Manovra finanziaria approvata in Consiglio, il dibattito

 Manovra finanziaria approvata in Consiglio, il dibattito

Diversi consiglieri sono intervenuti ponendo l’attenzione sull’attività delle società partecipate del Comune e sul raggiungimento o meno degli obiettivi

Sono diversi i consiglieri intervenuti nell’ambito della manovra finanziaria proposta dall’assessore al Bilancio Gianpietro Cavazza che, nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 30 settembre, ha visto l’approvazione della Variazione di bilancio (con il voto a favore di maggioranza e Movimento 5 stelle, e con l’astensione di Lega Modena, Forza Italia, Modena sociale e Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia) e del Bilancio consolidato 2020 del gruppo Comune di Modena (a favore maggioranza e contro le opposizioni).

In particolare, Elisa Rossini di Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia ha colto l’occasione per fare il punto sull’attività delle partecipate, evidenziando, tra l’altro, il calo della domanda nelle scuole della Fondazione Cresciamo registrato nel 2020-2021 rispetto all’anno precedente (“dovuto sicuramente alla denatalità, ma ci chiediamo se abbia influito anche il gradimento della cittadinanza rispetto a questa gestione”), il mancato obiettivo delle Farmacie comunali rispetto all’iniziativa del pacco dono dei nuovi nati, oltre all’“aumento dell’11 per cento rispetto al passato dei crediti insoluti da canoni di locazione Erp nel bilancio di Acer”.

In linea con il punto di vista di Rossini anche Giovanni Silingardi del M5s, che ha posto l’attenzione, tra le altre, su Formodena che, ha registrato una “mancata realizzazione di corsi, una perdita significativa di bilancio ed è rimasta senza governance in un momento di necessità”, sulle Farmacie comunali “per le quali l’obiettivo di qualità è stato raggiunto solo al 50 per cento”, su Cresciamo “che ha centrato al 100 per cento solo 3 obiettivi su 8 e ha mancato il tema della formazione del personale” e su Amo, per la quale “gli obiettivi risultano tutti realizzati al 100 per 100 ma, rispetto alla mission, risultano non sfidanti”.

Per il Pd, Vittorio Reggiani ha sottolineato che “il Bilancio consolidato deve essere strumento che aiuta l’indirizzo e la pianificazione generale e di ogni società, individuando gli obiettivi ritenuti più rilevanti e le modalità per raggiungerli. Tutte le società partecipate hanno finalità fondamentali per la vita della città ed esercitano attività pubbliche che, diversamente, non si potrebbero realizzare. Approvare la delibera – ha aggiunto – significa, quindi, prendere atto che il Comune vigila sull’andamento di ciascuna di queste e rileva che ci sono conti in parte buoni in parte da verificare”. Marco Forghieri ha espresso soddisfazione “per la scelta di fare un bilancio comparabile con quello passato. Al di là dei singoli risultati – ha proseguito – non si può che concordare sulla trasparenza con cui sono stati forniti questi dati: dietro al mancato raggiungimento di alcuni obiettivi c’è una analisi onesta. Rispetto ai criteri del testo unico nazionale – ha aggiunto – va ricordato che alcune attività sono al confine con quelle di libero mercato e necessiterebbero di obiettivi differenziati rispetto alle società tipicamente pubbliche, in grado di consentirne il confronto con i competitor privati”.

In dichiarazione di voto, Giovanni Bertoldi ha annunciato la posizione contraria di Lega Modena “pur comprendendo le difficoltà contingenti del periodo che hanno reso la gestione di queste società estremamente difficile”. Il consigliere ha inoltre detto di “raccogliere con grande interesse” la proposta dell’assessore al Bilancio Gianpietro Cavazza di incontri con le singole partecipate in occasione del rinnovo delle rispettive convenzioni per fare approfondimenti. “Credo che le proposte del Consiglio – ha concluso Bertoldi – potrebbero meglio indirizzare le linee future”.

