Attilio Tesser ha parlato alla vigilia della sfida decisiva di sabato (ore 17,30, stadio Braglia) contro il Pontedera, il secondo match point a disposizione per raggiungere la promozione diretta in serie B. “Gioca chi ha più abitudine ad affrontare partite che non sono come le altre e che portano tensione. Mi baso su quello che ho visto in settimana e spero di indovinare le scelte. Il Pontedera? verrà qui a giocare a viso aperto, non ha nulla da perdere”
“Stiamo bene sia fisicamente che mentalmente, abbiamo esaminato la partita di Gubbio, ci siamo preprati bene, la squadra è serena, adesso dobbiamo mettere tutto sul campo, l’unico testimone vero sono i 90′ che giocheremo sul campo. Abbiamo preparato la partita come le altre volte, anche se sappiamo che questa è la Partita con la P maiuscola e che ci giochiamo tutti. In settimana ho visto la squadra concentrata e pronta, lo spirito è buono. Abbiamo avuto modo di lavorare su alcune situazioni su cui non avevamo potuto soffermarci nelle settimane precedenti, la settimana lunga ci è servita, adesso tocca trasferire tutto quello che abbiamo preparato sul campo”.
Tesser chiede alla sua squadra “di approcciare bene la partita. Dovremo essere intensi e aggressivi, avere un approccio buono, non dobbiamo andare ad attaccare all’arma bianca e concedere spazi all’avversario. Dovremo giocare con intensità, l’aspetto mentale è fondamentale, non dobbiamo avere paura ma titare fuori le nostre qualità. Abbiamo dei valori, lo abbiamo dimostrato in otto mesi, chiedo di essere al meglio di noi stessi, sia singolarmente sia come collettivo. Abbiamo pagato dazio la settimana scorsa, quindi serve coraggio, la fame, la cattiveria, rispetto per l’avversario ma convinti delle notre possibilità. Il resto lo farà il pubblico”.
Su chi andrà in campo mister Tesser non si sbilancia. “Non è più importante chi andrà in campo, se ci sarà un attaccante più strutturato o meno, quello che conta è il modo con cui si scende in campo. Se gioca Minesso non è perchè Ogunseye non merita, io faccio delle valutazioni su quello che ho visto in settimana, cerco di lavorare su un equilibrio da dare alla squadra e guardo anche alle caratteristiche dell’avversario. Scelgo chi riesce ad essere più in partita, chi sa gestire meglio la tensione che dà una partita del genre, che non è una partita come tutte le altre”.