Bosco Urbano, sabato 2 ottobre l’intitolazione a Tina Zuccoli

 Bosco Urbano, sabato 2 ottobre l’intitolazione a Tina Zuccoli

L’iniziativa è in programma alle 15 presso l’area del comparto Vaciglio-Morane dove sono state piantumate 8 mila piante tra alberi, arbusti e cespugli

Sarà intitolato a Tina Mazzini Zuccoli, maestra per 20 anni sul territorio modenese, ma anche viaggiatrice, naturalista e fotografa, il bosco urbano nel comparto Morane-Vaciglio.

Nel bosco urbano, che sorge nell’area prospiciente la Nuova Estense e si estende da strada Vaciglio centro fino a strada Morane, a fianco del comparto residenziale in corso di realizzazione e in continuità con l’area boschiva già esistente in via Tignale del Garda, sono state piantumate 8 mila piante, di cui 4 mila alberi ad alto fusto scelti tra essenze autoctone, arbusti e cespugli. La presenza del bosco urbano in quella zona ne aumenta la biodiversità, contribuisce a disegnare la trama del paesaggio di margine, configurandosi quale connessione ecologica e percettiva tra il bosco urbano esistente e il territorio rurale. Di fatto, costituisce l’estensione e il completamento di un sistema di verde che penetra fino al centro storico senza soluzione di continuità, seppur mutando struttura, disegno e funzione.

All’intitolazione, in programma sabato 2 ottobre alle ore 15 presso l’area piantumata (con accesso da strada Vaciglio centro, uscita 23 della tangenziale), parteciperanno il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, il presidente del Consiglio Fabio Poggi, l’assessore ai Lavori pubblici e presidente della Commissione toponomastica Andrea Bosi, l’assessora all’Ambiente e alla Mobilità sostenibile Alessandra Filippi, la presidente del Quartiere 3 Maria Teresa Rubbiani, la figlia della maestra e fotografa Simonetta Zuccoli e Maria Cristina Paone, presidente dell’associazione Soroptimist di Modena.

La piantumazione delle 8 mila piante era iniziata nel novembre 2019 in occasione dell’edizione di Bimbalbero ed è terminata a luglio dello scorso anno. Nell’ambito del contratto di manutenzione attivato per il mantenimento in salute della nuova forestazione urbana di Vaciglio, in seguito, sono stati sostituiti circa 200 alberelli che non avevano attecchito.

Le essenze autoctone scelte possono raggiungere e oltrepassare il secolo di vita: si tratta di querce, frassini, ciliegi, aceri, carpini, gelsi e tigli, che consentiranno di graduare le tonalità di colore nelle diverse stagioni. Insieme alle piante ad alto fusto sono stati messi a dimora anche cespugli e arbusti per creare una barriera fisica verso la tangenziale e le altre infrastrutture stradali. Le siepi sono composte da cinque tipi di essenze che si rimodulano in continuità per tutta la lunghezza, per una altezza massima di circa 3 metri. L’impianto di irrigazione realizzato a servizio del bosco urbano è sia interrato sia fuori terra e attinge l’acqua di irrigazione dal pozzo comunale di nuova costruzione a servizio del comparto. L’accessibilità e la fruibilità dell’area sono garantite attraverso stradelli in ghiaia.

La forestazione urbana, che rientra tra le opere di urbanizzazione a carico del soggetto attuatore del piano particolareggiato di iniziativa privata del comparto Morane–Vaciglio, è stata realizzata dal raggruppamento temporaneo di imprese costituito dalla società Cav Emilio Giovetti di Modena e da Bioverde servizi srl di San Cesario sul Panaro, per un valore di 450 mila euro.

La decisione di indirizzare la destinazione di quell’area, acquisita gratuitamente dal Comune in seguito all’Accordo stipulato nel 2011, a bosco urbano era stata presa dal Consiglio comunale nel 2018 attraverso l’approvazione di una delibera con la quale si ribadiva anche la volontà di non sfruttare l’ulteriore potenzialità edificatoria dell’area nella quale avrebbero potuto essere realizzati ulteriori alloggi o strutture per attrezzature e servizi.

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