ECONOMIA, IN NOVEMBRE L’INFLAZIONE A +3% SU BASE ANNUA

 ECONOMIA, IN NOVEMBRE L’INFLAZIONE A +3% SU BASE ANNUA

Rispetto a ottobre, +0,4% su base congiunturale mensile. Crescono le spese per i prodotti energetici e alimentari; in calo comunicazioni, mobili e servizi ricettivi

L’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), calcolato nel mese di novembre 2021 sul territorio comunale di Modena, risulta in aumento sia su base tendenziale annua (+ 3 per cento), lo stesso dato della rilevazione mensile precedente, sia su base congiunturale rispetto al mese di ottobre (+ 0,4 %). È quanto emerge dal calcolo dell’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), sulla base dei prezzi rilevati sul territorio dal servizio Statistica comunale, secondo le disposizioni Istat. Il trend si conferma in forte ascesa, quindi, con i prezzi dell’elettricità che continuano a trainare una decisa spinta inflazionistica.

Gli indici dei prezzi al consumo di novembre 2021 sono stati elaborati nel contesto delle misure adottate con il Dpcm per contrastare la nuova ondata della pandemia; da segnalare il fatto che, già dalla fine di maggio, la progressiva riduzione della gravità dell’emergenza sanitaria e la riapertura graduale della maggioranza delle attività commerciali di offerta di beni e servizi di consumo hanno limitato le criticità dei mesi precedenti, a partire da una netta diminuzione del numero di mancate rilevazioni che aveva raggiunto il picco nel mese di aprile 2020.

In particolare, in novembre i dati per tipologia di prodotto registrano un valore congiunturale in rialzo (+ 0,7 %) sul totale dei beni; si tratta di un andamento dovuto, nuovamente, alla crescita degli energetici (+ 3,6 %), ora affiancati anche dagli alimentari (+ 0,5 %). Stabili i tabacchi, in lieve flessione gli altri beni (- 0,2 %). Il totale dei servizi è in flessione (- 0,2%): nello specifico, calano i servizi ricreativi e culturali (- 0,5 %); i servizi relativi all’abitazione (- 0,4 %) e quelli relativi ai trasporti (- 0,2 %), mentre sono comunque in crescita i servizi vari e quelli relativi alle comunicazioni (+ 0,2 %).

La divisione “Abitazione, acqua ed energetici” (+ 1,7 %) si dimostra quella con l’aumento percentuale più rilevante: prosegue l’ascesa dei prezzi dell’energia elettrica. In lieve crescita anche gli affitti, mentre sono in calo le spese condominiali. “Trasporti” fa segnare un + 1,1 %: i prezzi di carburanti e lubrificanti per mezzi di trasporto confermano il trend positivo registrato negli ultimi mesi; salgono anche i prezzi delle auto e dei relativi pezzi di ricambio e accessori, frenano invece il trasporto su rotaia, aereo e marittimo. La divisione “Alimentari e bevande analcoliche” registra un + 0,6 %, un segno positivo determinato dall’aumento dei prezzi dei vegetali, oltre che di pane e cereali. Calano però diverse classi di spesa, tra cui pesci e ittici; oli e grassi; acque e bevande analcoliche. Lieve aumento (+ 0,2 %) per “Servizi sanitari e spese salute”: nonostante i prodotti farmaceutici registrino una flessione, i rialzi su servizi medici e servizi dentistici portano in positivo l’intera divisione di spesa. Modesto incremento, infine (+ 0,1 %) per altre tre divisioni. “Bevande alcoliche e tabacchi”, categoria a rilevazione centralizzata nazionale, vede infatti in aumento i prezzi di vini e birre, che contrastano la flessione degli alcolici; nessuna variazione per i tabacchi. “Abbigliamento e calzature” osserva modesti rincari sugli indumenti, unica classe di spesa a variare, rispetto allo scorso mese. Negli “Altri beni e servizi”, infine, marcano segno positivo le seguenti classi di spesa: gioielleria e orologeria; apparecchi non elettrici per la cura della persona; spese bancarie e finanziarie. In calo, per contro, le assicurazioni sui mezzi di trasporto.

La divisione che, al contrario, nel mese di novembre 2021 segna il calo più significativo è “Comunicazioni” (- 0,9 %): nella categoria, a intera rilevazione centralizzata nazionale, diminuiscono le spese relative agli apparecchi telefonici; modesto aumento, invece, per i servizi di telefonia e telefax. Variazione simile per “Mobili, articoli e servizi casa” (- 0,8 %): la flessione è determinata dal calo delle spese sulle classi di consumo più “pesanti” della categoria come mobili e arredi; piccoli e grandi elettrodomestici; piccoli utensili e accessori. Si scosta di poco “Servizi ricettivi e ristorazione” (- 0,7 %), dove continua la frenata – “fisiologica”, vista la stagione – dei servizi di alloggio; per contro, ristoranti e bar marcano un’altra mensilità positiva. Per chiudere, “Ricreazione, spettacolo e cultura” vede un – 0,1 %: in questo caso la crescita relativa a giocattoli, articoli per il giardinaggio e i beni durevoli per la ricreazione all’aperto non contrasta efficacemente la flessione più marcata di computer, articoli sportivi e per il campeggio ed i servizi culturali. Invariato il settore di spesa relativo all’Istruzione.

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