Luigi Ghirri, il legame con Modena nella mostra di Fmav

 Luigi Ghirri, il legame con Modena nella mostra di Fmav

L’esposizione inaugura il 16 settembre nell’ambito di “Vedere oltre”, il programma di iniziative per il trentennale della morte che si sviluppa anche a Reggio Emilia e Parma

Ci sarà anche “Colazione sull’erba”, la serie dedicata agli spazi urbani modenesi e realizzata da Luigi Ghirri nei primi anni Settanta del Novecento, nella mostra che Modena dedica al grande fotografo emiliano nell’ambito di “Vedere oltre”, il programma di celebrazioni per il trentennale della morte che coinvolge anche le città di Reggio Emilia e Parma, con il sostegno della Regione Emilia Romagna e di Apt Servizi.

La mostra, che sarà allestita a Palazzo Santa Margherita dal 16 settembre, è realizzata da Fmav-Fondazione Modena Arti Visive ed espone varie opere di Ghirri presenti nelle collezioni fotografiche gestite da Fmav affiancandole con immagini e pubblicazioni che riguardano il produttivo rapporto del fotografo con gli artisti concettuali modenesi. L’esposizione sarà al centro di un percorso dedicato a Luigi Ghirri che partirà all’inizio dell’autunno con un programma di installazioni, incontri e documentari ancora in fase di completamento e che vede un’anteprima giovedì 24 febbraio, alla Tenda, con il reading musicale “Nella nebbia e nelle apparenze” sulle opere di Luigi Ghirri e Gianni Celati.

“Modena – commenta l’assessore alla Cultura Andrea Bortolamasi – è stata la città che ha ospitato la prima mostra di Ghirri, ormai cinquant’anni fa. Con il programma che stiamo definendo diamo valore al legame con la città nato allora e, insieme, valorizziamo il patrimonio fotografico di Fmav. Ed è importante anche sottolineare – prosegue l’assessore – la collaborazione tra le città più legate al fotografo, grazie alla quale abbiamo potuto, insieme, dare vita a questo trentennale diffuso nel tempo e nello spazio che inizia in aprile a Reggio Emilia, passa per Parma e arriva a Modena in autunno. Ci tengo infine a ribadire ancora una volta come la ripartenza dopo il Covid passi sempre più dalla ripresa delle attività culturali con festival, nuove mostre e rigenerazione urbana”.

Il programma di iniziative “Luigi Ghirri: vedere oltre”, presentato questa mattina, lunedì 21 febbraio, a Bologna, parte con tre esposizioni che aprono le porte di collezioni e archivi e che prendono il via il 29 aprile a Reggio Emilia con la mostra dal titolo “In scala diversa. Luigi Ghirri, Italia in miniatura e nuove prospettive”, curata da Ilaria Campioli, Joan Fontcuberta, Matteo Guidi e realizzata in collaborazione con Fototeca Biblioteca Panizzi, Archvio Eredi Luigi Ghirri, Isia Urbino. Sempre a Reggio Emilia, Ghirri sarà protagonista anche ai Chiostri di San Domenica di Giovane Fotografia Italiana, in programma in concomitanza con il Festival Fotografia Europea (dal 29 aprile al 12 giugno), che vedrà l’istituzione del Premio Luigi Ghirri.

La città di Parma svilupperà un programma di incontri, giornate di studio e una mostra sulla fotografia di paesaggio. Il rapporto di Ghirri con Parma nasce all’inizio della sua carriera e si sviluppa soprattutto con l’Università e con il Csac, fondato da Arturo Carlo Quintavalle, destinatario della donazione di quasi duemila stampe che fanno del Csac la maggiore raccolta di opere vintage del fotografo.

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