L’assessore, intervenuto a fine dibattito, ha sottolineato come il Consuntivo sia uno strumento “che ci dice in modo trasparente qual è la situazione: vengono fatti controlli e non si dice che va tutto bene. Se non è stato possibile realizzare alcune cose – ha proseguito – è perché queste società si sono trovate in oggettive situazioni di difficoltà, che hanno riguardato tutti in questo periodo”. L’assessore ha inoltre aggiunto che “non tutti i Comuni italiani hanno la stessa offerta e le leggi nazionali spesso non tengono conto di questa diversificazione: è necessario un maggior rispetto dell’autonomia dei Comuni – ha concluso – che non possono essere trattati tutti nel medesimo modo”.

SETTIMA VARIAZIONE, INVESTIMENTI PER OLTRE 10 MILIONI

Approvata dal Consiglio la manovra di bilancio che finanzia interventi su beni pubblici e per la manutenzione straordinaria di strade, verde e scuole

Oltre dieci milioni di euro da destinare a investimenti per la manutenzione straordinaria di strade, segnaletica, verde e scuole, ma anche per gli interventi in programma sugli edifici pubblici (come Palazzo Solmi, la Biblioteca Delfini, il Museo civico), il secondo lotto dell’intervento sulle ex Fonderie e per quello della Fratellanza. Sono gli elementi principali della settima Variazione di bilancio del Comune di Modena che prevede l’applicazione di 862 mila euro di avanzo vincolato e di 5 milioni e 551 mila euro dell’avanzo disponibile, destinandolo appunto al finanziamento di investimenti, oltre ad autorizzare il ricorso a indebitamenti a tasso zero per 4 milioni di euro grazie ai bandi dell’Istituto per il credito sportivo missione Sport e missione Cultura.

Illustrando il provvedimento, l’assessore al Bilancio Gianpietro Cavazza ha anticipato che si sta già lavorando all’ottava Variazione (lo scorso anno sono state complessivamente 12 per adeguare il bilancio alle esigenze dettate dall’emergenza sanitaria) e verrà previsto un ulteriore intervento su investimenti e manutenzioni a sostegno della fase di ripartenza della città, per l’economia e l’occupazione. Oltre all’applicazione dell’avanzo disponibile, anche per spese correnti a carattere straordinario, con l’ottava variazione, in Consiglio entro novembre, verrà impegnato completamente il Fondo funzioni fondamentali con le risorse Covid attribuite dal Governo.

La Variazione di bilancio è stata approvata con il voto della maggioranza (Pd, Sinistra per Modena, Modena civica; assente Europa Verde-Verdi) e del Movimento 5 stelle. Astenuti Lega Modena, Forza Italia, Modena sociale e Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia. La sesta variazione di bilancio (approvata in agosto dalla giunta) è stata ratificata, invece, con il voto a favore della maggioranza, quello contrario del M5s e l’astensione di Lega Modena, FI, Modena sociale e Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia, mentre il Bilancio consolidato 2020 del gruppo Comune di Modena è stato approvato con il voto a favore della maggioranza e quello contrario di tutti i gruppi di opposizione. Il bilancio consolidato, di cui il Comune è stato ente sperimentatore a livello nazionale, rappresenta, a consuntivo, il risultato economico e la consistenza patrimoniale di un gruppo di enti e società che fanno capo a un’amministrazione pubblica con l’obiettivo di programmare, gestire e controllare l’andamento del complesso delle partecipazioni grazie anche a una visione completa delle consistenze patrimoniali e finanziarie sopperendo così a eventuali carenze informative.

Tra i provvedimenti assunti con la Variazione di parte corrente si prende atto dei contributi della Regione per la sicurezza stradale (un progetto intercomunale da 210 mila euro), dei fondi ministeriali per il sito Unesco (35 mila euro), di interventi nel settore giovani e musica: uno stanziamento triennale della Regione per 71Musichub di 111 mila euro e 40 mila euro per il progetto Geco. Per il Welfare si prevede uno stanziamento di 234 mila euro del programma regionale “Azioni di contrasto alle diseguaglianze e alla crisi economico sociale” causata dal Covid con anche interventi per il contrasto della povertà minorile, educativa e relazionale.

