aziende Ospedaliero-Universitarie e attività di verifica e controllo sul funzionamento dei servizi.

    Altri Articoli che potrebbero interessarti

    error: Content is protected !!