Tra gli investimenti vengono finanziati gli accordi quadro per le manutenzioni straordinarie di strade, segnaletica e verde (3 milioni di euro), per opere edili in nidi e scuole d’infanzia (500 mila euro), per interventi in scuole elementari e medie (1 milione), oltre ad assegnare 400 mila euro per la mobilità stradale nell’ambito del Progetto Periferie.

Sul secondo lotto dell’intervento sulle ex Fonderie si integra il contributo comunale di 834 mila euro, portando il totale del costo previsto a quasi 4,5 milioni (con 2 milioni di contributo di Fondazione di Modena e 800 mila euro dalla Regione), mentre per la riqualificazione di Palazzo Solmi (due milioni e 590 mila euro) e il secondo stralcio dei lavori alla Fratellanza (1 milione e mezzo) si procede con i mutui a tasso zero.

Tra i lavori in programma degli edifici degli istituti culturali ci sono l’adeguamento degli impianti di sicurezza della Biblioteca Delfini (648 mila euro, finanziato in parte anche con i fondi dell’eredità Gandini), la messa in sicurezza del soppalco dell’Archivio storico (24 mila euro), la riqualificazione del sistema di illuminazione del Museo civico integrando la cifra già programmata per arrivare a un totale di circa 280 mila euro.
RATIFICATA LA SESTA DECISA IN AGOSTO

Il Consiglio ha approvato anche la manovra anticipata dalla Giunta per cogliere alcune opportunità di finanziamenti e accelerare sui rimborsi per l’alluvione

Il Consiglio comunale ha ratificato giovedì 30 settembre la sesta variazione di bilancio del Comune di Modena approvata con la procedura d’urgenza in agosto dalla giunta, su proposta dell’assessore al Bilancio Gianpietro Cavazza, per presentare progetti che concorrevano a fondi ministeriali o a possibilità di finanziamenti con scadenze molto ravvicinate, oltre a consentire di accelerare le procedure per riconoscere alle aziende danneggiate dall’alluvione i contributi assegnati dalla Regione: complessivamente 226 mila euro da riconoscere a 35 imprese entro l’anno.

La delibera di ratifica è stata approvata dalla maggioranza, con il voto contrario del Movimento 5 stelle e l’astensione di Lega Modena, Forza Italia, Modena sociale e Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia.

Il provvedimento ha un valore complessivo di circa un milione di euro per la spesa corrente nel triennio 2021-2023 e di oltre un milione e 200 mila euro in conto capitale.

In particolare, si prevede l’applicazione di una quota di 176 mila euro dell’avanzo vincolato che viene destinato a un rimborso per Ert (86 mila euro per lavori di manutenzione straordinaria allo Storchi) e a incarichi di progettazione (90 mila euro) che consentano di presentare la richiesta di finanziamento a tasso zero per l’intervento di riqualificazione di un’area di Palazzo Solmi utilizzando l’opportunità messa a disposizione con il bando “Cultura missione Comune 2021” emanato dall’istituto per il Credito sportivo in collaborazione con l’Anci.

Inoltre, sono stati adeguati gli strumenti di programmazione finanziaria per recepire il progetto “Open gate” del Museo civico candidato al bando cultura del Mibac (la scadenza era a fine agosto) per chiedere un finanziamento da un milione di euro (il progetto ha un valore di un milione e 390 mila euro) e per recepire il contributo di 824 mila euro del ministero della Transizione ecologica da destinare all’Agenzia per l’energia (Aess) per la costruzione di un edificio progettato secondo i principi del bioclima e per un progetto formativo sulle città resilienti.

Nella variazione sono stati inseriti alcuni nuovi interventi dei Servizi educativi avviati con l’inizio delle scuole (come l’accordo con la Questura per la gestione del nido Pantera azzurra), del settore Servizi sociali (attività legate all’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati) e del settore Risorse umane per l’organizzazione delle procedure concorsuali in modalità a distanza.

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